L'estate è la stagione perfetta per sperimentare nuovi sapori e godersi momenti di relax con chi vuoi tu. Quando il caldo si fa sentire, non c'è niente di meglio di un drink rinfrescante per ritrovare la giusta energia. I cocktail a base di Gin si distinguono per la loro versatilità e il loro gusto unico. Ecco 5 cocktail estivi rinfrescanti a base di Gin, perfetti per tenere a bada le alte temperature!

1.   Gin Tonic

Il più classico tra i classici, il Gin Tonic nasce nel XVIII secolo più per necessità che per il desiderio di qualcosa di dissetante. Era il periodo della colonizzazione dell’India da parte dell’Inghilterra, e ai tempi era impellente la necessità di trovare dei rimedi contro il dilagare della malaria. Tra questi era molto diffusa una bevanda a base di chinino dal sapore sgradevole, una sorta di acqua tonica che iniziò ad essere miscelata con Gin, zucchero, acqua e una spruzzata di lime, fino a ottenere un drink che prese il nome di Gin Tonic, particolarmente apprezzato nella Parigi di fine Novecento.

Il distillato migliore con cui prepararlo è un London dry Gin - magari un classico profumato ed equilibrato come un Gin London Dry Bombay Sapphire.  Dopo aver versato in un bicchiere alto da long drink dei cubetti di ghiaccio, si aggiunge il Gin e in seguito l’acqua tonica, per poi mescolare il tutto dolcemente dal basso verso l’alto. Basta una scorzetta di limone per decorare questo drink dall'aspetto minimal, ma aromatico e leggermente amarognolo, reso ancora più rinfrescante dalla sottile effervescenza dell’acqua tonica.

2.   Negroni

Apprezzato sia nella versione classica che “sbagliata”, a base di spumante - il Negroni non avrebbe mai visto la luce senza il Vermut e il bitter, nati rispettivamente in Piemonte e in Lombardia negli anni ‘80 del Settecento. Mescolati insieme, questi due ingredienti diedero vita all’Americano cocktail, che a sua volta servì come base per l’ideazione del Negroni.

Attorno al 1919, di ritorno dall’Inghilterra, il conte Camillo Negroni era rimasto così folgorato dal Gin, che nei bar chiedeva sempre che il suo Americano fosse “sporcato” da un po’ di questo distillato. Fu così che nacque un drink del tutto nuovo: il Negroni.

2 parti di bitter, 2 parti di Vermut - un "Civico 10" Vermouth Di Torino Rosso Superiore, per onorare la sua città di nascita - e 1 di Gin, diluiti con poco ghiaccio, danno vita a un cocktail intramontabile e dal gusto morbido, che bilancia alla perfezione i toni amarognoli del bitter e quelli dolciastri del Vermut. Un must have anche in estate!

3.   Dry Martini

La nascita del Negroni ha reso evidente a tutto il mondo la particolare intesa tra Gin e Vermut, che nel Dry Martini tornano a collaborare per dare vita a un drink dal carattere graffiante, dai toni forti e dalla gradazione alcolica piuttosto elevata, data dalla notevole presenza del distillato (la proporzione è 3 parti di Gin e 1 di Vermut). Considerato il suo ruolo così importante in questo cocktail, meglio dunque scegliere un’etichetta che propone toni agrumati, come un Tanqueray "Flor De Sevilla" Gin, dal retrogusto amarognolo conferito dalle scorze di arancia di Siviglia.

Immancabile la coppa da Martini, che va raffreddata momentaneamente con del ghiaccio. Vermut e Gin vanno poi miscelati insieme in uno shaker e versati nel bicchiere, con l’intramontabile oliva a decorare il tutto. Semplicemente iconico!

4.   Gin Fizz

Lo dice il nome stesso: la carta vincente del Gin fizz è la sua effervescenza, che lo rende un long drink immancabile durante gli aperitivi estivi, soprattutto se le temperature sono alte e ti piacciono i revival anni ‘80. Nato nel corso dell’Ottocento e riportato dal famoso testo per la mixology Jerry Thomas’s Bartender Guide, il Gin fizz è composto da Gin, soda, succo di limone e sciroppo di zucchero, ingredienti che creano nel bicchiere - di tipo alto - un tripudio di sapori tra il dolce e l’acidulo, con i toni secchi del distillato. Il migliore per questa ricetta è un Gin "Monkey 47", un prodotto tedesco che conquista i sensi con una notevole ricchezza aromatica, conferita dai 47 botanicals utilizzati in fase di produzione. All’esame olfattivo si percepiscono aromi di frutta secca e spezie, come mandorle, cardamomo, cannella e noce moscata, con una nota rinfrescante di menta.

Si dice che l’ammiraglio Nelson lo consumasse durante i periodi in mare, nella metà del 1700, per combattere lo scorbuto. Oggi il fine utilitaristico ha lasciato spazio all’intrattenimento, regalato da un sorso di questo drink vivace e beverino!

5.   French 75

Il numero 75 non è l’anno di nascita di questo drink, né tantomeno i ml di Gin previsti per la sua preparazione, ma il calibro della pistola che ne ispirò il nome, una Howitzer dell’esercito francese, utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale. Questo è ciò che affermano alcune teorie, che attribuiscono la nascita del French 75 al bartender Harry MacElhone, titolare dell’Harry’s American Bar di Parigi.

Grande protagonista di questo sparkling cocktail non è in questo caso solo il Gin, ma anche lo champagne, che dona al tutto un tocco effervescente ed elegante, che amplifica la raffinatezza del drink, ma al tempo stesso lo rende beverino e rinfrescante. L’aggiunta di succo di limone e sciroppo di zucchero crea infine il perfetto bilanciamento tra acidità e dolcezza.

Per preparare il French 75 non è importante dunque solo la scelta del distillato - che in questo caso può essere un Plymouth Gin Original - ma anche dello spumante francese. La decisione può ricadere su un’etichetta fresca e fruttata, che profuma di frutta a polpa bianca ed esotica, come uno Champagne Brut "Grand Cordon" Mumm.

Questo è l’unico ingrediente che non va shakerato con gli altri, ma aggiunto alla fine e mescolato delicatamente al resto, per preservarne l’effervescenza.

Il risultato è ciò che ci vuole per abbassare le temperature estive e godersi un istante di freschezza!

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