Vini di Borgogna: i grandi classici di una regione leggendaria

    Un terroir prezioso e multiforme che regala etichette di grande prestigio

    Vini di Borgogna: i grandi classici di una regione leggendaria

    È impossibile parlare di vini francesi senza nominare la Borgogna, una delle sue regioni vinicole più rappresentative, nonché una delle più famose al mondo. Legata alla viticoltura sin dai tempi antichi, oggi la Borgogna è simbolo di pregio e di passione per il vino come prodotto e valore culturale, che qui si è sviluppato grazie a una tradizione enologica di gran pregio. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui vini della Borgogna, dalle caratteristiche ai consigli di degustazione!

     

    La Borgogna dei vini: un terroir speciale e variegato

     

    Nella Borgogna hanno trovato casa soprattutto lo Chardonnay e il Pinot Noir (seguiti da un’ampia schiera di altre varietà di rilievo). Il prestigio della regione si deve al suo valore storico e alle condizioni ambientali particolari, che hanno spinto prima i Greci e poi i Romani a sfruttare le unicità della zona per la viticoltura.

    La Borgogna è caratterizzata da un terroir variegato che si riflette sulle sfumature uniche dei suoi vini rossi e bianchi, ma in linea di massima si possono evidenziare due fasce climatiche principali, da un lato quella continentale - caratterizzata da inverni rigidi e da estati piuttosto calde - e dall’altra quella mediterranea, denotata da scarse escursioni termiche, estati calde e asciutte e inverni tendenzialmente miti e mediamente piovosi.

     

    Le principali sottozone di produzione della Borgogna

     

    Esistono però notevoli differenze climatiche e geologiche a seconda delle principali sottozone di produzione:

     

    • Côte Chalonnais: sottozona di produzione di bianchi e rossi, ma anche di spumanti Crémant, presenta un clima più caldo rispetto alle altre zone, nonché terreni ricchi di calcare, argilla e marne, che offrono le condizioni ideali alle varietà tipiche di Gamay, Chardonnay, Aligoté e Pinot Noir.

     

    • Chablis: situata nella zona settentrionale della regione, attorno all’omonima cittadina, questa sottozona è caratterizzata da un clima continentale e si concentra solamente sulla produzione di bianchi a base Chardonnay. La composizione del suolo va dal calcare alle marne, eccellenti per la crescita di questo vitigno.

     

    • Côte-d'Or: variegata per quanto riguarda le varietà dei vigneti (Pinot Noir, Pinot Gris, Chardonnay e Pinot Blanc), è caratterizzata da un clima temperato oceanico, dalle precipitazioni annuali uniformi e sferzato da brezze marine che mitigano le temperature. I terreni sono misti, composti da calcare, marne e argilla, che donano struttura ai vini.

     

    • Mâconnais: nella zona a sud della regione, si dedica soprattutto alla coltivazione dello Chardonnay e del Gamay. I terreni sono composti prevalentemente da calcare e argilla, mentre il clima è continentale e piuttosto piovoso.

     

    • Beaujolais: sottozona più meridionale della Borgogna, è caratterizzata da un clima a metà tra il mediterraneo e il continentale, con estati calde, ma anche temperature medie non troppo estreme. I terreni granitici, sabbiosi e argillosi, che si prestano benissimo alla coltivazione del vitigno caratteristico di quest’area, il Gamay.

     

    La classificazione dei vini di queste zone si divide in Premier Cru e Grand Cru, non legate al prestigio dei produttori (come nel caso di Bordeaux), ma della qualità dei vitigni.

    La classificazione Premier Cru, riservata a 562 vigneti, indica vini di grande pregio e dalla notevole fama, ma ancora più rara e prestigiosa è l’etichetta Grand Cru della Borgogna, riservata al 2% dell’intera produzione locale, ossia a soli 33 vigneti.

     

    I migliori vini della Borgogna: i rossi e rosati da provare

     

    La Borgogna mostra un talento particolare nella produzione dei vini rossi, che devono il proprio pregio soprattutto alla qualità delle uve Pinot Noir ampiamente coltivate nella regione.

     

    Bourgogne Pinot Noir 2022

     

    pinot noir vitigno principe dei vini rossi della borgogna

    Questa guida ai migliori vini di Borgogna da provare non poteva non aprirsi con un prodotto che porta nel nome il proprio vitigno più rappresentativo. In un calice di Bourgogne Pinot Noir 2022 - prodotto presso il comune di Gevrey-Chambertin da viticoltura biologica - le note organolettiche ammalianti sono amplificate dall’annata particolare, che ha donato alle uve un perfetto bilanciamento tra acidità e dolcezza. L’estrazione delicata e l’invecchiamento in rovere francese si riflettono sui sentori di questo vino, caratterizzate da profumi di lampone, ciliegia, vaniglia e spezie. La morbidezza di questi sentori si trasforma poi in freschezza, appena il primo sorso sfiora le labbra, regalando un gusto vivace, tannini sottili e una notevole eleganza che vanno a nozze con del pollo arrosto o con del salmone in crosta.

     

    Bourgogne Rouge "Aux Seurrets" 2022

     

    L’eccellenza della produzione in rosso della Borgogna si può riscontrare anche in una bottiglia di Bourgogne Rouge "Aux Seurrets" 2022, anch'essa prodotta da Pinot Noir in purezza secondo metodi biologici, nella zona di Auxey-Duresses. Il primo impatto con questo vino lascia incantati: l’eccezionalità dell’annata e l’invecchiamento in botti di rovere conferiscono al bouquet organolettico un profumo raffinato di ciliegia e cacao, mentre al palato risulta strutturato, armonico e mediamente tannico, adatto ad abbinamenti con piatti di carne di manzo e selvaggina, che questo vino è in grado di sostenere con un profilo deciso ed elegante.

     

    Bourgogne Hautes Côtes de Beaune Rouge 2021

     

    Quando invece ai piatti di carne più classici e poco elaborati si preferiscono gustose ricette speziate, c’è bisogno di un vino altrettanto particolare. Il candidato perfetto è un Bourgogne Hautes Côtes de Beaune Rouge 2021, proveniente dalla zona del Meloisey. La sua capacità di adattamento alle ricette etniche dal gusto graffiante si deve alla sua anima speziata, che si percepisce gradualmente nel corso dell’esame olfattivo. Il primo impatto è fruttato e fresco, con sentori di fragole, lamponi e frutti di bosco, mentre con l’evolversi delle note organolettiche è possibile percepire anche il sottotono vinoso e speziato. Al palato i tannini sono morbidi, gradevolmente persistenti.

     

    Bianchi e bollicine di rilievo

     

    vini bianchi di borgogna

    Sebbene la Borgogna sia nota soprattutto per la produzione di rossi, il suo ampio repertorio di vini dona ai consumatori dei bianchi eccellenti e delle bollicine degne di essere stappate durante i migliori aperitivi. Una conoscenza di questa regione, dal punto di vista enologico, non può dunque prescindere dall’assaggio di questi prodotti.

     

    Chablis Grand Régnard 2022

     

    La prestigiosa sottoregione vinicola di Chablis ha in serbo per i wine lovers un vino che non ha bisogno di grandi presentazioni: lo Chablis Grand Régnard 2022. Ci pensano infatti le sue note organolettiche fresche e sorprendenti a parlare per lui. Caratterizzato da sfumature di colore giallo paglierino luminose e intense, questo vino intriga l’olfatto con un bouquet aromatico ricco, che mescola sentori di frutta esotica, mela renetta e albicocca. Rappresenta la proverbiale ciliegina sulla torta il connubio perfetto tra freschezza e mineralità, che garantisce un sorso vivace irresistibile. Ottenuto dalla vinificazione di Chardonnay al 100%, questo vino dà il meglio se abbinato ai piatti di carne bianca o di pesce: una scaloppina di tacchino ai funghi, un filetto di branzino o degli spaghetti ai frutti di mare.

     

    Bourgogne Aligoté 2022

     

    Se lo Chablis è il re dei vini della Borgogna bianchi, l’Aligoté lo segue a ruota con i suoi sentori grintosi di agrumi e la spiccata freschezza. La degustazione di un Bourgogne Aligoté 2022, prodotto nella zona di Gevrey-Chambertin, è ottima per accompagnare un ricco tagliere di formaggi freschi o pietanze di pesce da aperitivo, come una tartare di tonno, un cocktail di gamberetti, della frittura di mare o un piatto di ceviche. A sorprendere è proprio la finezza dei suoi tratti organolettici, tra sentori di pera, mela e agrumi e note floreali delicate. Il palato è allietato da un tocco vivace e minerale, che ripropone suggestioni agrumate invitanti.

     

    Crémant de Bourgogne Blanc de Blancs Brut

     

    Che sia in apertura di un apertivo o alla fine di un menù complesso, è sempre il momento per una bollicina soave, in questo caso un Metodo Classico francese di grande pregio. Cugini meno fortunati e più economici dello Champagne - ma non per questo meno eccellenti - i vini Crémant differiscono da questi ultimi per pochi dettagli, in primis il luogo di produzione e le varietà di uve utilizzate, Pinot Blanc, Pinot Noir, Chenin Blanc e Chardonnay. Un Crémant de Bourgogne Blanc de Blancs Brut, prodotto nella zona di Pierres Dorées da un uvaggio 100% Chardonnay, questo spumante dal colore giallo paglierino e dai sentori rinfrescanti solleticano il naso con profumi intensi di frutta a polpa gialla e agrumi, che conferiscono vivacità al tutto. Il gusto, non meno deciso, ripropone le stesse note fruttate, regalando un sorso persistente delizioso.

     

     

    Ora che sai un po’ di più sulla regione della Borgogna, non perderti i suoi vini, sul catalogo Svinando!

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