Per conoscere più da vicino un territorio a volte basta semplicemente sedersi a tavola. Tra taralli, orecchiette alle cime di rapa e bombette, la Puglia offre ai visitatori una ricca tradizione gastronomica e abbinamenti enologici altrettanto gustosi, come la Verdeca. Ecco tutto quello che c’è da sapere, con qualche sfizioso consiglio per abbinare questo vino ai piatti della cucina pugliese (e non solo)!
La storia del vitigno Verdeca
Chiamato così per il colore verde acceso dei suoi grappoli, questo vitigno autoctono di origini greche produce un vino dal carattere vivace e dagli inebrianti profumi fruttati, per secoli trascurato, ma oggi protagonista di una fase di riscoperta.
Le circostanze dell’arrivo in Italia delle uve Verdeca si possono facilmente intuire osservando quanto la Puglia e la Grecia siano vicine. Fu proprio questa prossimità geografica a favorire la colonizzazione della regione da parte dei Greci a partire dall’VIII a.C. e ad agevolare una fitta rete di scambi, che furono prima di tutto culturali, ma che non mancarono di coinvolgere anche l’agricoltura.
Fu in questo contesto ricchissimo di influenze che il vitigno Verdeca - o comunque un suo antenato - fu introdotto in terra pugliese, dove attecchì grazie a un terroir generoso, in grado di offrire alla pianta tutto ciò di cui aveva bisogno per prosperare.
Coltivato e ampiamente impiegato per la produzione di vino durante il periodo della Magna Grecia, il vitigno conobbe una discreta fortuna in età medievale, durante la quale il suo nome si legò saldamente a quello di Federico II di Svevia, che ne fu un appassionato consumatore. Non si può però dire che il Verdeca spopolò, muovendosi spesso nell’ombra di altri grandi vini, soprattutto i rossi ben rappresentati dall’amato Primitivo.
Il XX secolo segnò tuttavia una svolta cruciale per il vitigno: le sue uve, prima impiegate per la vinificazione di varietà dolci o come base per la produzione del Vermouth, divennero protagoniste di un’interessante riscoperta da parte dei coltivatori locali, che investirono in questo vitigno e iniziarono a usarlo in purezza. Il risultato fu tanto eccellente da permettere di ritagliarsi uno spazio del tutto meritato all’interno del mercato enologico italiano, sempre più apprezzato da esperti e consumatori.
Verdeca: zona di produzione e caratteristiche
Le zone di produzione di questo vino sono caratterizzate un microclima ideale e condizioni ambientali favorevoli, in particolar modo nell’area della Valle d’Itria (di cui il Verdeca Valle d'Itria IGT 2022 è un degno rappresentante), di Gravina, e alcune località della provincia di Taranto e Bari. Da non confondere però con il Verdeca di Gravina, che non ha nulla a che fare con questo vitigno. In queste zone il vitigno cresce rigoglioso su rilievi collinari di bassa altitudine (attorno ai 150 metri s.l.m.) e apprezza i terreni argillosi non troppo profondi. Un’altra condizione favorevole alla sua crescita è il clima, caratterizzato da discrete escursioni termiche tra notte e giorno.
Le caratteristiche geologiche e climatiche di questa zona di produzione non possono che riflettersi con decisione sulle note organolettiche della Verdeca, che in linea di massima si presenta al consumatore come un vino aromaticamente generoso e fresco all’assaggio. Dal colore giallo paglierino che tende al dorato, all’olfatto si rincorrono in egual misura note floreali, sentori di ananas e suggestioni di bergamotto, che amplificano la sensazione di freschezza che questo vino sprigiona. Al palato presenta un finale leggermente ammandorlato, nonché una sapidità e mineralità che lo rendono il compagno perfetto per i menù di pesce.
Largo all’assaggio! Con cosa bere la Verdeca?
Tra i piatti che la Verdeca predilige per un gustoso abbinamento, spiccano quelli di mare, meglio ancora se fanno parte dell’antica tradizione gastronomica locale. Filetti di orata alla pugliese, cozze gratinate o il tipico riso, patate e cozze: questo vino convola a nozze proprio con i sapori salmastri di queste ricette, grazie alle note minerali e sapide che offre all’assaggio. Un calice di Verdeca Salento IGP BIO 2022, per esempio, è davvero eccellente con dei fritti di pesce, da spizzicare durante un aperitivo con gli amici.
Ma dietro a un sorso di Verdeca c’è molto di più, una varietà di abbinamenti capace di mettere d’accordo pressoché tutti. Gli amanti dei primi piatti saporiti e cremosi, per esempio, possono bere un calice di questo vino assieme alle tipiche orecchiette alle cime di rapa o a un piatto di risotto all’ortica, mentre - uscendo dalla regione - si abbina benissimo ai sughi a base di funghi e agli aromi tartufati. Non male inoltre nemmeno con un ricco tagliere di salumi e di formaggi freschi - come mozzarella, ricotta e burrata - e quelli a media stagionatura. Un pezzetto di caciocavallo e un sorso di Verdeca Puglia IGT, e sarà subito amore!
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