Per qualcuno è tradizione bere un bicchierino di liquore alla fine del pasto, per altri si tratta di una coccola da concedersi una volta ogni tanto, ma una cosa è certa: il dopocena italiano è sacro! Perfetti dopo lavoro o alla fine di pranzi e cene, amari, digestivi e liquori vantano secoli e secoli di storia alle spalle, dalle tecniche alchemiche degli Arabi ai prodotti di monaci e farmacisti a metà dell’Ottocento.
La differenza tra amaro, liquore e digestivo
Preparati con frutta o erbe officinali del territorio, i liquori in Italia vantano una ricca e coloratissima tradizione. Secco o con ghiaccio, rappresenta un perfetto after-dinner, ma anche come ingrediente protagonista di drink innovativi e moderni, facili da preparare grazie a comodi cocktail box.
Ma che differenze hanno tra loro le diverse tipologie di spirits? Ancora in tanti continuano a chiedersi quale sia la differenza tra amaro e liquore, ma anche cosa si intenda per digestivo.
Il liquore è una bevanda zuccherina, che viene prodotta principalmente in Italia, in Francia e in Olanda. Caratterizzato da una buona base alcolica, a cui vengono aggiunti zuccheri, aromi ed erbe, si ottengono dall’infusione a caldo e/o dalla macerazione di frutta ed erbe aromatiche e a seconda della quantità di zucchero al loro interno possono essere definiti secchi o dolci.
L’amaro viene anch’esso prodotto tramite macerazione e/o infusione di erbe. Ciò che differenzia le due bevande, tuttavia, è la quantità di zucchero al loro interno. L’amaro, infatti, come suggerisce il nome, non ha proprietà dolci, al contrario: la sua amarezza è dovuta all’utilizzo di una minore percentuale di zucchero.
Infine, nella cultura enogastronomica italiana, il digestivo può essere considerato un amaro o un distillato, che favorisce la digestione del pasto grazie al contenuto alcolico e al residuo zuccherino.
Vecchio Amaro del Capo: il liquore premiato
Proclamato il migliore liquore alle erbe del mondo nel 2016, il Vecchio Amaro del Capo “Riserva del Centenario” celebra i 100 anni con una preziosa riserva, una limited edition per veri appassionati. Ogni bottiglia, infatti, oltre ad avere un design molto particolare, è numerata ed è unica e irripetibile.
La ricetta segreta comprende erbe, fiori e frutti calabresi, infusi secondo antichi metodi artigianali, aggiunti a pregiate partite di acquaviti di vino invecchiate in botti di rovere di Slavonia e custodite per decenni. In seguito, il prezioso liquore viene poi ulteriormente affinato in botti di rovere, per ottenere la massima armonia tra tutti i suoi ingredienti. Chi cerca un prodotto da meditazione, dovrebbe provare un bicchierino di questa esclusiva Riserva del Centenario, servita a temperatura ambiente.
Limoncello di Sorrento, dall’aperitivo al fine pasto
Per essere davvero buono, il Limoncello deve essere prodotto con materie prime eccellenti e una cura in ogni passaggio che difficilmente si possono ottenere improvvisandosi produttori. Il Limoncello di Sorrento nasce esclusivamente dalla lavorazione di agrumi che provengono dalla costa di Sorrento.
Una lenta infusione in alcol puro della scorza di questi limoni dà vita a un liquore semplicemente indimenticabile. Senza coloranti e conservanti aggiunti, si ottiene un liquore che tradizionalmente va bevuto liscio e ghiacciato. A fine pasto, rinfresca e pulisce il palato, mentre durante l’aperitivo ben si accompagna alla tonica.
Amaro Montenegro: semplicemente superbo
Una bottiglia iconica, una ricetta unica e inimitabile, custodita gelosamente: Amaro Montenegro viene prodotto utilizzando ben 40 erbe aromatiche, con le dosi e il procedimento che sono rimasti gli stessi trascritti dal suo inventore, Stanislao Cobianchi. Dal colore ambrato, il gusto risulta piacevolmente equilibrato tra note dolci e amare. A fine pasto, con qualche cubetto di ghiaccio, è superbo.
Non rinunciare alla tradizione e gusta un dopocena all’italiana: scopri gli amari, i digestivi e liquori selezionati per te dagli esperti di Svinando e collezionali tutti!