L’estate è arrivata da un pezzo, e con lei la voglia di fare un tuffo in acqua e di staccare un po’ la spina dagli impegni quotidiani, meglio ancora se di fronte a un piatto gustoso e a una bottiglia di vino.
Nella stagione più calda dell’anno i ristoranti di mare si riempiono di commensali che non vedono l’ora di cenare in riva al mare, ma anche i sapori di acqua dolce sono perfetti per un pranzo fresco e gustoso.
Per gli appassionati di trota, persico e coregone, ecco una rassegna dei migliori vini da abbinare ai piatti di pesce di lago!
Pesce di lago: quali sono i vini più adatti?
Negli abbinamenti tra cibo e vino è il piatto a guidare le danze. Esso determina il grado di acidità richiesto dalla bottiglia, nonché la dolcezza e la complessità aromatica. Per questo motivo è cruciale conoscere a fondo gli ingredienti impiegati in cucina, al fine di creare una concordanza (o, secondo un altro processo di degustazione, di discordanza) tra ciò che si mangia e ciò che si beve.
Anche la complessità degli abbinamenti varia da prodotto a prodotto. Malgrado alcune differenze che dipendono dalle condizioni ambientali e dalle abitudini alimentari, i pesci di mare sono tendenzialmente caratterizzati da una più intensa sapidità, dovuta alla presenza di sali minerali nell’acqua e da una dieta improntata su altri organismi marini.
Al contrario i pesci di lago hanno una personalità ben definita, ma più delicata, mitigata dalla permanenza in acqua dolce. Un’altra differenza usuale tra queste due tipologie di pesce è il livello di grassezza delle carni: i pesci di mare presentano solitamente una texture più untuosa, mentre i pesci di lago sono più magri.
In presenza di questi sapori - che possono essere smorzati o amplificati da una particolare cottura - la fantasia può spaziare nell’abbinamento enologico, a patto di optare per un vino fresco e dagli aromi non troppo intensi, per non coprire i sapori delicati del pesce di lago. Un giusto grado di acidità è un altro requisito gradito, poiché riuscirebbe a controbilanciare la morbidezza dei prodotti di lago, esaltando i sapori di questi ultimi. Sebbene i vini prediletti per i menù di pesce siano i bianchi e i rosati, anche qualche rosso può svolgere questo compito degnamente e con esiti sorprendenti!
Abbinamento tra vino e trota
La trota è uno dei pesci di lago più amati da chi vuole portare in tavola qualcosa di saporito, ma delicato. Malgrado abbia una carne leggermente più grassa rispetto ad altre specie simili, la trota è povera di calorie, ma ricchissima di Omega-3 e si presta bene a moltissime preparazioni. Fatta eccezione per la cottura sulla griglia - che asciugherebbe troppo i filetti, rendendoli stoppacciosi - questo pesce è gustosissimo se cotto al cartoccio, in umido, arrosto, oppure utilizzato come ingrediente per arricchire polpette o tagliatelle.
In ognuna di queste preparazioni, il bon ton dell’abbinamento enologico prevede un vino bianco di medio corpo, capace di pulire la bocca tanto dalla sapidità della ricetta, quanto dalla texture leggermente grassa di questo pesce.
Tra i migliori sul campo si può puntare su un vino bianco fermo come un Sauvignon, un prodotto gradevole e profumato, che conquista in tutte le sue caratteristiche: colore giallo paglierino brillante, un aroma fruttato irresistibile che accoglie sentori tropicali, nonché un gusto ricco, la cui morbidezza è smorzata da una punta di mineralità che rinfresca il palato dal sapore della trota.
Non va inoltre sottovalutato il potere delle bollicine, ben rappresentate da un Oltrepò Metodo Classico DOCG "Oltrenero" Brut, anche nella sua versione rosé.
Ottimo con aperitivi e primi piatti della tradizione italiana, questo vino dal perlage fino e dall’effervescenza persistente, si adatta bene ai sapori della trota, grazie a un bouquet aromatico prevalentemente floreale, con un sentore leggero di crosta di pane, e un retrogusto minerale molto rinfrescante.
Cosa bere con una ricetta a base di coregone?
Il coregone - detto anche lavarello - è un pesce caratterizzato da carni bianche dalla texture morbida e da una sapidità delicata, comune alla gran parte dei pesci d’acqua dolce. Tra le sue caratteristiche spiccano anche una buona digeribilità e la versatilità in cucina, poiché i suoi sapori si prestano bene a essere arricchiti da erbe aromatiche e gustose spezie.
Uno dei vini che più si prestano ad accompagnare un pesce d’acqua dolce come questo, è impossibile non menzionare il Lugana, un vino bianco prodotto tra Lombardia e Veneto, la stessa zona - quella del Garda - che ospita il coregone.
Nella sua versione ferma e secca, il Lugana si sposa alla perfezione con la carne di questo pesce, sfoggiando aromi floreali e fruttati, con una nota agrumata che dona alla degustazione una gradevole freschezza. Proprio quest’ultima è l’elemento che più permette a questo vino di affiancare i sapori di pesce con un’armonia e un’eleganza irresistibili!
E per gli amanti del vino rosso? Nessun problema, è nuovamente il Veneto a sfoderare l’alternativa a bacca scura perfetta per questo abbinamento: una bottiglia di Bardolino DOC Classico 2021, un nettare delicato che ammalia grazie al suo colore rosso rubino intenso e un profumo seducente di frutta rossa, con dei leggeri toni speziati. La componente tannica è discreta, elemento che gli permette di affiancare alla perfezione il coregone e altri prodotti simili.
Come abbinare il pesce persico al vino
Carne morbida e un sapore delicato che tende al dolciastro: sono queste le caratteristiche principali del pesce persico, prodotto di lago amatissimo, ad alta digeribilità e con una bassa componente grassa. La sua consistenza tenera si presta benissimo alla cottura in umido e al vapore, oppure a essere fritto, senza che la sua texture ne risulti intaccata. Il sapore leggero che lo contraddistingue, inoltre, non richiede l’aggiunta di spezie o salse particolarmente sapide, proprio per non smorzarne i toni.
Lo stesso discorso può essere dedicato all’abbinamento con il vino. Al fianco del persico fa infatti un’ottima figura un vino fresco e vivace, capace di esaltare i sapori di questo pesce d’acqua dolce, ma leggero, per non oscurare la sua identità pacata.
Tutte caratteristiche che è possibile ritrovare in un calice di "Pietracalda" Fiano di Avellino DOCG 2022. Delicato, ma dalla grande personalità, questo vino è un emblema di equilibrio e classe, grazie a un bouquet aromatico che spazia dai toni floreali - con suggestioni di camomilla - a quelli fruttati e canditi. Fresco e leggermente minerale al palato, il Fiano porta in tavola la vivacità e la leggerezza richieste dai piatti a base di pesce di lago!
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