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Cucina cinese: i migliori vini italiani da abbinare

Involtini primavera o anatra alla pechinese, il giusto calice di vino

Cucina cinese: i migliori vini italiani da abbinare

Ricca di preparazioni diverse, la cucina cinese sembra essere distante anni luce dalla cultura occidentale. Malgrado questo, moltissimi piatti hanno trovato spazio anche in Italia, conquistando molti gourmand con ingredienti sfiziosi e sapori audaci. Sapori che, con i giusti consigli, possono diventare i protagonisti di ottimi accostamenti enologici.

Ecco quali sono i migliori vini da abbinare alla cucina cinese, tra rossi, bianchi e bollicine!

 

Cosa stappare con gli antipasti della cucina cinese?

 

Il modo migliore per aprire un pranzo o una cena a base di piatti tradizionali cinesi è stuzzicare la fame con antipasti sfiziosi. Che siano fritti, al vapore o alla griglia, poco importa: ogni ricetta richiede un vino capace di tenerle testa.

 

Involtino primavera

 

involtini primavera e vini da abbinare

 

La cucina cinese è nota per le proprie irresistibili preparazioni fritte. Ma se ci fosse un piatto capace di rappresentarle al meglio, si tratterebbe senza dubbio degli involtini primavera. Questi fagottini di fogli di riso farciti solitamente con verdure miste (carote, verza, cipollotto e germogli di soia) o carne di maiale, vengono tradizionalmente preparati in occasione del Capodanno Cinese, che corrisponde anche all’arrivo della primavera.

Un "Tellus" Rosé Di Syrah Lazio Igp 2021 farà un figurone assieme agli involtini primavera, grazie alla sua innata freschezza e alla capacità di adattarsi alle sfizioserie da aperitivo, anche quelle fritte. I profumi sono fruttati, con sentori di viole e agrumi che rendono la degustazione ancora più vivace. Ma è soprattutto il finale leggermente acidulo a tenere testa a questo antipasto, bilanciando i sapori intensi e la texture grassa.

 

Ravioli alla griglia o al vapore

 

Che siano cotti alla griglia o al vapore, i ravioli sono un must have quando si desidera gustare la cucina cinese, anche grazie alle loro varianti, di carne, verdure o con l’aggiunta di gamberi.

Tra i migliori vini italiani da abbinare a questi bocconcini prelibati, non vanno trascurate le bollicine. Si può per esempio puntare su un eccellente Metodo Classico, come il Franciacorta, per offrire ai ravioli un vivace e fragrante accompagnamento. La prima cosa che colpisce di questo spumante italiano è l’effervescenza persistente, che si manifesta con una spuma morbida e profumata. Nel calice, il Franciacorta si presenta elegante e bellissimo nella sua colorazione giallo paglierino tendente al ramato, mentre all’olfatto stupisce per l’intensità delle note organolettiche che ricordano la frutta a polpa gialla e gli agrumi, con sentori immancabili di lievito. Al palato è sapido e acidulo, perfetto per sostenere il sapore dei ravioli, specie se tuffati nella salsa di soia prima dell’assaggio.

 

Vini da bere con i “primi” cinesi

 

Si può compiere un viaggio di migliaia di km solo assaggiando un piatto? Con i primi cinesi di pasta o riso è possibile, grazie ai loro sapori avvolgenti, che conquistano fin dal primo boccone!

 

Baozi

 

baozi e vini da abbinare

 

Versatile e intramontabile, un Riesling italiano è quello che ci vuole quando in tavola arrivano i baozi, i tradizionali panini al vapore cinesi che solitamente rappresentano una portata principale, ma che - in porzioni più piccole - potrebbero diventare uno sfizioso antipasto o una ricetta da street food.

Di solito i baozi - anche detti semplicemente bao - sono farciti di carne di maiale o verdure miste (e le immancabili spezie), e hanno una consistenza soffice, conferita dalla cottura delicata al vapore. Ottimo sia con il ripieno di carne sia con quello vegetariano, il Riesling regala al palato il giusto equilibrio tra freschezza e corposità, sciacquando la bocca con quel pizzico di acidità che lo contraddistingue. Il bouquet aromatico completa l’opera, solleticando l’olfatto con profumi eleganti di bergamotto e fiori bianchi, con un leggero sentore muschiato.

 

Noodles

 

Parlare di primi piatti orientali sarebbe impossibile senza menzionare i noodles, i famosissimi spaghetti cinesi che si possono trovare facilmente in qualunque ristorante tradizionale o fusion. Quelli di riso e di soia si possono riconoscere dal particolare formato, simile a dei vermicelli sottilissimi, e si gustano con condimenti diversi, solitamente vegetariani (con verza, cipollotto, carota e molti altri ortaggi), o con l’aggiunta di carne mista, pesce o crostacei.

Come avviene per molte altre ricette della tradizione cinese, i noodles non sarebbero gli stessi se non venissero saltati in abbondante olio assieme al resto degli ingredienti, fino a ottenere un piatto corposo e ricco di sapori, che meritano ovviamente un giusto accostamento enologico.

Non è tanto il condimento in sé a determinare quale sia la bottiglia più adatta, ma appunto le sfumature umami che questo piatto offre, e che possono essere affiancate anche da un rosso. La scelta in questo caso può ricadere su un "Arpago" Primitivo Puglia IGP 2021.

Questo vino del Sud si sposa alla perfezione con i sentori orientaleggianti dei noodles e con il retrogusto leggermente amarognolo delle verdure saltate. Morbido e fruttato, eccellente da bere anche dopo qualche anno di invecchiamento, il Primitivo si presenta nel calice con il suo colore rosso rubino intenso, tendente al granato, e conquista i sensi con le sue note di frutti di bosco e il sorso pieno e persistente.

 

Riso alla cantonese

 

Tra i piatti più gettonati della cucina cinese - specialmente di quella che ha preso maggiormente piede in Occidente - spicca il riso alla cantonese, in genere saltato in wok con piselli, prosciutto cotto tagliato a dadini e uovo, sebbene ne esistano numerosissime varianti.

Malgrado la fama enorme di questa ricetta, si dice in realtà che in patria non sia così diffuso (e che non provenga da Canton), o perlomeno non nella versione occidentale. È più probabile invece che in Cina sia più tradizionale il metodo di cottura, che prevede la frittura del riso assieme a vari ingredienti di recupero.

A questo piatto si abbina bene il Verdicchio dei Castelli di Jesi, la cui sapidità e mineralità contribuiscono ad alleggerire il palato dall’untuosità del riso saltato. La sensazione di freschezza è data dai sentori agrumati, di mela, pesca e fiori bianchi, mentre le suggestioni erbacee e il finale ammandorlato donano una nota leggermente amarognola, che sottolinea il carattere di questo eccellente vino marchigiano.

 

Secondi tradizionali cinesi: a cosa abbinarli?

 

All’apice della tradizione culinaria cinese si trovano i secondi piatti, che trasformano anche gli ingredienti di terra e mare più semplici in un’esplosione di gusto, grazie all’impiego di salse e spezie deliziose.

 

Pollo alle mandorle

 

Solitamente servito con un accompagnamento di riso tradizionale, questo piatto consiste in teneri bocconcini di pollo, cotti assieme a un po’ di salsa di soia e a delle mandorle sbucciate, che donano consistenza e al tempo stesso arricchiscono la degustazione con un leggero retrogusto amarognolo, senza mai sbilanciare gli equilibri della ricetta.
Il mantenimento dell’equilibrio è richiesto anche quando si va a selezionare la bottiglia giusta, in questo caso un celebre bianco dall’anima aromatica, il Gewürztraminer.

Questo vino è in grado di affiancare magistralmente i sentori intensi e speziati del piatto, che conquistano il palato con il gusto umami tipico della cucina orientale.

I sentori di frutta esotica e chiodi di garofano di un Gewürztraminer "Fallwind" Alto Adige DOC 2022, per esempio, risultano perfetti per tenere testa alla salsa di soia e al gusto delle mandorle, mentre l’assaggio, vellutato ed elegante, ha il compito di bilanciare bene la degustazione.

 

Anatra alla pechinese

 

Direttamente dalla Cina del XIV secolo, l’anatra alla pechinese ha conquistato il resto del mondo, con il suo gusto intenso e la texture particolare. Il viaggio compiuto da questo piatto ha comportato delle naturali evoluzioni, per adattarsi alla modernità e incontrare il gusto degli occidentali. Mentre infatti l’usanza prevedeva il solo consumo della pelle dell’animale, oggi si è soliti servire assieme a quest’ultima anche la carne d’anatra tagliata a fettine, accompagnata con una deliziosa salsina e ortaggi leggermente aspri, capaci di smorzare la componente più grassa della ricetta.

Anche l’abbinamento del vino è importate: il palato può godere di un eccellente equilibrio di sapori, grazie a un vino rosso abbastanza corposo, come per esempio un Grumello Valtellina Superiore DOCG 2020. Eccellente con i menù di carne rossa e i formaggi a media stagionatura, questo vino lombardo coniuga intensità e freschezza. Caratterizzato da un colore rosso rubino e da sentori di frutta fresca, con un retrogusto interessante di nocciole, questo vino è ottimo per tenere testa alla corposità del piatto e alla complessità dei suoi sapori.

 

 

Ora che sai come abbinare il vino alla cucina cinese, scegli le bottiglie che preferisci su Svinando. Hai l’imbarazzo della scelta!

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