Vino Brunello di Montalcino DOCG: un longevo rosso toscano

    Tutte le caratteristiche del vino rosso che migliora invecchiando

    Vino Brunello di Montalcino DOCG: un longevo rosso toscano

    Il Brunello di Montalcino è un vino dalla storia antica, apprezzato già dal Medioevo: è il primo vino rosso italiano ad avere ottenuto la DOCG. Insieme al Barolo e all’Amarone, il Brunello è tra i rossi più longevi del Paese. Infatti, può invecchiare e conservare le sue caratteristiche organolettiche anche per 30 anni, dando il meglio di sé quando conservato a lungo nella cantinetta, alla giusta temperatura.

     

    La storia e le origini del Brunello di Montalcino DOCG

    La vocazione della zona di Montalcino per la produzione di eccellenti vini era nota già nel Medioevo, quando gli statuti comunali regolavano l’inizio della vendemmia, con numerose testimonianze che esaltavano le caratteristiche dei vini qui prodotti.

     

    Fu nella seconda metà dell'Ottocento che Clemente Santi, padre del Brunello di Montalcino, iniziò a studiare le potenzialità del Brunello, che si credeva essere un vitigno toscano locale. Diversi studi ampelografici dimostrarono in seguito che si trattava di un clone del vitigno Sangiovese, chiamato Sangiovese grosso. Tuttavia, nel pieno rispetto della tradizione, il vino qui prodotto prese il nome di Brunello di Montalcino.

     

    Successivamente, intorno al 1860, Ferruccio Biondi-Santi (nipote di Clemente Santi) iniziò a produrre un vino rosso dalle eccellenti qualità. Nel 1869 un vino prodotto con uve Sangiovese grosso in purezza della vendemmia 1865 venne premiato con medaglia d'argento dal Comizio del Circondario: fu il primo dei riconoscimenti ufficiali di quello che a partire dal 1966, anno di attribuzione della Denominazione d'Origine Controllata, consolidata nel 1980 con l’assegnazione della Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, diventando uno dei vini italiani più famosi nel mondo.

     

    Nonostante sia stato per molti anni un vino conosciuto e apprezzato solo nei dintorni della zona di produzione, la sua successiva fama internazionale l’ha portato a esser uno dei vini maggiormente esportati all’estero.

     

    Brunello di Montalcino DOCG: la zona di produzione

    Insieme al Chianti Classico, il Brunello di Montalcino è un rinomato vino rosso toscano che, nonostante la sua circoscritta area di produzione, è richiestissimo in tutto il mondo. Montalcino, in provincia di Siena, rappresenta la zona di elezione del vitigno Sangiovese che si esprime al meglio grazie alle diverse peculiarità dei terreni.

     

    La collina di Montalcino si caratterizza per una differenziazione del terroir anche rispetto a vigne poco distanti tra loro: i terreni posso variare da calcarei a sabbiosi-argillosi. Il clima della zona è mediterraneo con qualche connotazione continentale, trovandosi la zona tra il mare e l’Appenino. Le piogge si concentrano maggiormente in autunno mentre durante la fase di maturazione delle uve le giornate sono prevalentemente serene, permettendo così una maturazione completa.

     

    Caratteristiche e tipologie del Brunello di Montalcino DOCG

     

    Da uve di Sangiovese coltivate nella zona di Montalcino, vinificate in purezza e sottoposte a un periodo di affinamento obbligatorio di cinque anni, nasce il Brunello di Montalcino DOCG, sei anni per la tipologia Riserva, come nel caso del Brunello di Montalcino DOCG Riserva 2016. Durante questo lungo periodo di invecchiamento, il vino deve sostare per almeno due anni in botti di rovere e, secondo il Disciplinare, è prevista una rifermentazione in bottiglia di quattro mesi, sei nella versione Riserva.

    Il Brunello di Montalcino DOCG è caratterizzato dal colore rosso rubino intenso tendente al granato, mentre nella versione Riserva può assumere leggere sfumature aranciate. Al naso irrompe per intensità ed eleganza, con profumi di confettura di ciliegia, frutti rossi, tabacco e cuoio. In bocca asciutto e caldo, confermando l’intensità e la persistenza senza perdere l’armonia. La sua struttura robusta, complessa ed elegante, merita un servizio in bicchieri dalla forma ampia; da degustare a 18-20°C, è godibile anche da solo, come vino da meditazione.

    E il Rosso di Montalcino DOC? Altro non è che un “Brunello” consumato giovane, dopo un anno dalla vendemmia e, non dovendo affinare nelle botti di rovere, risulta più fruttato e fresco del suo “parente” invecchiato.

     

    Brunello di Montalcino: i migliori abbinamenti gastronomici

     

    brunello di montalcino abbinamenti

     

    Le caratteristiche di questo grande vino rosso toscano ben si accompagnano a piatti molto strutturati, specie se a base di selvaggina da penna o da pelo, arrosti di carne rossa o pietanze al tartufo. Non solo menu di carne quindi, ma il Brunello di Montalcino DOCG è sorprendente anche abbinato ai formaggi di media stagionatura della medesima zona di produzione e ai i piatti tipici toscani, così come piatti internazionali serviti con salse.

     

     

    Ora che conosci le origini e la fama di questo elegante vino rosso toscano, degusta anche tu le migliori bottiglie di Brunello di Montalcino DOCG che gli esperti di Svinando hanno selezione per te dalle più rinomate cantine, per un’esperienza unica da condividere con chi vuoi tu!

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