I vini rosati hanno origini antiche e sono sempre più apprezzati: conoscere le caratteristiche e la versatilità negli abbinamenti dei vini rosé è importante per poter apprezzare al meglio sia il vino che il cibo al quale viene abbinato. Questi vini, con il loro colore accattivante e profumo inebriante, sono diventati popolari tra gli amanti del vino di tutto il mondo.
Come è nato il vino rosato: la storia
Circa la storia dei vini rosati, esistono diverse teorie: c’è chi fa risalire la sua nascita all’antichità, sostenendo che le antiche civiltà greche e romane, oltre a quelle che popolavano l’antica Mesopotamia, producevano già questa tipologia di vino, con tecniche di vinificazione simili a quelle impiegate oggi. Altri, invece, attribuiscono le origini del vino rosato al Medioevo, per opera dei francesi: sembra che nella regione della Provenza i vini rosati godessero già al tempo di una tradizione enologica molto apprezzata a corte, che è proseguita durante il Rinascimento. Nel XIX secolo, tuttavia, l’attenzione dei viticoltori si è concentrata sempre di più sui vini rossi e bianchi e i vini rosati sono stati trascurati, fino alla loro rinascita nel XX secolo.
Tuttavia, c’è anche una leggenda che avvolge le origini del vino rosato e che vede come protagonista un prete del veronese che, troppo pigro per prendersi cura del proprio orto e delle viti d’uva che gli procuravano il vino per le messe, si affidava solo alle offerte dei fedeli. Un giorno, i cittadini, stanchi di dover donare al prete ingenti quantitativi di vino e verdure, decidono di rifornire il prete sempre meno. Il furbo prete allora, decise di rubare del vino dalla cantina del villaggio, perforando alcune botti che contenevano un vino rosso che era stato per brevissimo tempo in contatto con le bucce, ed ecco spiegato secondo la leggenda come è nato il vino rosato! Una cosa però è certa: il vino rosato non nasce da un blend di vino bianco e rosso, ma da uno specifico processo di produzione.
Vino rosato: le tendenze oggi
Oggi, i wine lover sono sempre più appassionati di vino rosato: la domanda è in forte crescita e anche la produzione di rosé è aumentata per soddisfare le richieste dei consumatori. Con il passare del tempo, infatti, gli enologi hanno affinato le tecniche e gli stili di produzione, aggiungendo nuove sfumature che abbracciano il rosa tenue, il cerasuolo e il chiaretto fino alle sfumature più intense del rosa salmone, corallo o cipolla.
Negli anni, sono stati riscoperti nuovi vitigni particolarmente vocati alla produzione di vini rosati e valorizzate le aree di provenienza, risultando in etichette di rosé che esprimono grandiosamente il terroir delle diverse regioni. Tra le più celebri etichette italiane di vino rosato oggi, sono indubbiamente degne di nota il Rosé Cerasuolo d’Abruzzo DOC e il Bardolino Chiaretto DOC Classico, oltre ai rosati provenienti dalla Toscana, dalla Puglia e dalla Sicilia. Ma non solo, oggi vengono prodotte anche delle eccellenti bollicine rosate, con una ricca selezione di pregiati Champagne rosati.
Le caratteristiche del vino rosato: perché è amato da tutti?
Ciò che rende il vino rosato tanto apprezzato dagli amanti del vino sono proprio le sue caratteristiche di freschezza, leggerezza e acidità equilibrata, che lo rendono un vino adatto a essere gustato tutto l’anno, in abbinamento a tantissimi piatti e cucine. Il vino rosato, infatti, accompagna egregiamente le insalate, i frutti di mare e il pesce, la carne, gli antipasti e la cucina mediterranea, ma non solo: i vini rosati si sposano benissimo anche con i sapori speziati e esotici dei piatti asiatici come il sushi e la cucina thai. Inutile negare, inoltre, che anche il colore e l’aroma del rosé fanno parte del suo fascino, evocando momenti di relax e svago, essendo l’opzione perfetta per accompagnare i picnic e le gite fuori porta estive.
Ora che conosci tutto sul vino rosato, affidati alla selezione degli esperti di Svinando e preparati a riscoprire e innamorarti di questa tipologia di vino!