Vino Barbera d'Asti DOCG

    Alla scoperta di un grande rosso piemontese

    Vino Barbera d'Asti DOCG

    Il vino Barbera d’Asti ha radici antichissime nella regione del Piemonte ed è la massima espressione di un lavoro contadino sapiente e faticoso.

     

    Barbera d’Asti: storia e origini

     

    Una prima testimonianza di questo vino rosso piemontese la troviamo in uno scritto del XVII secolo conservato nel municipio di Nizza Monferrato. Nel 1798 entra ufficialmente nell'elenco dei vitigni piemontesi quando viene redatta la prima Ampelografia da parte della Società Agraria di Torino, in cui si legge a proposito del barbera: “È vitigno conosciutissimo ed una delle basi principali dei vini dell'Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato”.

     

    Si diffonde molto rapidamente tra il XVIII e il XIX secolo, e oggi è considerato tra i principali vitigni a bacca nera del Piemonte. Celebrato da poeti di valore, quali Carducci e Pascoli, fin dai primi anni di vita viene affinato sapientemente nelle piccole botti di rovere.

     

    Riconosciuta la Denominazione di Origina Controllata nel 1970, ottiene la DOCG successivamente nel 2008.
     

    Zone di produzione e tipologie di vino Barbera d'Asti DOCG

     

    vigneti monferrato

     

    Questo famoso vino piemontese è apprezzato in tutta Italia e ha ottenuto anche dei riconoscimenti internazionali. Secondo il Disciplinare di produzione della Barbera d’Asti le zone in cui il vino può essere prodotto comprendono 116 comuni nella provincia di Asti e 51 nella provincia di Alessandria, interessando il 30% degli ettari vitati della regione.

     

    Nel Disciplinare sono anche previste delle sottozone di produzione di particolare pregio, che hanno guadagnato la menzione come particolare vigna e DOCG, e sono: “Nizza”, “Tinella” e “Colli Astiani” o “Astiano”. Questo territorio è prevalentemente collinare ed è caratterizzato da terreni argillosi, sabbiosi, calcarei e limosi, con una buona esposizione al sole.

     

    I vitigni consentiti che concorrono all’ottenimento di questo vino sono il Barbera dal 90% o in purezza al 100%, ma è permessa l’aggiunta, per un massimo del 10%, di altre uve a bacca nera non aromatiche la cui coltivazione è permessa nella regione del Piemonte.

    La Barbera d’Asti può essere vinificata in diverse tipologie:

    • Barbera d’Asti DOCG: dal sapore gradevole e pieno, prevede l’affinamento per un periodo minimo di 4 mesi;
    • Barbera d’Asti Superiore DOCG: dal sapore asciutto e tendente all’etereo, necessita di un invecchiamento di minimo 14 mesi, di cui almeno 6 in legno;
    • Barbera d’Asti Superiore Nizza DOCG: corposo e armonico, questo vino viene affinato per un minimo di 18 mesi, di cui 6 in legno;
    • Barbera d’Asti Superiore Tinella DOCG e Barbera d’Asti Superiore Colli Astiani o Astiano DOCG: armonici e corposi, vengono fatti invecchiare per un minimo di 24 mesi di cui 6 in legno.

     

    Vino Barbera d’Asti DOCG: le caratteristiche organolettiche

     

    Di colore rosso rubino, la Barbera d'Asti DOCG, come dicono i piemontesi, guadagna intensità e vira al rosso granato con l'invecchiamento. Di profumo fruttato e intenso, sprigiona note di mora, lampone, prugna e ciliegia mature. In bocca, se giovane, ha un gusto asciutto, gradevolmente fresco e floreale. Invecchiando ha il pregio di conservare una gradevole freschezza pur guadagnando tannini e spezie eleganti. Nella versione vivace acquisisce maggiore freschezza e vinosità. La sua struttura estremamente duttile gli permette di spaziare dal vivace beverino poco strutturato all’invecchiato rotondo e vellutato.

     

    Le cantine più famose e gli abbinamenti gastronomici della Barbera d’Asti DOCG

     

    Gli abbinamenti migliori con i vini regionali sono proprio i piatti tipici della regione stessa! Via libera quindi all’abbinamento con piatti piemontesi come bagna cauda, bagnet, carpaccio e bollito misto di carne, arrosti, il fritto misto alla piemontese e vitello tonnato.

    La Barbera d’Asti DOCG è un vino versatile e adatto a tutto pasto; in particolare, il tipo vivace si presta a un consumo più immediato, specie se abbinato a piatti saporiti. La tipologia superiore, come per esempio Barbera d’Asti Superiore “La Malandrona” DOCG si presta ad accompagnare carni rosse di qualsiasi preparazione, in particolare la selvaggina.

     

    Adesso non ti resta che degustare insieme ai tuoi commensali queste prelibatezze in accompagnamento alla Barbera d’Asti DOCG che gli esperti di Svinando hanno selezionato per te!

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