Se dovessimo descrivere le Marche con una sola parola, sarebbe senza dubbio varietà. Questa splendida regione sa sorprendere chiunque la visiti con la sua anima poliedrica: dalle coste selvagge ai dolci pendii collinari, dai maestosi rilievi montuosi ai borghi medievali che sembrano sospesi nel tempo. E lo stesso spirito si ritrova nella sua cucina, dove terra e mare si incontrano per creare un tripudio di sapori autentici e indimenticabili. Vuoi scoprire il meglio della tradizione marchigiana? Ecco gli abbinamenti che non puoi perdere!
Per stuzzicare l’appetito: vini e antipasti marchigiani
La cucina marchigiana sa come conquistare il palato, e non aspetta certo le portate principali per farlo. Antipasti e aperitivi sono l’occasione perfetta per introdurre il consumatore ai gusti intensi che caratterizzano la tradizione gastronomica regionale, che si adatta perfettamente alle occasioni più informali.
Le olive all’ascolana sono il finger food locale più conosciuto e apprezzato, un rimedio perfetto per spezzare la fame in attesa della cena. La loro apparente semplicità non deve però trarre in inganno, poiché richiedono tempo e cura per essere preparate.
Le olive vengono prima denocciolate facendo attenzione a non romperle, poi farcite con un macinato rosolato di maiale, vitello e pollo e infine impanate e fritte. Una vera e propria opera d’arte in formato mini!
Per onorare la fatica ci vuole l’abbinamento giusto, scomodando un altro prodotto tipico del territorio. Il candidato ideale è un bianco fresco e fruttato, caratterizzato da un’acidità finale che controbilancia i sapori intensi di questa ricetta, come un "Diego" Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Bio 2023. Gli aromi freschi e strutturati evolvono in un gusto sapido e in una nota finale ammandorlata che va a nozze con i sentori delle olive.
Proseguiamo poi con il ciauscolo, un insaccato di suino dai toni piccanti, caratterizzato da una consistenza morbida che lo rende perfetto per essere spalmato sul pane.
La scelta del vino può ricadere sia su un rosso che su un bianco, ma in questo caso ti proponiamo un Pecorino Falerio DOC "Villa Angela" 2023, eccellente con i piatti di pesce, ma anche con questo antipasto sfizioso. Fresco e vivace, il Pecorino presenta un interessante mix di note agrumate ed esotiche, con l’aggiunta di sentori di gelsomino ed erbe aromatiche. Il profilo gustativo è morbido e acidulo al tempo stesso, particolarmente adatto a un aperitivo spensierato!
Cosa bere con primi e piatti unici
L’Italia è un Paese che prende molto sul serio i propri primi piatti, e che ha eletto a patrimonio nazionale spaghetti, tagliatelle, lasagne, ma anche paste ripiene come ravioli, tortellini e così via. Anche le Marche possiedono la propria ricetta con pasta fresca, che in questo caso si chiama vincisgrassi.
L’aspetto è quello di una classica lasagna alla bolognese, ma la ricetta è ben diversa: ciò che a prima vista sembra ragù è in realtà un sugo composto da carne tritata in modo grossolano, mescolata a frattaglie di pollo e cotta con pomodoro e spezie varie. Questo sugo viene poi distribuito sulle sfoglie e alternato alla besciamella.
Sapori così corposi richiedono un vino rosso dalla buona struttura, come un "San Basso" Rosso Piceno Superiore 2021, molto apprezzato insieme a carni rosse, sughi intensi e piatti a base di selvaggina. Il profilo aromatico di amarene, violette e rosmarino va braccetto con i sentori speziati del piatto, ma sono soprattutto i tannini morbidi e il gusto fruttato di questo vino marchigiano a creare il giusto connubio in degustazione.
Un po’ antipasto, un po’ primo piatto, la pizza al formaggio marchigiana - anche detta crescia - è un altro grande prodotto regionale di punta, consumato soprattutto a Pasqua. Simile a un piccolo panettone, sfoggia una cupola morbida dalla bellissima doratura, ottenuta facendo lievitare un impasto di farina, uova, latte, olio, formaggio grattugiato (pecorino e parmigiano reggiano) e formaggio a cubetti, con l’aggiunta di noce moscata. Il gusto sapido e avvolgente va sostenuto con un vino grintoso, ma anche rinfrescante.
È il momento dunque di chiamare in causa una bollicina regionale, un "Tarà" Passerina Spumante Brut. Con le sue note di cedro, pesca, ciliegie bianche e fiori di campo, questo vino si adatta bene agli aromi di formaggio della crescia senza sovrastarli né farsi sovrastare, ma piuttosto accompagnandoli con un perlage vivace e sottile, leggermente dolce.
Dalla terra al mare: i secondi piatti tipici delle Marche e i vini in abbinamento
Dalla costa all’entroterra, le Marche sono un territorio meraviglioso sia dal punto di vista paesaggistico che gastronomico. La cucina locale offre ai consumatori antipasti sfiziosi e primi piatti nutrienti, e continua a stupire con delle ottime proposte di pesce e carne.
Se ami i piatti di mare, non puoi perderti lo stoccafisso all’anconetana. Secondo la ricetta tradizionale, il merluzzo viene reidratato, tagliato a tocchetti e cotto lentamente al forno con pomodorini, patate, acciughe sotto sale, olive nere, aromi (come rosmarino, prezzemolo e aglio) e un goccio di vino bianco, che può essere lo stesso che andrai ad abbinare al piatto.
Una valida proposta è rappresentata da "Coccio" Marche Bianco IGT 2022, un vino ottenuto dalla coltivazione biologica di uve Verdicchio, usate in purezza.
Caratterizzato da un colore giallo intenso, quasi ambrato - che sembra anticipare la complessità del suo profilo aromatico - questo prodotto va a nozze con le ricette di pesce al forno saporite, ai quali si affianca grazie ai profumi molto particolari di agrumi, canfora, incenso, mimosa e miele. In bocca ripropone la stessa pienezza, offrendo una buona struttura, ma anche note minerali e fresche, e tannini delicati.
Se invece preferisci la carne, puoi trovare ciò che cerchi in una fetta (o anche due) di coniglio in porchetta, arricchito da una deliziosa farcitura di carne macinata, cotiche, salame, pancetta, interiore di coniglio, finocchio selvatico e aglio.
Sapori non certo delicati, che richiedono dunque un vino di un certo spessore, come una bottiglia di "Orgiolo" Lacrima di Morro d'Alba Superiore DOC 2022. Caratterizzato da un elegante colore rosso rubino profondo, questo prodotto mescola nel calice un tripudio di aromi speziati, floreali e fruttati, tra note di pepe, ginepro, mora e petali di rosa. Al palato presenta tannini setosi e un gusto armonico e persistente che si affianca benissimo a questo secondo piatto.
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