Per conoscere a fondo l’identità italiana non è sufficiente passeggiare tra le vie dei suoi borghi storici, esplorare le sue coste meravigliose o scalare le sue montagne imponenti, ma è fondamentale fare anche esperienza di un elemento centrale della sua tradizione: la cucina. Nei suoi piatti più iconici ogni Regione racconta se stessa, come nel caso del Piemonte e del suo iconico brasato. Questo piatto ricercato e gustoso deve i suoi sapori avvolgenti in parte all’uso di spezie e aromi, in parte alla lenta cottura nel vino, che deve rigorosamente essere piemontese anch’esso. E per gli abbinamenti vino e brasato invece? Ecco i migliori proposti da Svinando!
Brasato originale: il segreto sta nel vino
Quando ci sono di mezzo tradizioni antiche, tramandate di generazione in generazione, non è insolito che una ricetta cambi nel tempo, accogliendo varianti e reinterpretazioni. Nel caso del brasato l’usanza originale richiederebbe ingredienti e passaggi specifici, che permettono di portare in tavola una carne tenera e saporita.
Questo secondo di carne della cucina piemontese deve il proprio nome (dal regionale brasi, ossia braci) al particolare metodo di cottura, che prevede una prima marinatura della carne di manzo (il taglio tradizionale è il cappello del prete) con spezie, odori, ortaggi vari (aglio, cipolla, sedano, carota, rosmarino, chiodi di garofano, salvia, cannella, sale e pepe) e del vino rosso locale, e una successiva rosolatura. Un tempo essa avveniva sulla brace, mentre oggi viene comodamente portata avanti in una pentola capiente.
Infine la carne viene cucinata a fuoco lento e per molto tempo con lo stesso brodo ottenuto dalla marinatura e i suoi ortaggi.
Che vino usare per il brasato? Semplice! Malgrado la presenza di molte versioni e opinioni diverse, la tradizione stabilisce che il tra i migliori vini da utilizzare per il brasato ci sia un prodotto rappresentativo del territorio piemontese: il Barolo, le cui note organolettiche lo rendono il candidato ideale per insaporire la carne al punto giusto.
Le uve Nebbiolo con il quale questa eccellenza regionale viene prodotta conferiscono al vino un’identità strutturata e un sapore deciso, sostenuto da tannini evidenti e da una robustezza che non lascia il palato indifferente. Un carattere grintoso come questo non si lascia spaventare dai lunghi tempi di cottura del brasato, che permettono ai sentori di questo vino di trasmettersi alla carne, rendendola tenera e saporita, ma senza compromettere le note organolettiche.
I migliori vini da abbinare al brasato: piemontesi e non!
La ricchezza straordinaria delle tradizioni gastronomiche italiane - soprattutto quelle che propongono piatti un po’ particolari - spesso mette in difficoltà chi vuole trovare l’abbinamento perfetto tra vino e cibo. In questo caso il dubbio può essere risolto subito: tra i migliori vini rossi per il brasato al Barolo spicca ovviamente il Barolo, un po’ per rispetto della tradizione, un po’ per creare un senso di continuità tra ciò che si trova nel piatto e ciò che invece riempie il calice.
L’etichetta ideale da stappare potrebbe essere dunque un Barolo "San Lorenzo di Verduno" DOCG 2018, perfetto da tenere in cantina per qualche anno e da sfoggiare poi in occasione di una cena a base di brasato, rigorosamente a una temperatura di 18°C. Elegante con le sue note particolari di petali di rose e spezie, questo vino sa come trovare un buon equilibrio tra grinta e raffinatezza, sfoggiando tannini decisi, ma morbidi, perfetti per sostenere i sapori del piatto. La scelta del Barolo - per quanto adattissima alla situazione - non è tuttavia obbligatoria, motivo per cui Svinando ha pensato ad altri 3 vini per il brasato, non solo piemontesi!
"La Luna e i Falò" Barbera d'Asti Superiore DOCG 2021.
Barbera e Champagne, cantava Gaber, ma in questo caso è più corretto dire Barbera e brasato, poiché tra i rossi regionali più adatti a tenere testa al piatto c’è proprio questo vino. I sentori speziati del brasato vanno a nozze con un calice di "La Luna e i Falò" Barbera d'Asti Superiore DOCG 2021, un vino schietto e dalle note vivaci, che ammalia i sensi con un bouquet che mescola la freschezza e la dolcezza dei frutti di bosco alla morbidezza della vaniglia, con una nota graffiante che ricorda il caffè. Il gusto persistente conquista il palato, chiamando subito un secondo sorso. Da servire con un ricco piatto di brasato a una temperatura di circa 18°C.
Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2020
Il brasato è un piatto che porta con sé il meglio della tradizione gastronomica piemontese, ma che ama anche sperimentare nuovi abbinamenti, viaggiando da nord a sud lungo la Penisola italiana. In Veneto, per esempio, trova un altro grande alleato nell’Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2020, un prodotto che dà il meglio se servito a una temperatura di 18°C. Anello di congiunzione tra raffinatezza e robustezza, questo vino si affianca al brasato con le sue note di frutta rossa e nera, e suggestioni particolari di tabacco e spezie, tra cui anice e chiodi di garofano. Un prodotto che colpisce per il suo gusto pieno e i tannini vellutati, da provare anche durante un istante di meditazione.
"Dimonios" Cannonau di Sardegna Riserva DOC 2021
Infine la rassegna di vini consigliati per il brasato si chiude con un prodotto sardo iconico: il Cannonau. La sua capacità di tenere testa all’intensità di questa ricetta sta nel suo profilo corposo e deciso, ma anche fruttato e rinfrescante al palato. È proprio questo che si può trovare in una bottiglia di "Dimonios" Cannonau di Sardegna Riserva DOC 2021, che porta in tavola aromi di piccoli frutti rossi e di macchia mediterranea, che sembrano simboleggiare l’anima stessa della Sardegna. Leggermente speziato e mediamente tannico, si accompagna al brasato con un gusto avvolgente che lascia il segno.
Ora che sai come abbinare il brasato, non ti resta che selezionare i vini migliori: per farlo affidati al ricco catalogo Svinando!