Nel fare le ricerche prima di un viaggio in Argentina, è facile imbattersi in articoli e video che parlano a lungo della sua meravigliosa cucina, che fa dei sapori decisi il proprio carattere specifico. La tradizione gastronomica locale fa infatti largo uso di carne, salse, peperoncino e spezie, ma si impegna anche a spezzare la fame con antipasti sfiziosi di vario tipo, per non parlare poi del suo iconico e delizioso Dulce de Leche.
Per chi volesse conoscere più da vicino questi sapori, ecco una guida ai piatti argentini e ai migliori vini in abbinamento!
Asado: la grigliata Made in Argentina
Mentre in Italia e in molti altri Paesi Europei la grigliata è una preparazione riservata quasi del tutto alla stagione estiva - quando le belle giornate permettono di posizionare il barbecue in giardino - in Argentina è sempre tempo di asado, la tipica grigliata di carne locale tradizionalmente consumata dai gauchos, ossia i mandriani delle Pampa, le praterie argentine.
Letteralmente “cotto alla brace”, il termine asado non fa riferimento a una ricetta specifica o a un taglio di carne, ma al metodo di preparazione: alla griglia (a la parrilla), su croci metalliche piantate nel terreno (a la cruz), su uno spiedo orizzontale (al palo) o in un particolare cilindro metallico chiamato chulengo.
Le carni maggiormente usate sono manzo, maiale e pollo, tagliate in pezzi grossi e cotte lentamente, fino a che le materie prime non diventano morbide e saporite, anche grazie ai massaggi effettuati con sale grosso e alla salsa chimichurri (a base di olio, aceto, succo di limone, peperoncino ed erbe aromatiche) usata in cottura.
Un piatto saporito come questo richiede un abbinamento dai sentori altrettanto decisi, come quelli offerti da un Primitivo. Un calice di "Lirica" Primitivo di Manduria DOC 2021, per esempio, è una vera e propria eccellenza enologica pugliese, che sembra anticipare la propria anima elegante con il suo colore rosso rubino intenso, dalle sfumature granate. I sensi sono conquistati da una carica aromatica calda e corposa, che richiama alla mente la frutta matura (ciliegie e prugne), con dei sottotoni speziati e legnosi. In bocca è altrettanto suadente, armonico e moderatamente tannico, con un retrogusto che ripropone la speziatura, vivacizzando l’assaggio e accompagnando magnificamente questa saporita grigliata argentina!
Empanadas: il meglio dello street food argentino
Per conoscere davvero le tradizioni gastronomiche di un Paese, la prima cosa da fare non è prenotare in un ristorante gourmet, ma passeggiare tra le vie del centro alla ricerca del suo street food. Questa pratica antichissima (pare fosse in atto già presso i Greci) è anche lo specchio più autentico della cucina di un popolo, la vera e propria base delle sue usanze mangerecce, nonché un concentrato di sapori e profumi da far girare la testa.
L’Argentina ne sa parecchio in tal senso, grazie a un ampio e gustoso ventaglio di piatti da spizzicare tra viuzze e mercati, tra i quali spiccano le famose empanadas.
Questi fagottini a forma di mezzaluna (simili a dei panzerotti) di probabili origini persiane, si sono poi diffusi anche in Spagna e in Sud America, rappresentando oggi uno dei piatti tipici argentini. Solitamente ripieni di carne - ma apprezzate anche con farcitura di verdure - le empanadas devono il proprio sapore intenso all’uso di spezie come paprika e cumino.
Per sostenere il gusto corposo di questa ricetta e pulire il palato dalla texture untuosa della sua farcitura c’è bisogno di un vino che sia al tempo stesso strutturato e fresco, come un "C'era una volta" Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Frizzante.
Nel calice si presenta in una veste color rosso rubino intenso, mentre l’esame olfattivo rivela inebrianti note di ciliegia, frutti di bosco e viola. Ma è soprattutto all’assaggio che lascia di stucco, grazie all’effervescenza vivace e al gusto rotondo e persistente. Eccellente con salumi, grigliate… o con dei deliziosi bocconcini di carne come questi!
Milanesa: tra Italia e Argentina
Alcuni piatti nascono per rappresentare l’unicità di un Paese, altri invece sono il risultato dell'unione di tradizioni diverse, anche geograficamente molto distanti tra loro. È il caso della milanesa, la bistecca argentina che a un primo sguardo potrebbe quasi somigliare a una cotoletta alla milanese… e non è un caso!
Leggenda vuole che questa ricetta - detta, non senza un po’ di confusione, anche “milanesa alla napolitana” - sia stata importata in Sud America dagli immigrati italiani e che in un ristorante di Buenos Aires sia stata condita con pomodoro e mozzarella, come la classica pizza napoletana.
Che sia milanese, napoletana o argentina, la milanesa consiste tipicamente in una bistecca impanata con il classico pangrattato, oppure con della farina di grano, riso o mais, e talvolta viene cosparsa di salsa di pomodoro e mozzarella, e insaporita con erbe aromatiche, prosciutto cotto, pancetta, tonno o uovo. Insomma, le varianti sono molteplici, così come sono molti gli abbinamenti possibili.
Nella sua versione corposa, “alla napolitana”, si sposa alla perfezione con un corposo vino argentino, oppure - per gli amanti dell’enologia Made in Italy - con un calice di Gavi DOCG Le Marne, un bianco piemontese dalla notevole eleganza e dagli aromi rinfrescanti.
Nel calice sprigiona un intenso profumo di agrumi, mela e crosta di pane, mentre all’assaggio regala quel tocco di sapidità che si abbina bene con i piatti di pesce, ma anche con la crosticina fritta e croccante di questa bistecca multiculturale!
Choripán: molto più di un hot dog!
Con il choripán si torna a parlare di street food e di sapori avvolgenti, ma definirlo un hot dog sarebbe riduttivo. Questo panino con salsiccia - nello specifico farcito con un chorizo grigliato - è uno dei cibi di strada più noti e apprezzati dell’Argentina (e in questo se la batte con le Empanadas), e si distingue dal tipico panino americano per il tripudio di sapori dato dalla speziatura della carne e dall’aggiunta di salsa chimichurri.
Durante la cottura, il chorizo non viene aperto in due per evitare la fuoriuscita del grasso, motivo per cui l’abbinamento ideale è una bollicina rinfrescante che sappia pulire e alleggerire il palato, boccone dopo boccone. Svinando propone una bottiglia di Franciacorta, per creare il connubio perfetto tra la semplicità di questo street food e l’eleganza pregiata di questo Metodo Classico.
Sapido ed elegante, questo vino mette intreccia profumi di agrumi, frutta secca e crosta di pane per regalare ai sensi un bouquet aromatico ammaliante, mentre al palato regala un sorso appagante e armonico grazie al perlage fine e persistente.
La prova perfetta che con un panino la birra non è l’unica soluzione!
Dulche de Leche: una coccola per il palato
Tra le specialità argentine non mancano infine i dessert, tra i quali spicca l’iconico Dulce de Leche, letteralmente “dolce di latte”. Si tratta di una crema dolce a base di latte e zucchero, le cui origini sono ancora incerte.
Alcuni affermano che sia nato in Francia nel Cinquecento (con il nome di confiture de lait), per l’errore di un cuoco che dimenticò il latte sul fuoco, fino ad addensarlo, mentre altri sostengono che una simile distrazione sia in realtà avvenuta a Buenos Aires nell’Ottocento, da parte di una domestica. Altri ancora sono convinti che il Dulce de Leche fosse già noto nel Cile del Seicento.
Qualunque sia la verità, questo dolce è una vera delizia per il palato e viene utilizzato per preparare dessert, bevande dolci o per accompagnare i churros, le frittelle allungate tipiche della cucina spagnola e latina.
In questo caso la scelta dell’abbinamento è un prodotto capace di conquistare con la stessa soavità: un "Cicheta" Moscato d'Asti DOCG 2022.
La potente carica aromatica è data dalla vinificazione delle uve Moscato, che conferiscono a questo vino effervescente i tipici profumi di pesca e petali di rosa, ma anche sentori di miele ed erbe aromatiche. L’assaggio ripropone gli stessi toni ammalianti, che bilanciano alla perfezione dolcezza e acidità.
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