Alla scoperta dei vini marchigiani: la guida completa

    Dal Verdicchio al Pecorino, i protagonisti dell’enologia marchigiana

    Alla scoperta dei vini marchigiani: la guida completa

    Le Marche sono famose per la bellezza naturale, la ricca storia e la produzione di alta qualità di vini rossi e bianchi. Con una varietà di terroir, un clima favorevole e una tradizione secolare nella coltivazione della vite, le Marche offrono una vasta gamma di vini che soddisfano i palati più esigenti: ecco i principali vitigni e le zone di produzione.

     

    Vini delle Marche: principali vitigni

     

    vitigni marchigiani

     

    Le condizioni geografiche e climatiche favoriscono i vitigni a bacca bianca, uno su tutti il Verdicchio da cui si ottiene il vino che è diventato simbolo dell’enologia marchigiana. Altri vitigni a bacca bianca rilevanti sono il Trebbiano e gli autoctoni Passerina, Pecorino e Maceratino, mentre a bacca rossa sono da ricordare Montepulciano e Sangiovese insieme agli autoctoni Lacrima e Vernaccia di Serrapetrona.

     

    Verdicchio

     

    Il Verdicchio è uno dei vitigni più rinomati della regione e produce vini bianchi secchi di alta qualità, noti per la loro freschezza, complessità e capacità di invecchiamento. Le sue origini risalgono a secoli fa, e da allora ha guadagnato una reputazione internazionale per la sua versatilità e carattere unico.

    Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è una delle espressioni più celebrate e iconiche di questo vitigno. Si distingue per la sua eleganza, freschezza e complessità. Tipicamente di colore paglierino con riflessi verdognoli, il Verdicchio dei Castelli di Jesi offre un bouquet aromatico che spazia da note di fiori bianchi e agrumi a sentori più complessi di mandorle e erbe aromatiche. In bocca, si manifesta con una freschezza vivace, un corpo medio e una piacevole mineralità, che lo rendono versatile e adatto a una vasta gamma di abbinamenti gastronomici, come menù di pesce e formaggi freschi.

     

    Montepulciano

     

    Ampiamente rinomato per la produzione di vini robusti e corposi, il Montepulciano prospera particolarmente nelle colline della regione Marche. I vini prodotti da questo vitigno sono noti per il loro colore intenso, che tende al violaceo, e per i profumi complessi e avvolgenti, che spaziano da frutti di bosco a spezie. Ne è un esempio il Rosso Piceno DOC 2022, blend di Montepulciano e Sangiovese, vino perfetto da abbinare a un menù di carne grazie al buon corpo.

     

    Sangiovese

     

    Presente in molte regioni vinicole italiane, il Sangiovese trova una sua espressione unica nelle Marche, contribuendo alla produzione di vini rossi eleganti e ben strutturati, con profumi floreali e fruttati. Grazie alla sua capacità di invecchiamento, il Sangiovese offre una gamma di vini che possono essere apprezzati giovani e freschi o dopo un lungo periodo di affinamento in bottiglia, regalando sempre un'esperienza gustativa appagante e ricca di sfumature.

     

    Lacrima di Morro d’Alba

     

    Questo vitigno autoctono delle Marche dà vita a vini rossi aromatici e intensi, con note di frutti rossi e spezie dolci. È principalmente coltivato nella zona di Morro d'Alba e deve il suo nome alla particolare caratteristica delle sue uve, che sembrano piangere quando giungono a maturità. Questo vitigno produce vini dal carattere unico, come "Rubico" Lacrima Di Morro D'alba DOC 2022, che all’assaggio si presenta fresco e fruttato, asciutto e vellutato con note balsamiche, di medio corpo e buona acidità, piacevolmente tannico.

     

    Pecorino

     

    Il vitigno Pecorino si distingue per la sua capacità di produrre vini freschi ed eleganti, con un bouquet aromatico complesso che spazia da note floreali a fruttate, accompagnate da accenni di erbe aromatiche e agrumi, come il "Mercantino" Offida Pecorino DOCG 2022, le cui uve vengono coltivate a 508 metri sul livello del mare.

     

    Passerina

     

    Un altro vitigno bianco autoctono delle Marche, la Passerina contribuisce alla produzione di vini freschi e aromatici, con note di frutta tropicale e fiori bianchi, con una piacevole acidità che li rende perfetti come compagni per piatti a base di pesce e frutti di mare. La Passerina si presta anche alla produzione di spumanti di qualità, confermando il suo status di eccellenza dell'enologia marchigiana.

     

    Principali zone di produzione dei vini marchigiani

     

    marche zone di produzione dei vini

     

    Oggi nelle Marche si trovano 5 DOCG e 15 DOC. Al centro della regione, tra le province di Ancona e Macerata, ci sono le zone di maggior rilievo, Jesi e Matelica (terra di Verdicchio), Conero, Serrapetrona e Morro d’Alba. Procedendo da nord a sud, le zone più significative sono:

    • Colli Pesaresi DOC: al confine con la Romagna, tra Pesaro, Urbino e Fano, si trova questa DOC dove dominano il Trebbiano e il Sangiovese da cui si ottengono rossi beverini da consumare giovani.
    • Conero DOCG: dove l’Appennino marchigiano incontra il mar Adriatico, in provincia di Ancona, si produce un interessante rosso strutturato e longevo, a base Montepulciano in uvaggio con Sangiovese massimo al 15%.
    • Lacrima di Morro d’Alba DOC: nella provincia di Ancona presso il comune di Morro d’Alba e alcuni comuni limitrofi, con il raro vitigno autoctono Lacrima, si ottiene l’omonimo vino rosso di grande qualità già apprezzato da Federico Barbarossa nel XII secolo.
    • Castelli di Jesi e Matelica: questa è la zona del Verdicchio, il vitigno a bacca bianca che ha reso celebri le Marche del vino. Il vitigno è alla base delle DOCG Castelli di Jesi Verdicchio Riserva e Verdicchio di Matelica Riserva DOCG, oltre che delle DOC Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica.
    • Vernaccia di Serrapetrona DOCG spumante: la Vernaccia di Serrapetrona è un vitigno autoctono da cui si ottiene un caratteristico spumante rosso vinificato in versione sia secca che dolce. Si tratta di un vino molto raro, ottenuto da un vitigno che, nonostante il nome, non ha nulla a che fare con altri tipi di Vernaccia.
    • Piceno: in provincia di Ascoli sono protagonisti gli autoctoni Pecorino e Passerina per i bianchi (DOCG Offida e nella DOC Falerio), Montepulciano e Sangiovese (Offida DOCG e Rosso Piceno DOC) per quanto riguarda i vitigni a bacca nera.

     

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