Assaporare piatti di Paesi diversi significa prendere parte a un’esperienza di scambio culturale, prima ancora che gastronomica. Significa conoscere nuovi sapori e tradizioni, sperimentare abbinamenti cibo vino particolari e riconoscere che non esiste una cucina migliore in assoluto: esistono solo il buon cibo - espressione autentica dell’anima di un popolo - e il modo in cui, nei secoli, la tradizione gastronomica di quest’ultimo si è affiancata a quella enologica.

Abbinare i vini alla cucina spagnola, per esempio, vuol dire cercare la vivacità in ogni piccolo ingrediente, andare alla ricerca di sapori ricchi e di accostamenti altrettanto grintosi! 

Aperitivi e antipasti per tutti i gusti: le tapas!

A fine giornata, quando l’ora di cena si avvicina ma lo stomaco proprio non vuole sapere di attendere il pasto principale, non c’è niente di meglio che un bell’aperitivo. In Spagna gli antipasti sfiziosi sono definiti tapas e solitamente sono caratterizzati da porzioni piccole, che possono essere mangiate in un unico boccone. 

Sulla nascita delle tapas spagnole non ci sono notizie certe, ma circola una simpatica leggenda al riguardo: alla fine del 1900 il re spagnolo Alfonso XIII era in visita a una zona della Spagna sferzata da forti venti. Durante una sosta in un locale, l’oste lo aiutò a proteggere il proprio bicchiere dalla sabbia portata in giro dal vento, coprendolo con una fetta di jamon. Tapa, infatti, significa coperchio. 

Le varietà di tapas sono tantissime e diverse tra loro: dai crostini spalmati di patè ai fritti, dai taglieri di salumi e formaggi locali alle polpette. Tutto - o quasi - può essere pensato per diventare una tapa, motivo per cui non è facile scegliere la migliore bottiglia di vino da stappare in occasioni di questo tipo. Essa dipende soprattutto dagli ingredienti utilizzati. 

Tortilla spagnola: i vini da scegliere

Una tapa piuttosto diffusa è la tortilla spagnola, solitamente divisa in cubetti per essere facilmente portata alla bocca con le mani. Si tratta di una frittata di uova e patate, spessa qualche centimetro e caratterizzata da una deliziosa crosticina esterna e un cuore morbido. Un piatto come questo, dalla texture un po’ oleosa e un sapore intenso, seppur smorzato dalla dolcezza delle patate, può essere alleggerito con un calice di Aula Bobal Rosé 2020, con tannini morbidi e un lungo finale vellutato.

Chorizo o jamon, quale vino abbinare?

Quando invece le tapas sono composte da salumi locali come il tipico chorizo o il jamon, c’è bisogno di un vino di carattere, capace di accompagnare i sapori intensi di questi ingredienti locali senza restare in ombra. Le note piccanti del chorizo si sposano al meglio con dei vini rossi spagnoli provenienti dalla regione vinicola Rioja.

Abbinare i vini alla cucina spagnola: la Paella

Non c’è nulla che grida Spagna come la Paella, piatto di mare originario di Valencia, ma ormai noto in tutto il mondo. Il merito della sua nascita va in primo luogo ai Mori, che iniziarono a coltivare il riso in diverse zone della Penisola Iberica e contribuirono alla sua diffusione. Questo cereale veniva spesso cucinato assieme a ingredienti di origine povera, come verdure e legumi, mentre attorno al 18° secolo nacque la versione valenciana, che unì alla ricetta base anche carne, pesce e spezie. 

Simbolo dell’unione tra culture diverse, la Paella è un tripudio di sapori e aromi. Riso, frutti di mare, carne e verdure, con l’aggiunta di zafferano ad arricchire il tutto: questi sono gli ingredienti tipici del piatto, che a causa di questa ricca composizione potrebbe dare del filo da torcere a chi desidera trovare l’abbinamento enologico perfetto. 

La scelta migliore ricade su prodotti freschi, capaci di alleggerire l’intensità del piatto: uno Spumante Cava, fresco ed effervescente, può essere un ottimo compagno per la Paella, così come "El Gordo del Circo" Verdejo 2021 DO Rueda, da uve Verdejo in purezza, dalle esuberanti note di pompelmo, ananas maturo e lime.

Zuppe spagnole e vino

Tra i piatti tipici spagnoli non mancano le zuppe fredde, perfette per combattere le giornate più afose senza rinunciare ai piaceri del buon cibo. Gazpacho e Salmorejo sono le zuppe spagnole per eccellenza, il primo diffuso largamente in Andalusia e composto da verdure miste passate (pomodori, peperoni, cetrioli, cipolla) con un po’ di pane raffermo e delle erbe aromatiche. Il secondo invece è una zuppa dalla consistenza più densa, originario di Cordoba. Simile a una purea, viene prevalentemente preparata con pomodoro e aglio, nonché con pane raffermo per rendere più cremoso il tutto. 

Per entrambi si può optare sia per un bianco fresco che per un rosso giovane e non troppo strutturato. Tra i vini a bacca bianca un classico Sauvignon Blanc proveniente dalla Spagna può rappresentare l’abbinamento ideale, grazie alla loro spiccata acidità e alla freschezza. Tra i rossi si presta molto bene l’Aula Bobal Tempranillo 2021, un vino equilibrato e piacevolmente espressivo.

Il dessert spagnolo per eccellenza: la crema catalana

In fatto di dessert la Spagna ha un’ottima freccia al proprio arco: la crema catalana. Gli spagnoli ritengono sia l’autentica antenata della francese crème brûlée, mentre si deve a una leggenda il racconto delle sue bizzarre origini. Pare che furono due monache di un convento catalano a cucinarla per prime, per servirla a un vescovo in visita. L’aggiunta dello zucchero caramellato rese la crema troppo calda, motivo per cui il vescovo - una volta assaggiata - gridò “crema”, che in catalano significa “brucia”!

La crema catalana - composta da latte, uovo, zucchero, maizena, limone e cannella - non ha dalla sua parte solo il gusto morbido e avvolgente, ma anche una consistenza irresistibile e una sfiziosa crosticina, ottenuta bruciando brevemente la superficie con una fiammella da chef. Il modo migliore per gustarla è affiancarle un vino spagnolo da fine pasto, come lo Jerez Sherry Pemartin Pedro Ximenez.
 

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