Orange Wine: cosa sono e come si producono

    Alla scoperta dei bianchi che si credono rossi

    Orange Wine: cosa sono e come si producono

    Di fronte a un calice di Orange Wine il dubbio sorge spontaneo: si tratta di un bianco, di un rosso o di un rosato? La risposta alla domanda sta nel particolare processo produttivo, che amplifica la complessità organolettica dei vini attraverso una lunga macerazione, dando vita a un’esperienza sensoriale che lascia il segno e, naturalmente, a un colore inconfondibile nel bicchiere.

    Vuoi saperne di più? Non perderti la nostra guida sugli Orange Wine, i vini - spesso naturali - che negli ultimi anni hanno conquistato i wine lovers!

     

    Cos’è un Orange Wine? Le caratteristiche

     

    Nel tentare una definizione di Orange Wine si può procedere in due modi: scegliere la strada breve, descrivendolo semplicemente come un bianco macerato, oppure raccontare di come questa categoria di vini sia il frutto di una tradizione molto antica, quando i vini venivano lasciati a maturare a lungo in anfore di terracotta interrate.

    Mentre in alcune zone si utilizza ancora questo metodo, altre cantine si affidano a processi più moderni, ma lo scopo rimane lo stesso: prolungare la macerazione abbastanza a lungo da creare un vino bianco dalle caratteristiche simili a un rosso.

    Per fare questo, il mosto viene lasciato a contatto con le bucce per un periodo variabile (da pochi giorni a svariati mesi), in modo che le sostanze in esse contenute (soprattutto polifenoli, tannini e aromi) si trasferiscano al vino, conferendo sfumature dorate, ambrate o ramate e un profilo sensoriale più articolato.

    Pur variando da un’etichetta all’altra (nonché in base alla lunghezza del periodo di macerazione), molti Orange Wine regalano all’olfatto corpose note di frutta candita, albicocca, pesca, agrumi, frutta secca e foglia di pomodoro, in alcuni casi accompagnate da suggestioni speziate di ginepro e anice e da sentori di ossidazione e lievito conferiti dal particolare metodo produttivo. Al palato si percepisce una notevole struttura tannica, una buona persistenza e un bilanciamento tra la notevole struttura e la nota minerale rinfrescante.

     

    I vitigni ideali per la produzione degli Orange Wine

     

    Poiché la principale peculiarità degli Orange Wine sta nel loro processo produttivo, potenzialmente possono essere realizzati a partire da qualunque vitigno a bacca bianca. Esistono però delle varietà più indicate di altre, per via delle loro caratteristiche intrinseche.

    In genere i viticoltori più esperti si affidano a uve resistenti, che possiedono una buccia consistente e ricca di sostanze utili, zuccheri o aromi, come:

     

    • Sauvignon;
    • Chenin Blanc;
    • Verduzzo;
    • Pinot Grigio;
    • Ribolla;
    • Grenache Grigia;
    • Friulano;
    • Garganega;
    • Malvasia di Candia;
    • Zibibbo;
    • alcune varietà di Trebbiano.

     

    Il segreto sta nella macerazione: come si producono gli Orange Wine?

     

    La produzione dell’Orange Wine non si basa solo su processi meccanici, ma si nutre di un profondo legame con le antiche tradizioni vinicole e con il territorio, nel tentativo di recuperare il lato più autentico e contadino della vinificazione. Dato che il mosto potrebbe risentire della presenza di eventuali residui chimici all’interno delle bucce, si sceglie di utilizzare meno anticrittogamici e additivi possibile, motivo per cui molti di questi vini sono biologici.

     

    La produzione degli Orange Wine si svolge secondo questi passaggi:

     

    1. Selezione delle uve: i grappoli vengono raccolti durante la loro piena maturazione, in modo da aumentare la concentrazione di aromi e zuccheri negli acini.
    2. Macerazione: dopo la pressatura, il mosto non viene subito separato dalle bucce come avviene per i vini bianchi, ma si procede con un metodo simile a quello impiegato per i rossi, ossia viene favorito il contatto tra i due elementi per tempi variabili, in modo che le bucce rilascino le proprie sostanze.
    3. Un ruolo importante è ricoperto anche dall’ossigenazione, che amplifica il colore e gli aromi, motivo per cui la macerazione avviene in contenitori aperti.
    4. Fermentazione: può avvenire all’interno delle tradizionali anfore, nei più classici contenitori in acciaio o in botti di rovere. In questa fase non vengono impiegati additivi di alcun tipo, poiché i lieviti presenti nelle bucce sono sufficienti ad avviare il processo in modo naturale. Il vino viene fatto riposare sui lieviti per un periodo variabile, da pochi mesi a più di un anno, per donare una carica aromatica ancora più complessa.
    5. Imbottigliamento: il prodotto finale viene infine imbottigliato (spesso senza essere filtrato o sottoposto a processi di chiarificazione) e immesso sul mercato per raggiungere le tavole dei consumatori.

     

    Gli Orange Wine in tavola: gli abbinamenti più sfiziosi

     

    È proprio in tavola che l’Orange Wine esprime le proprie peculiarità più accattivanti, poiché le note aromatiche intense e la corposità del gusto - da valorizzare con una temperatura di servizio tra i 12°C e i 15°C - lo rendono un vino eccellente per abbinamenti gastronomici di vario tipo, dagli aperitivi a base di formaggi ai piatti di carne, dai pesci saporiti alle ricette della cucina asiatica, come dimostrano le nostre imperdibili proposte!

     

    Un aperitivo dalle tonalità arancio

     

    cosa abbinare a un orange wine

     

    Corposo, suadente e deciso, ma anche gradevolmente fresco, l’Orange Wine è uno di quei prodotti che si fanno ricordare per una grinta innata, ma senza affaticare il consumatore con degustazioni troppo criptiche. Per questo si adatta alla perfezione anche alle occasioni più spensierate, come un aperitivo all’italiana con classico tagliere di formaggi, consumato assieme a grissini, taralli, crostini o un po’ di miele per dare vita a contrasti interessanti.

    In questa cornice conviviale e amichevole si trova a proprio agio un Gewürztraminer "Scarpe Toste Unplugged" Orange Wine, ideale per accompagnare i formaggi mediamente stagionati e quelli erborinati. I sentori persistenti, pungenti e talvolta piccanti di questi ultimi trovano un ottimo sostegno nei toni schietti di questo vino prodotto nel Lazio e disponibile in una tiratura molto limitata. I sensi possono godere infatti di aromi carichi e di un gusto morbido che rende appagante ogni sorso.

     

    Il vino ideale per i piatti di carne e pesce

     

    Anello di congiunzione tra bianchi e rossi - sia per quanto riguarda i metodi produttivi che gli aromi - gli Orange Wine portano nel calice la freschezza dei primi e la grinta dei secondi, rappresentando un abbinamento eccellente per molti piatti di carne, anche rossa. Mentre i bianchi tendono infatti a impallidire di fronte ai sentori intensi di molte preparazioni, questi prodotti sanno come farsi rispettare, grazie a una carica aromatica decisa e a un gusto tenace. Per questo motivo sono una scelta originale per chi vuole portare in tavola arrosti di maiale, roast beef, brasati succulenti o bistecche, ma anche un petto di pollo cotto al forno o straccetti speziati.

    La stessa adattabilità si manifesta accanto ai piatti di mare, soprattutto quando offrono sapori intensi (come il polpo alla griglia) e pesci grassi, tra cui tonno, salmone o sgombro.

    Cerchi un vino che si abbini bene a tutti questi piatti? La soluzione è stappare una bottiglia di  "Cortices" Orange Wine Fiano Salento IGT 2023, caratterizzato da un bellissimo colore ambrato e aranciato conferito dalla macerazione di 13 giorni.

    Dal punto di vista olfattivo ci si trova di fronte a un bouquet sorprendente, che mescola note di albicocche ed erbe, con un sottofondo balsamico e suggestioni di miele che raggiungono note espressive notevoli con qualche anno di invecchiamento in cantina. Strutturato e sapido, in bocca si fa notare per dei tannini profondi e morbidi, ma anche per una notevole freschezza, ottenuta bilanciando sapidità e acidità in modo sapiente.

     

    Orange Wine e cucina asiatica: un matrimonio che s’ha da fare

     

    Tra i migliori abbinamenti con i vini Orange spiccano infine i piatti saporiti e speziati della cucina asiatica. Se hai in programma una cenetta dalla affascinanti sfumature etniche, per stupire gli amici, la famiglia o la tua dolce metà, non puoi perderti un Krasno Orange Wine Goriška Brda 2022, un vino di mondo che ama viaggiare alla ricerca di sapori avvolgenti e aromi pungenti.

    La lunga macerazione delle uve Ribolla, Tocai e Malvasia, dà vita a una tonalità ramata dalla grande eleganza e a un bouquet di mela cotogna, pera ed erbe aromatiche, tra cui soprattutto il timo. Il sorso è agrumato e fresco, con tannini delicati, un particolare retrogusto ammandorlato e una mineralità persistente, che accompagna i piatti etnici pulendo il palato dalle loro asperità e creando un connubio di aromi e sapori eccellente.

     

     

     

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