Menù per la Vigilia di Natale: i vini da abbinare

    Ecco come completare il tradizionale cenone a base di pesce

    Menù per la Vigilia di Natale: i vini da abbinare

    Mentre il pranzo di Natale abbonda di tortellini, lasagne e cappone, secondo le usanze italiane il menù della Vigilia si snoda attraverso numerosi piatti di pesce, dando vita a un cenone di mare abbondante e sfizioso. Ecco qualche idea per scegliere i migliori vini da abbinare ai piatti della Vigilia di Natale

     

    Chi ben comincia è a metà dell’opera: abbinare gli antipasti della Vigilia

     

    Alcune usanze non cambiano mai, un po’ per una questione affettiva, un po’ perché è bello andare sul sicuro con un piatto che rappresenta la tradizione. È il caso dei crostini al salmone, una ricetta intramontabile e di facile preparazione. Basta infatti dorare delle fette di pane, spalmarle con un po’ di formaggio morbido e decorarle con una fettina di salmone affumicato per dare vita a un eccellente connubio di sapori, tra i sentori salmastri e intensi del pesce e la freschezza del formaggio. 

    Con la sua spiccata acidità, un calice di Sauvignon Blanc è l’ideale per sgrassare la texture oleosa dell’ingrediente principale, ma è soprattutto grazie a una ricchezza aromatica che si adatta alla perfezione a questo antipasto. I tratti organolettici sono intensi - dai più comuni sentori di pesca e frutta esotica alle particolari note erbacee e di peperone verde - ma abbastanza equilibrati da non sovrastare quelle dei crostini. 

    Per gli amanti degli antipasti caldi, la cena della Vigilia di Natale offre un altro grande classico, sfizioso e immancabile nei menù festivi a base di pesce: le capesante al forno. Anche in questo caso si tratta di una preparazione che richiede pochi ingredienti e che prevede la cottura delle capesante con una gratinatura insaporita con olio, aglio e prezzemolo. 

    Per celebrare un piatto così gustoso si può stappare un fresco Chardonnay dell’Alto Adige DOC 2022. Al bicchiere si presenta con le sue affascinanti sfumature verdognole, ma è soprattutto la sua carica aromatica a conquistare, grazie alle suggestioni di banana, mela, pera e agrumi, e ai sentori vanigliati che rendono l’assaggio ancora più suadente. Al palato arriva acidulo e fruttato, compagno ideale per i piatti di mare. 

     

    Cosa bere con i primi e i secondi di pesce

     

    linguine astice vigilia di natale

    Quando gli antipasti della Vigilia di Natale lasciano spazio ai primi, cosa c’è di più gustoso di un bel piatto fumante di linguine all’astice? Questo condimento pregiato - caratterizzato da una carne soda, altamente digeribile e dal sapore intenso che si differenzia da quella più delicata dell’aragosta - merita un degno accompagnamento enologico. Il candidato ideale è un rosato leggero come il Cerasuolo d’Abruzzo DOC, che svela fin dal nome la propria irresistibile fragranza di ciliegie, alla quale si aggiungono note suadenti di vaniglia e dei sentori pepati che rendono l’assaggio ancora più grintoso. Al palato si presenta inoltre fresco e morbido, eccellente per rendere indimenticabili i primi piatti della Vigilia di Natale. 

    Altrettanto intramontabile - tanto tra i secondi piatti per la Vigilia di Natale quanto in qualunque altra occasione conviviale - è un piatto di totani ripieni con contorno di patate, un secondo che mette d’accordo tutti grazie alla texture corposa e al gusto ricco, ottenuti grazie alla farcitura insaporita da erbe aromatiche. 

    Per quanto riguarda il vino da affiancare a questa ricetta, si potrebbe puntare su un bianco rinfrescante e aromatico, come un Vermentino, capace di esaltare in modo armonico e perfettamente bilanciato i sentori del crostaceo grazie a un bouquet di fiori bianchi, frutta gialla e macchia mediterranea. 

     

    Quali vini abbinare ai dolci della Vigilia?

     

    Quando la cena del 24 dicembre giunge a conclusione, non è però il momento di chiudere anche lo stomaco, che di solito riserva sempre uno spazietto per i dessert della tradizione natalizia

    Si potrebbe in questo caso lasciare il panettone e il pandoro per il giorno dopo, e dedicarsi piuttosto ad altri sfiziosi dolcetti, come torrone e zelten

    Con il primo - che sia nella versione morbida o in quella dura - si sposa alla perfezione un Passito di Pantelleria DOC, vino siciliano dagli aromi inebrianti, tra cui spiccano i sentori di frutta gialla e miele

    Con una fetta di zelten si approda invece in Trentino, regione apprezzata per le sue numerose tradizioni natalizie, che attingono anche alla cultura germanica. 

    Anche in questo caso la scelta dei migliori vini per la Vigilia di Natale potrebbe ricadere su un dolce Vin Santo, oppure su un prodotto dalla forte carica aromatica, come un altoatesino Gewürztraminer, capace di chiudere in bellezza il menù con i suoi profumi fruttati e floreali, arricchiti da sentori di miele d’acacia e da un leggero tocco acidulo che vivacizza la degustazione. 

     

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