Vino Spumante Franciacorta DOCG

    Le tracce antichissime della vite sul territorio (si parla di ritrovamenti addirittura preistorici) trovano conferma nelle prime testimonianze scritte di vinificazione in bianco nella zona: in particolare sono giunte a noi descrizioni dettagliate dagli autori latini e altri documenti di epoca medievale.
    Il nome Franciacorta deriva da “Franzacurta”, che a sua volta viene dal latino “francae curtae” cioè “corti” (nel senso di corti monastiche) “franche” (esenti dai tributi vescovili).
    Intorno al XV secolo nel medesimo territorio si sviluppa la viticoltura, e risale al secolo successivo il primo riscontro documentale sulla fermentazione in bottiglia per la preparazione dei vini spumanti.
    Negli Anni 60 del Novecento Guido Berlucchi apre la strada spumantistica che tutta la Franciacorta avrebbe poi seguito.
    Lo spumante Franciacorta viene poi riconosciuto DOC nel 1967 e DOCG nel 1995.

    Caratteristiche organolettiche del vino spumante Franciacorta DOCG

    Franciacorta bianco

    È un vino che si presenta di colore giallo paglierino tendente al dorato e di spuma intensa e fine, al naso risulta fine ed elegante, in bocca caratteristico per fragranza e freschezza.

    Franciacorta millesimato

    Alla vista acquista un dorato più accentuato, nel rispetto di una spuma sempre intensa e fine, specie se Riserva; al naso conferma la lunghezza e la fragranza; al palato guadagna in intensità e sapidità pur mantenendo un’ottima freschezza.

    Franciacorta Satèn

    Riconoscibile dalla spuma cremosa e persistente, al naso si distingue per le note vellutate prodotte dalla rifermentazione in bottiglia, esaltate nella versione millesimata, e in bocca si presenta armonico ed elegante.

    Franciacorta Rosé

    Di colore rosa ramato caratteristico, esalta le caratteristiche della maggior percentuale di pinot nero attraverso profumi complessi e variegati; in bocca si completa grazie a una gradevole sapidità, una buona freschezza e un finale armonico e mai stonato.

    Grazie alle sue varietà, il Franciacorta si può abbinare a tutto pasto, servito a 6 - 8° C, dagli aperitivi al pesce nella versione classica, ai piatti di carne fino ai dolci se si tratta di Riserva o Rosé.

    Zone di produzione del vino spumante Franciacorta DOCG

    Il territorio in provincia di Brescia tra il lago di Iseo, il fiume Oglio e il fiume Mella, e le colline che si estendono intorno al comune di Rovato. Nello specifico tutto il territorio dei comuni di Adro, Capriolo, Cellatica, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d'Iseo. Rodengo-Saiano, Cazzago S. Martino, Coccaglio, Cologne e Rovato e parte del territorio del comune di Brescia.

    Vitigni consentiti

    Chardonnay e/o pinot nero (minimo 25% nella tipologia Rosé, assente nella versione Satèn); pinot bianco massimo 50%.

    Norme di produzione

    - Terreni di origine glaciale, parzialmente morenici
    - La produzione massima di uva deve essere di 10 t / ha
    - Gli allevamenti consentiti sono tralcio rinnovato e cordone speronato
    - Per i nuovi impianti e i reimpianti la densità non può essere inferiore a 4.500 ceppi / ha
    - Il titolo alcolometrico volumico naturale minimo deve essere di 9,5% vol.
    - È ammessa esclusivamente la spumantizzazione con metodo Classico
    - Millesimati e Riserva devono avere minimo 85% del vino dell’annata di riferimento
    - L’affinamento sui lieviti va dai 18 mesi della tipologia base ai 60 mesi della tipologia Satèn Riserva
    - Tutte le operazioni di vinificazione, invecchiamento e imbottigliamento, debbono essere effettuate nella zona DOCG

     

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