I migliori cocktail da brunch: quali scegliere

    Scegli il giusto drink, per vivere il weekend senza fretta

    I migliori cocktail da brunch: quali scegliere

    Dopo una settimana passata a rincorrere scadenze e navigare tra impegni serrati, il weekend arriva come una boccata d’aria fresca — il momento perfetto per staccare la spina e godersi un po' di meritato relax o divertimento.

    Se la sveglia suona troppo presto dopo una serata lunga e l’idea di mettersi ai fornelli proprio non convince, niente paura: dagli anglosassoni arriva il brunch, l’alternativa all’aperitivo che mixa colazione e pranzo, con un pizzico di festa in più.

    E cosa c’è di meglio per brindare al weekend? Ecco 5 cocktail da brunch imperdibili, per un buffet spensierato con gli amici!

     

    Un po’ colazione, un po’ pranzo: definizione e origini del brunch

     

    L’origine del brunch domenicale è contesa tra due Paesi. Secondo alcune teorie, nacque nell’Inghilterra del XIX secolo, quando dopo le battute di caccia si organizzavano banchetti a metà tra colazione e pranzo. Altri invece sostengono che sia nato nei diner di New York, sempre nell’Ottocento, per celebrare occasioni speciali.

    Il termine "brunch" apparve solo nel 1895, in uno scritto del britannico Guy Beringer, descritto come un momento conviviale e rilassato, perfetto per rendere più dolce il risveglio domenicale. Quando si fa il brunch? Inizialmente riservato alla fine della settimana, col tempo il brunch si è diffuso anche in altri giorni, generalmente tra le 10:30 e le 13:00.

     

    Cosa si mangia e cosa si beve durante un brunch?

     

    Al risveglio, dopo una lunga serata di divertimenti, potrebbe essere troppo tardi per fare colazione e un po’ presto per pensare al pranzo. È in questo particolare intervallo di tempo che si colloca il brunch, organizzato in un semplice bar o in un ristorante, oppure preparato in casa, con ricette e cocktail homemade.

    Il brunch è un’esperienza culinaria che celebra la varietà e la creatività in tavola. Tra le proposte salate non possono mancare i grandi classici: avocado toast con uova in camicia, bagel farciti con salmone affumicato e cream cheese, quiche fragranti e crocchette dorate. Per chi ama il comfort food, ci sono pancake soffici, waffle croccanti, french toast caramellati e torte di ogni tipo, dalle crostate di frutta alle carrot cake speziate. A completare il tutto, yogurt con granola, frutta fresca e piccoli pasticcini da assaggiare uno dopo l’altro.

    Cosa si beve con il brunch? Oltre ai classici succhi di frutta, acque aromatizzate, tè e caffè, il mondo della mixology tradizionale offre numerosi cocktail per vivere al meglio questa esperienza conviviale: Bellini, Mimosa, Bloody Mary, Salty Dog ed Espresso Martini!

     

    1.   Mimosa

     

    mimosa brunch cocktail

     

    Nato probabilmente presso l’hotel Ritz di Parigi nel 1925, il Mimosa è un drink da brunch, perfetto per via della sua freschezza e versatilità.

    Gli ingredienti sono infatti solo due: succo di arancia (meglio se spremuto fresco, nella stagione di maturazione di questi frutti) e Prosecco, da versare nel flûte in quest’ordine e in  parti uguali, per poi mescolare dolcemente e decorare con una scorzetta d’arancia.

    Per la scelta della bollicina hai l’imbarazzo della scelta, ma un ottimo candidato è il  Prosecco "Rustico" Valdobbiadene DOCG, un vino che profuma di pere e fiori bianchi, e che dona al palato un’irresistibile delicatezza.

    Prova questo drink con croissant farciti, pancake con frutta fresca, yogurt con granola e miele o una classica torta soffice agli agrumi. È l’abbinamento ideale per chi ama iniziare la giornata con una nota vivace e luminosa.

     

    2.   Bellini

     

    Uno dei più colorati cocktail da brunch, il Bellini fu infatti creato nel 1948 da Giuseppe Cipriani, titolare dell’Harry’s Bar di Venezia, ispirandosi allo stile pittorico di Giovanni Bellini. L’artista era solito utilizzare tinte vivide, che Cipriani decise di riproporre in un drink rosa acceso a base di Prosecco e succo di pesca.

    Si prepara con grande semplicità, utilizzando del succo di pesca già pronto oppure preparando in casa una purea di pesche, con cui riempire un flûte per circa tre quarti.

    Il restante quarto verrà occupato dal vino: puoi utilizzare per esempio un Prosecco Valdobbiadene Superiore Brut, che dà vita a una degustazione sorprendente, grazie alle note di pera, mela e agrumi, ai toni floreali delicati e al gusto sapido e morbido che si sposa benissimo con bagel al salmone e cream cheese, quiche di verdure o caprese con mozzarella di bufala e pomodorini. Per il dolce, prova una crostata alla frutta o dei macaron: un’accoppiata chic e irresistibile.

     

    3.   Bloody Mary

     

    C’è chi afferma che fu ideato nel 1939 dal cantante George Jessel, altri invece lo attribuiscono al barman francese Ferdinand Petiot, che nel 1934 unì in parti uguali succo di pomodoro e Vodka (modificandolo in seguito con l’aggiunta di sale, pepe nero, pepe di cayenna, salsa worchester e succo di limone) per creare un energizzante contro la fatica.

    Il Bloody Mary oggi è un drink molto apprezzato durante i brunch grazie alla particolare sapidità conferita da sale, pepe e aromi, e al tocco rinfrescante del succo di limone e del pomodoro.

    Come si fa il Bloody Mary? Ti basterà versare in un bicchiere highball 4,5 cl di Vodka (ottima la Moskovskaya Silver Vodka, filtrata al carbone e caratterizzata da un gusto pulito e da una texture morbida), 9 cl di succo di pomodoro, 1,5 cl di succo di limone, qualche spruzzata di salsa Worchester, un paio di gocce di tabasco, del sale (idealmente aromatizzato al sedano) e del pepe. Infine, rinfresca il tutto con dei cubetti di ghiaccio e decora con un gambo di sedano. È il compagno perfetto di piatti saporiti come uova alla Benedict, avocado toast, bacon croccante o frittate ricche di verdure e formaggi. La sua intensità bilancia i sapori più grassi e dona una spinta in più al brunch.

     

    4.   Salty Dog

     

    Se sei un amante dei sentori intensi, ma non vuoi impegnarti troppo nella preparazione di cocktail complessi per il tuo brunch, troverai una soluzione eccellente nel Salty Dog.

    Mentre sulla paternità del Bloody Mary ci sono ancora molti dubbi, la nascita di questo drink viene ufficialmente attribuita a George Jessel, che lo ideò tra il 1947 e il 1950 come variante del simile Greyhound.

    Questo cocktail viene preparato semplicemente agitando 10 cl di succo di pompelmo e 4 cl di Vodka all’interno di uno shaker. Un’ottima scelta tra gli spirits è la Scapegrace Vodka, una produzione della Nuova Zelanda caratterizzata da sentori di frutta a polpa bianca, fiori bianchi e cereali, che si presta bene all’uso in mixology.

    Il tutto va poi versato in un tumbler basso con del ghiaccio, e decorato con del sale sul bordo del bicchiere, similmente a quanto avviene per la preparazione della tequila.

    Se il tuo brunch prevede dei tramezzini al tonno, delle crepes salate con salmone o dei mini fishburger, questo cocktail è l’accostamento perfetto, grazie al connubio tra l’acidità e l’amarezza del pompelmo e la sapidità del sale. Il Salty Dog si sposa bene anche a formaggi cremosi e chips di verdure fatte in casa.

     

    5.   Espresso Martini

     

    Anche se il brunch è spesso sinonimo di delizie salate, chi ama il dolce non rimarrà certo deluso. I buffet si trasformano in veri paradisi di bontà, con biscotti fragranti, torte di ogni tipo, pasticcini eleganti, crostate invitanti e colorate macedonie di frutta. Con tutte queste tentazioni, scegliere il cocktail giusto per esaltare i sapori diventa un dettaglio fondamentale per vivere l’esperienza al massimo.

    La risposta viene ancora una volta dalla mixology classica, in particolare dall’Espresso Martini. Le origini di questo drink cremoso e avvolgente risalgono agli anni ‘80, quando fu creato dal bartender Dick Bradsell del Fred’s Club di Londra per un modella che di lì a poco sarebbe diventata famosa.

    L’Espresso Martini — conosciuto in origine come Vodka Espresso — è il cocktail ideale per dare una marcia in più ai weekend. Perfetto per quei sabati e domeniche mattina in cui il sonno fatica a mollare la presa, questo drink è la carica di energia che serve per trasformare il brunch in un momento davvero esplosivo.

    Come si fa un Espresso Martini? Ti servirà infatti una tazzina di caffè freddo (rigorosamente espresso, come il nome del drink richiede), 5 cl di Vodka (provalo con la Vodka Boker, una messicana frutto di quattro distillazioni), 3 cl di Kahlúa (o un altro liquore al caffè) e 1 cl di sciroppo di zucchero. Il tutto va shakerato a lungo e versato in un’elegante coppa da Martini.

    Morbido, cremoso e amarognolo, questo drink va sorseggiato oziosamente assieme a dei mini tiramisù al bicchiere, tortini al cioccolato, cheesecake al caffè o con dei cantucci. Ottimo anche con dolci alla frutta secca o - per chi volesse continuare con il salato - con del formaggio stagionato.

     

     

     

     

    In fondo, il brunch è molto più di un semplice pasto: è un momento di convivialità, gusto e leggerezza. Che tu sia team dolce o salato, l’importante è lasciarsi guidare dai sapori e brindare con il cocktail perfetto. Stila la lista ed esplora il catalogo Svinando!

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