Ostriche e vino: i migliori abbinamenti

    Dai sentori salmastri a quelli più dolci, a ogni ostrica il proprio vino

    Ostriche e vino: i migliori abbinamenti

    Che sia una cena a base di crudi di mare, un aperitivo fuori dall’ordinario o una raffinata degustazione di Champagne, le ostriche sono sempre le protagoniste indiscusse, sinonimo di eleganza e gusto esclusivo. Ma come creare il perfetto abbinamento tra ostriche e vino? Se vuoi organizzare una cena gourmet da ricordare o brindare a un’occasione speciale, questa è la guida che stavi cercando!

     

    Il miglior vino per ostriche: tipologie e abbinamenti

     

    Affiancare le ostriche a un lussuoso Champagne potrebbe sembrare l’unica opzione possibile per dare vita a un abbinamento coi fiocchi, ma la verità è che si tratta di un’accoppiata un po’ prevedibile e non sempre azzeccata.

    È importante infatti sottolineare che le ostriche non sono tutte uguali, ma possono variare le proprie caratteristiche in base alla specie e alla zona di provenienza, influenzando di conseguenza anche la scelta enologica.

    Tra le specie più comuni a livello gastronomico è possibile trovare ostriche dalle note più dolciastre, o quantomeno che bilanciano dolcezza e sapidità, come la pregiatissima e carnosa Gillardeau, la Spéciale de Claire, soda e dai toni leggermente terrosi, e l’ostrica del Pacifico, dalla consistenza quasi croccante e il retrogusto iodato.

    Altre invece, come la bretone Belon e la francese Fine de Claire sono caratterizzate da un gusto minerale, intenso e salmastro. In alcuni casi, infine, tra queste varietà si possono percepire anche particolari sentori di nocciole, come nel caso dell’ostrica piatta europea e la sopracitata Belon.

    Che vino si beve con le ostriche? La regola fondamentale per l’abbinamento è tenere conto di questi tratti, puntando su un vino - possibilmente bianco - che sappia sostenerli senza coprirli.

    Con le ostriche dal gusto intenso e ricco vanno per la maggiore i vini erbacei e dalla trama agrumata, meglio ancora se dalla buona struttura (Sauvignon Blanc), mentre i sentori salmastri possono essere accompagnati e sciacquati da un vino dalle note più acidule (Muscadet, Pinot Grigio). Le ostriche più dolci vanno infine a braccetto con i vini fruttati (Albariño).

    Meglio evitare se possibile i vini rossi e i rosati, poiché i tannini potrebbero coprire i sentori delle ostriche e creare sbilanciamenti.

     

    Ostriche e vino: 5 etichette da non perdere

     

    Tenendo conto dell’enorme varietà di ostriche sul mercato e del caleidoscopio di sapori che esse offrono, l’abbinamento tra questo pregiato ingrediente e il vino potrebbe sembrare un’impresa piuttosto complessa. Basta tuttavia considerare la natura dei sentori in gioco, per trovare l’etichetta perfetta!

     

    1.    Champagne Veuve Clicquot Extra Brut Extra Old

     

    Per quanto scegliere uno Champagne da accompagnare alle ostriche sia un’opzione piuttosto inflazionata, resta comunque la più raffinata, ideale soprattutto per le specie che presentano note organolettiche che ricordano la nocciola. Che Champagne abbinare alle ostriche?

    Questa particolare sfumatura trova una concordanza ottima in uno Champagne Veuve Clicquot Extra Brut Extra Old, una bollicina elegante e delicata, che porta nel calice sentori intriganti di frutta matura e candita, pesca, prodotti pasticceria e noci tostate. Il sorso regala un profilo simile, arricchito da una buona struttura e da sentori salini che risvegliano il palato.

    Oltre ad abbinarsi bene alle ostriche crude, accompagnate con una spruzzata di succo di limone, questo iconico spumante francese va a nozze con le preparazioni cotte, come un piatto di ostriche al forno o al vapore, accompagnate da un condimento a base di burro.

     

    2.    "Vulcaia" Sauvignon IGT 2023

     

    Per tenere testa ai sentori ricchi, salmastri e intensi di alcune varietà di ostriche, ci vuole il vino giusto e una bottiglia di “Vulcaia" Sauvignon IGT 2023 è un scelta particolarmente azzeccata.

    Tutto merito del suo profilo floreale, accompagnato da note di agrumi, frutta matura, secca ed esotica, con una mineralità che sostiene al meglio - senza sovrastarle o farsi sovrastare - le sfumature iodate di un piatto di ostriche condite con del semplice limone o con della vinaigrette.

     

    3.    Garzon Reserva Albariño 2022

     

    Fruttato e corposo, il Garzon Reserva Albariño 2022 rappresenta una scelta eccellente quando in tavola viene servita una cruditè di ostriche appartenenti a specie che presentano sentori dolciastri, o a metà tra morbidezza e acidità.

    Prodotto in Uruguay, un Paese che sta lentamente emergendo dal punto di vista enologico, questo vino sfrutta al meglio le caratteristiche del vitigno spagnolo Albariño, portando nel calice un tripudio di aromi ammalianti, tra note tropicali di mango, papaia e ananas, e suggestioni agrumate e minerali. All’assaggio si presenta altrettanto fruttato e rinfrescante, eccellente per le classiche ostriche crude, in tempura o cotte alla griglia, con un po’ di burro.

     

    4.    "Muscadet Côtes de Grand Lieu" Sur Lie

     

    Un altro eccellente prodotto da abbinare a un piatto di ostriche è il "Muscadet Côtes de Grand Lieu" Sur Lie, un vino della Loira capace di sposarsi a questi pregiati molluschi grazie a un profilo aromatico ricco e a un gusto rotondo e vivace.

    L’esame olfattivo rivela note intense di fiori e frutta matura, mentre il palato può godere di una trama organolettica morbida e briosa, che - sorso dopo sorso - regala grandi soddisfazioni sia in accompagnamento a una cruditè, che a una teglia di gustose ostriche gratinate e insaporite con erbe aromatiche.

     

    5.    "The Boy" Riesling Eden Valley 2023

     

    Ultima proposta per una degustazione di ostriche e vino è quella che vede l’unione tra questo mollusco e una bottiglia di "The Boy" Riesling Eden Valley 2023, un vino australiano versatile, fresco che si accompagna bene a varie tipologie di ostriche grazie alla trama aromatica piacevolmente complessa.

    Ciò che attira di più l’attenzione è la vivacità dei profumi, che mescolano nel calice note di lime, lavanda e sale marino, quest’ultimo un tratto che si sposa benissimo con i sentori salmastri e iodati del piatto. A donare freschezza ci pensa il gusto, minerale agrumato, con una leggera acidità che sciacqua il palato e lo accompagna durante il pasto, a base di ostriche crude, fritte o alla griglia.

     

     

    Adesso che hai tutte le dritte per abbinare vino e ostriche come un vero intenditore, è il momento di scegliere la bottiglia perfetta! Dai un’occhiata al catalogo di Svinando e lasciati ispirare!

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