La cucina messicana, con i suoi sapori intensi e la sua grande varietà di piatti, rappresenta una sfida affascinante per gli amanti del vino. Dai tacos piccanti ai piatti a base di mole, ogni portata offre un’esplosione di gusti che richiede abbinamenti capaci di esaltarne la complessità. Per chi volesse rinunciare ai cocktail a base della tipica Tequila per puntare sul mondo enologico, ecco i migliori vini da abbinare ai piatti della cucina messicana.

Le origini della cucina messicana

In questo splendido Paese del Sud America, al confine con gli Stati Uniti, le tradizioni gastronomiche variano a seconda della zona specifica e vedono le antiche usanze Maya mescolarsi alle influenze texane (che danno vita alla cucina tex-mex) e a quelle spagnole, importate dai conquistadores nel XVI secolo.

Esistono però degli elementi preponderanti ricchi non solo di sapore, ma anche di storia e valore comunitario, i piatti messicani fanno un largo uso di pollo, manzo, cipolla, spezie e peperoncino, erbe aromatiche, pomodori fagioli e salse,  ma anche di ingredienti meno noti come cactus, carni esotiche e addirittura insetti (che hanno riscosso decisamente minore fortuna nei ristoranti messicani all’estero).

1.   Tacos: un must have per chi vuole mangiare messicano

Noti ormai in tutto il mondo, i tacos sono dei dischi di farina di mais o frumento diffusi in Messico in epoca preispanica. Vengono generalmente cotti alla piastra e poi piegati in due, fino a formare una sorta di tasca non sigillata.

Le varianti sono innumerevoli, a partire dai colori, che dipendono dagli ingredienti utilizzati nell’impasto (la farina di mais scuro, per esempio, conferisce ai tacos un colore bluastro), mentre per quanto riguarda la consistenza, la cucina tex-mex tende a offrire tacos di mais croccanti.

I tacos si possono consumare con carne di manzo oppure di maiale (variante importata dagli spagnoli), con il pesce, il formaggio o vegetariani. Tra gli ingredienti più apprezzati per il condimento spiccano l’insalata, la cipolla, la salsa chili, il guacamole, la panna acida, la salsa pico de gallo e il coriandolo fresco.

I sapori decisi di questo piatto richiedono vini rossi dai tannini non troppo accentuati, che si possono riscontrare per esempio in un calice di "Ceppi Storici" Barbera d'Asti DOCG 2021. Equilibrato e perfetto per i piatti di carne, questo vino sfoggia una veste dal colore rosso rubino intenso e si fa riconoscere grazie a note ammalianti di prugne e mirtilli, leggermente affumicate. I toni fruttati assumono un’altra identità quando il sorso accarezza il palato, esprimendo sentori di ciliegia e frutti di bosco che rendono l’assaggio morbido e soddisfacente.

2.   Fajitas: deliziose sia nel piatto che nelle tortillas!

La fajita è un piatto della tradizione gastronomica messicana composto da straccetti di carne (in genere manzo o pollo) e da striscioline di peperoni e cipolla. Il tutto viene insaporito con spezie di vario tipo, come peperoncino, paprika e origano.

Questa ricetta può essere consumata in vari modi, per esempio servita come piatto unico con un contorno di verdure, fagioli o riso, oppure - variante più diffusa e riproposta nella cucina tex-mex - all’interno di una tortilla di mais (una tipica sfoglia non lievitata, simile a una piadina).

Le tortillas ripiene di fajitas sono amate per la loro natura di street food gustoso e sfizioso, e per la facilità con cui possono essere gustate durante una serata spensierata con gli amici. Tra gli abbinamenti più adatti a questo piatto spiccano i vini bianchi freschi e leggermente aromatici, meglio ancora se caratterizzati da sfumature organolettiche vegetali, come avviene tipicamente per il Sauvignon, che al palato conferma la sua natura briosa, grazie a  un tocco sapido e alle stesse note vegetali percepite all’olfatto.

3.   Quesadilla: un regalo per gli amanti del formaggio

Eccellente sia come aperitivo sfizioso che come portata principale (soprattutto in multipli di due), la quesadilla è un altro di quei piatti che utilizzano la tortilla di mais come ingrediente base. La sfoglia in questo caso viene farcita interamente di formaggio, come indica il nome stesso (che deriva dall’unione di di queso - “formaggio” - e tortilla), ma talvolta accoglie varianti di carne o verdure.

Nella sua versione classica rappresenta uno spuntino gustoso, che coccola il palato con la morbidezza della tortilla e della sua farcitura, ma che lascia anche su di esso una patina leggermente untuosa. Questo dettaglio impatta direttamente sulla scelta del vino, che dovrebbe essere rinfrescante e leggermente acidulo, perfetto per ripulire la bocca.

Il candidato perfetto, secondo Svinando, è un rosato, capace di far fronte ai sapori intensi di questo piatto, ma anche di alleggerirlo con un carattere soave e spensierato.

Un’ottima scelta  è rappresentata da un "Le Rotaie" Susumaniello Rosé Valle d'Itria IGP 2023, profumato e piacevole, facile da abbinare a molte pietanze grazie alla sua spiccata versatilità. Il colore delicato e gli aromi di fragola e petali di rosa sono gli elementi che per primi attirano l’attenzione nel calice. Basta poi un solo sorso per innamorarsi del tutto di questo vino: fresco e morbido, regala una sensazione persistente in bocca, perfetta da sperimentare tra un morso di quesadilla e l’altro.

4.   Enchilada: un boccone tira l’altro

I piatti a base di tortilla non si limitano alle fajitas e alle quesadilla: nel menù dei più noti piatti messicani ci sono anche le enchiladas, dei rotoli di tortillas farcite e condite con salsa chili (a cui fa riferimento il nome) e una spolverata di coriandolo fresco.

Il ripieno varia a seconda delle tradizioni e delle preferenze. Le tortillas possono ospitare per esempio della carne di manzo o di pollo, oppure formaggio, ortaggi e fagioli, il tutto ben insaporito con spezie varie. Tipiche anch’esse della cucina di strada, le enchiladas vengono spesso cotte al forno, un po’ come i cannelloni italiani.

Grazie alla salsa chili, queste tortillas arrotolate regalano un gusto deciso e imperdibile per chi vuole fare esperienza di questa cucina.

Per l’abbinamento Svinando propone un altro rosso dai tannini morbidi, come un "Pèppoli" Chianti Classico DOCG 2022, un vino toscano che esprime la propria notevole eleganza in primis nel bellissimo colore rosso rubino. A livello organolettico, è caratterizzato da sentori primari di ciliegie, more e fragole, mentre proseguendo nella degustazione si possono notare apprezzare toni balsamici, speziati ed erbacei, che rendono l’esperienza ancora più particolare.

Degne di nota anche le sensazioni al palato, che fanno della sapidità e della leggerezza dei tannini il proprio fiore all’occhiello.

5.   Pozole: il volto più autentico della cucina messicana

Dopo un menù soddisfacente a base di tortillas, tacos, enchiladas e tutte le delizie che la cucina messicana può offrire, non sempre c’è spazio per qualcos’altro. Per la pozole vale però la pena lasciare un posticino, e non solo per il suo gusto avvolgente, ma anche e soprattutto per la tipicità di questa ricetta, che affonda le proprie radici nella cultura dei Maya, degli Inca e degli Aztechi.

Il pozole, anche detto pozol, è una zuppa di mais cotto e sottoposto a fermentazione, che può esistere in numerose varianti: quella semplice o quelle condita con salse di vario tipo (soprattutto a base di peperoncino), oppure arricchite con carne di manzo o maiale.

Ci si trova ancora di fronte a un piatto dai sapori tutt’altro che delicati, da affiancare con attenzione al giusto vino. L’opzione ideale per abbinare vino e cucina messicana, in questo caso, è un prodotto rosso dai toni fruttati, come un  "Rossana" Dolcetto d'Alba DOC 2022, un prodotto piemontese che conquista i sensi con note di frutti di bosco e marasca, e sentori di erbe aromatiche, pepe e fiori rossi.

Al palato è altrettanto sorprendente, grazie a un sorso fresco e gradevole e ai tannini presenti, ma delicati.

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