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    Vino Arneis Roero DOCG: tutto quello che c’è da sapere

    Le caratteristiche del vino bianco piemontese

    Vino Arneis Roero DOCG: tutto quello che c'è da sapere

    Storia e origini del Roero Arneis DOCG

    La storia documentata del vitigno Arneis ha inizio già nel 1400, quando viene coltivato in Piemonte. Nel 1900, con l’arrivo della filossera, parassita che colpiva le viti, questo vitigno subisce un declino. Negli anni Settanta, tuttavia, gli agricoltori del posto ritornano a coltivare e credere nell’Arneis. 

     

    È ancora viva la disputa per stabilire le origini del nome: di chiara etimologia piemontese, c’è chi sostiene che derivi direttamente dal nome del monte Renesio (Renexij), posto a guardia dei vitigni della zona di Canale d’Alba, e chi riconosce nel carattere burbero di questo grande vino piemontese l’espressione dialettale arnais/arneis che significa appunto originale, ribelle, proprio come questo vino.

    Ultimo nato, in ordine di tempo, tra i vini bianchi del Piemonte, per meglio contrastare e contenere i grandi successi dei bianchi veneti, fa parte della denominazione Roero, la quale guadagna la Denominazione d’Origine Controllata solamente nel 1985, per poi consacrarsi nel 2004 con la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita.

     

    Quante varianti di Roero Arneis DOCG esistono?

    Il vino Arneis Roero DOCG è un vino bianco secco che fa parte delle DOCG Roero: ne è un esempio il Roero Arneis Le Madri DOCG, un vino perfetto per un aperitivo ma capace di accompagnare anche i grandi risotti. Esiste poi la versione spumantizzata DOCG come, ad esempio, il Roero Arneis Spumante Brut, per chi ama degustare vini insoliti. Questa versione viene spumantizzata in autoclave e poi lasciata riposare sui propri lieviti per un periodo di almeno due mesi prima dell’imbottigliamento.

     

    Roero Arneis: disciplinare e zone di produzione

     

    Secondo il disciplinare le uve consentite che possono concorrere alla produzione del Roero Arneis sono:

    • vitigno Arneis omonimo in purezza al 100% o minimo 95%;
    • è ammesso su delega speciale per un massimo di 5%, l’uso di uve a bacca bianca autorizzate e non aromatiche piemontesi.

    È consentita, a scopo migliorativo, l'aggiunta massima del 15% di vino bianco Roero Arneis più giovane a vino bianco Roero Arneis invecchiato o viceversa. 

    L’Arneis è un vitigno autoctono piemontese e, secondo il disciplinare, le zone di produzione di questo vino sono collocate tra le colline del Roero, lungo la sponda sinistra del fiume Tanaro, in vari comuni in provincia di Cuneo, caratterizzati da un terreno sabbioso e argilloso e un paesaggio collinare. 

     

    Caratteristiche organolettiche e abbinamenti gastronomici 

    roero arneis docg abbinamenti

     

    Di colore giallo paglierino, al naso si percepisce la delicatezza e la freschezza delle note elegantemente fruttate, di fiori bianchi ed erbacee. In bocca fresco e asciutto, con il tipico finale amarognolo che lo rende inconfondibile. L’Arneis Roero DOCG è un bianco ideale a tutto pasto, come aperitivo o in accompagnamento a zuppe di pesce o cereali, verdure e piatti delicati. Riserva sorprese in abbinamento con i dolci a base di panna montata, specie se abbinati a confetture dalla buona acidità.

     

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