Le testimonianze che narrano la cultura vinicola della Toscana sono numerose, a volte curiose come quella del Gallo Nero, simbolo del Chianti Classico. La nobiltà toscana viene completamente travolta dalla passione per il vino, tant'è che della coltivazione e produzione se ne occupano direttamente le famiglie più altolocate. Alcune sono le date importanti nella produzione vinicola toscana. Nel 1716 un bando di Cosimo III de' Medici delimita le zone di produzione dei vini Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno. Nel 1872, invece, vengono definiti gli standard qualitativi del Chianti, distinguendone due tipi: un Chianti da invecchiamento e uno da pronta beva. Inoltre, nello stesso periodo, si studia la formula del Brunello di Montalcino. Il Consorzio per la tutela del Chianti Classico nasce nel 1924, mentre si devono aspettare gli anni Sessanta per il riconoscimento della DOC e il 1984 per la DOCG. Poco dopo comincia l’era dei Supertuscans, vini definiti "da tavola" perché non soggetti a un disciplinare, ma venduti a prezzi elevati.
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