Se è vero che esistono vini che danno il meglio quando sono ancora giovani, per altri invece il discorso è opposto. Infatti, maggiormente inclini a essere conservati sono i cosiddetti vini da invecchiamento, che tendono a sprigionare le proprie qualità dopo numerosi anni. Non solo esclusiva di grandi esperti e professionisti del settore, ma piacere per il palato di chiunque, i vini che si prestano a essere conservati sono sicuramente i vini rossi, con qualche eccezione tra i vini bianchi, i rosati e gli champagne.
Quali sono i vini da invecchiamento?
I vini da invecchiamento sono quei vini che beneficiano di un periodo prolungato di maturazione in bottiglia, cioè la fase di affinamento, prima di essere consumati. Questo processo consente loro di sviluppare complessità e profondità nel gusto e nell'aroma, rendendoli esperienze sensoriali straordinarie. Per i vini più strutturati si sceglie solitamente di lasciar passare periodi molto lunghi, fino a 4 o 5 anni in contenitori di legno, che possono essere botti grandi o piccole.
I vini rossi si prestano maggiormente a essere conservati a lungo in cantina ma, anche qui, dipende tutto dalla tipologia di vino e dalle sue caratteristiche. Tra i vitigni italiani, sono diverse le varietà più adatte a questa tipologia di vini. Il Nebbiolo, tra le uve autoctone più famose, regala tra i più rinomati vini da invecchiamento, stimati in tutto il mondo. Il Barolo "San Lorenzo di Verdurno" DOCG 2018, 100% Nebbiolo, viene prodotto esclusivamente con le uve raccolte a mano. Occorre attendere almeno 4 anni, di cui 2 passati in legno, prima che il Nebbiolo raggiunga la giusta maturità per essere proposto sul mercato. A quel punto, però, esprime tutta la raffinatezza tipica dei vini del territorio, con sentori di spezia e petali di rosa, tannini vellutati, splendidamente ammorbiditi ed eleganti.
Scendendo in Toscana, ecco le uve Sangiovese. Il “Castelgiocondo" Brunello di Montalcino DOCG 2018 deriva dalla vinificazione di uve Sangiovese in purezza. Il vino viene sottoposto a un lungo invecchiamento in legno, dove ha modo di maturare, affinarsi ed equilibrarsi. Segue un periodo di 5 anni in cantina e un ulteriore affinamento di qualche mese in bottiglia. È sicuramente il vino da abbinare a un menù di carne.
Arrivati in Campania, ecco "Dal Re" Irpinia Aglianico DOC 2019, un rosso che non passa inosservato. Aglianico in purezza, viene domato per circa 6 mesi in barrique di rovere francese e poi, prima di essere messo in commercio, riposa ancora qualche mese in cantina. Un vino con cui sperimentare mille abbinamenti diversi, dalle zuppe e le minestre di verdure, alle paste saporite e condite.
Quanto tempo e come si conserva un vino?
Una volta individuati i vini adatti all’invecchiamento, è bene capire anche per quanto tempo si conserva un vino: tutto dipende dalla tipologia e dalle proprietà del singolo prodotto. D’altronde, un rosso corposo, se conservato a dovere, può essere degustato anche 15 anni dopo la sua vendemmia.
Per conservare con cura le bottiglie di vino più preziose occorre seguire alcuni consigli per garantire che mantengano le loro caratteristiche distintive e raggiungano il loro pieno potenziale.
La temperatura è uno dei fattori più critici nella conservazione dei vini da invecchiamento. Idealmente, dovrebbero essere conservati a una temperatura costante tra i 16°C e i 18°C.
L’umidità dell’ambiente di conservazione è importante per evitare che i tappi si secchino. Un’umidità del 60-80% è generalmente considerata ottimale per prevenire perdite di liquido attraverso il tappo senza incorrere in muffe.
La luce diretta del sole o artificiale può danneggiare il vino, causando reazioni chimiche indesiderate e provocando la cosiddetta "luminosità del vino", che si traduce in odori sgradevoli e deterioramento del gusto. Pertanto, è consigliabile conservare i vini da invecchiamento in luoghi bui o utilizzare bottiglie scure o rivestite di materiale protettivo.
Le bottiglie di vino dovrebbero essere conservate sdraiate o leggermente inclinate, in modo che il tappo sia mantenuto costantemente bagnato dal vino. Questo aiuta a evitare l'essiccazione del tappo e la conseguente ossidazione prematura del vino.
Bisognerebbe poi assicurarsi che il luogo di conservazione dei vini sia ben ventilato ed evitare invece di muovere eccessivamente le bottiglie.
Infine, è importante tenere conto del periodo di invecchiamento ottimale consigliato per ciascun vino specifico. Non tutti i vini hanno lo stesso potenziale di invecchiamento, quindi è essenziale fare riferimento alle raccomandazioni del produttore o consultare esperti del settore per determinare quanto a lungo conservare una determinata bottiglia.
Consiglio utile: posizionare la bottiglia verticalmente il giorno prima di aprirla!
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