Parlando di spirits messicani, Tequila e Mezcal spiccano subito: distillati antichi e pilastri del beverage sudamericano. Non sono però le uniche bevande alcoliche messicane di rilievo: ci sono anche Sotol, Kahlúa e Rompope. Ecco una guida per scoprirli meglio, prima di assaggiarli!
Spirits messicani: una breve storia dei più famosi
È proprio da Tequila e Mezcal - o meglio, dalla pianta dell’agave da cui derivano entrambi - che nascono le prime bevande alcoliche messicane, ai tempi in cui ancora non si poteva parlare consapevolmente di distillazione.
I conquistadores spagnoli iniziarono a distillare un fermentato chiamato pulque, producendo quelli che sarebbero divenuti i più celebri spirits messicani: il Mezcal prima e poi - dalla distillazione del succo della pianta dell’Agave blu, effettuata nella città di Tequila - una variante caratteristica definita, appunto, Tequila.
Le due bevande conobbero una diffusione enorme, dapprima prodotte in piccole quantità e a livello locale, poi diventate delle hit mondiali, assieme ad altri distillati e liquori di uso comune.
Tequila, compagna di degustazioni o cocktail party
La Tequila (o “il” Tequila, come si dovrebbe dire) è una bevanda che ha subito una lunga evoluzione nel corso dei secoli ma che è ancora legatissima alle proprie radici. La sua denominazione di origine controllata prevede infatti che le piante di agave Tequilana, o agave blu dalle quali deriva debbano essere coltivate esclusivamente nello Stato di Jalisco e in poche altre zone del Messico.
Esistono diversi tipi di Tequila:
- Tequila Blanco: un tipo di Tequila non invecchiata, lasciata in contenitori d’acciaio per circa 60 giorni.
- Tequila Reposado: sottoposta a un invecchiamento breve (non meno di 3 mesi) in botti di legno.
- Tequila Añejo: sottoposta a invecchiamento in legno di 1-3 anni.
- Tequila extra Añejo: invecchiata in legno per un periodo che va oltre i 3 anni, a discrezione delle distillerie.
- Tequila Joven: durante le fasi di produzione l’aggiunta di caramello le dona delle sfumature dorate.
- Tequila Premium: prodotta esclusivamente con agave Tequilana.
- Tequila Mixto: prodotta da agave solo per il 51%, mentre il resto sciroppi (canna da zucchero o mais).
Oggi la Tequila è apprezzata e consumata su larga scala soprattutto nel mondo della mixology, nel quale viene utilizzata come ingrediente per la preparazione di cocktail famosi (il fresco Margarita, per esempio, o il Long Island) oppure bevuta tradizionalmente in accompagnamento a sale e succo di lime.
Mezcal, il padre degli spirits messicani
Proprio come la Tequila, anche il Mezcal si produce utilizzando la parte centrale dell’agave, che viene cotta al forno, pressata e lasciata a macerare per un periodo massimo di un mese. La sostanza derivata da queste prime fasi viene poi sottoposta a distillazione - che può essere singola o doppia - con alambicchi discontinui, a cui seguono la fase di invecchiamento in legno (di circa 2 mesi per il blanco, da 2 mesi a un anno per il Mezcal Reposado e un anno per la versione Añejo) e l’imbottigliamento.
Il Mezcal differisce dalla Tequila per alcuni particolari:
- La Tequila viene prodotta esclusivamente dall’agave blu, mentre per la distillazione del Mezcal sono previste diverse sottospecie di questa pianta.
- La Tequila viene realizzata solo nello stato di Jalisco e in pochissime altre zone. Il Mezcal invece ha una zona di produzione più ampia.
- Il Mezcal può essere prodotto solo in purezza, al contrario della Tequila, che può essere mescolata con altri prodotti.
Non mancano inoltre le differenze legate agli aromi e ai sapori: il Mezcal è un distillato di minimo 40° che conquista per i toni affumicati e i sentori erbacei, da apprezzare durante una degustazione attenta. Nonostante questo, la fama in costante crescita di questo prodotto lo ha reso - come nel caso della Tequila - il protagonista della mixology, con rivisitazioni di Margarita, Bloody Mary, Moscow Mule e molti altri!
Sotol, liscio o in cocktail
Non solo Tequila e Mezcal: il Messico ci regala anche molti altri distillati interessanti, come il Sotol. Anche questo prodotto ha una storia antica, poiché pare derivi da una bevanda dalle caratteristiche simili a quella della birra. Tuttavia, la colonizzazione della zona da parte degli spagnoli determinò l’evoluzione del Sotol, poiché - grazie alle moderne tecniche di distillazione da essi importate - divenne uno spirit al pari della Tequila e il Mezcal, seppur decisamente meno celebre.
Oggi il Sotol è la bevanda nazionale degli stati messicani del Chihuahua, del Durango e del Coahuila e si produce da piante dalla lentissima maturazione e viene consumato liscio o in cocktail gustosi, nei quali conquista il palato grazie ai suoi sentori di zucchero affumicato, con note fruttate e minerali.
Kahlúa, il distillato al caffè
Liquore dalla preparazione semplice, ma dagli aromi indimenticabili, il Kahlúa è il distillato al caffè più famoso del Messico, utilizzato da solo o come ingrediente per cocktail dai sapori avvolgenti (il Black Russian o l’Espresso Martini, per fare due esempi) o come aggiunta gustosa a gelati o altri dolci.
Le sue origini si collocano nei pressi di Veracruz, negli anni ‘30, quando si decise di impiegare in modo più originale la coltivazione di caffè e venne creata dunque una bevanda alcolica al caffè, che fu poi perfezionata e immessa sul mercato. Il successo di questo distillato fu tale che presto divenne protagonista di esportazione verso gli Stati Uniti e oltre, conquistando il mondo a partire dagli anni ‘50, con il suo sapore pungente ed energico di caffè, bilanciato da una buona componente zuccherina e dalla soavità degli aromi di vaniglia.
Dopo la coltivazione e la raccolta dei chicchi di caffè miscela Arabica, gli aromi di questi ultimi vengono aggiunti al rum messicano, allo sciroppo di mais e alla vaniglia.
Rompope, simile allo zabaione
Se il Kahlúa si può dire uno dei liquori più energizzanti del Messico, il Rompope potrebbe tranquillamente tenergli testa, grazie alla natura calorica dei suoi ingredienti principali: latte, tuorli d’uovo, mandorla, vaniglia, cannella, zucchero e - ovviamente - l’immancabile componente alcolica, il tutto mescolato in fase di cottura fino a ottenere una crema liscia e mediamente densa.
Simile per caratteristiche e consistenza al vov o allo zabaione, il Rompope porta nel bicchiere un concentrato di dolcezza e cremosità, che conquista soprattutto gli amanti dei sapori morbidi e avvolgenti. Viene prodotto da diverse etichette di liquori in tutto lo stato, ma molti messicani amano farlo in casa.
A livello storico, pare che questa bevanda fosse molto diffusa in Messico durante il periodo coloniale, preparata nei conventi locali, in particolare in quello di Santa Clara di Puebla, dove si dice abbia avuto origine nel XVII secolo.
Ora che conosci il meglio della distillazione messicana, scegli lo spirit che preferisci su Svinando!