Vini pregiati da regalare: come scegliere la bottiglia perfetta

    Dal Barbaresco al Franciacorta, etichette di classe per un dono infallibile

    Vini pregiati da regalare: come scegliere la bottiglia perfetta

    Quando si tratta di fare un regalo speciale, i vini pregiati sono sempre una scelta vincente. Ma come orientarsi tra le tante opzioni e trovare la bottiglia perfetta? Che si tratti di un anniversario, una celebrazione importante o semplicemente un gesto di affetto, regalare un vino significa donare un’esperienza di gusto e raffinatezza. Per chi vive il vino non solo come un’esperienza sensoriale, ma anche come prodotto di lusso e da collezione, ecco una selezione di etichette prestigiose da regalare ai wine lovers che portano con sé il meglio delle cantine e dei terroir che hanno dato loro vita.

     

    I migliori vini rossi pregiati da regalare

     

    Regalare una bottiglia di vino rosso pregiato non significa solo portare in dono un oggetto - da stappare subito o da conservare - ma vuol dire omaggiare una persona speciale con qualcosa di esclusivo, che esprime tutto il proprio carattere in aromi intensi e in una trama organolettica estremamente raffinata.

     

    "Gaiun" Martinenga Barbaresco DOCG 2018

     

    È difficile determinare un punto di inizio per aprire una rassegna dei vini più pregiati da regalare, ma il Piemonte rappresenta la regione perfetta per farlo. Patria di vini di grande rilievo - del Barbera, del Barolo e dell’Alta Langa - questa zona dal terroir variegato e vocato alla viticoltura ha bisogno di ben poche presentazioni. A parlare per lei può essere una bottiglia di "Gaiun" Martinenga Barbaresco DOCG 2018, che racchiude nelle proprie note organolettiche irresistibili tutta la forza di questo territorio.

    A spiccare per eleganza è prima di tutto il colore, un rosso granato potente e grintoso, dentro il quale lo sguardo si perde tra i riflessi ramati. La sua identità olfattiva si esprime in note molto particolari, che mescolano suggestioni fruttate e floreali a sentori di rabarbaro, corteccia e liquirizia, con un tocco ferroso che solletica il naso, il tutto ottenuto grazie all’affinamento di 28 mesi in rovere francese e a una successiva maturazione in bottiglia.

    Al palato ripropone la stessa unicità grazie a un gusto appagante e fresco, a tannini armoniosi e a un retrogusto sapido, da lasciar invecchiare o da accompagnare subito a piatti di carne, come un buon brasato piemontese, a un ragù di cinghiale o a un arrosto di quaglia.

     

    "Taber" Lagrein Alto Adige DOC Riserva Magnum 2021

     

    C’è qualcosa di speciale e poetico nei vigneti alpini, forse la loro capacità di crescere in condizioni che altre varietà considererebbero troppo estreme.

    Per questa bottiglia di "Taber" Lagrein Alto Adige DOC Riserva Magnum 2021 le escursioni termiche non hanno mai rappresentato un problema, anzi, sono proprio il presupposto che ha dato vita a note organolettiche particolari.

    La zona di Bolzano, in Alto Adige, ha fornito le temperature e i terreni ideali per sviluppare un pregio che si può notare nei sentori complessi e sfaccettati e nel gusto elegante. L’esame olfattivo rivela profumi che vanno dalla ciliegia ai frutti di bosco, dalle violette alle foglie di eucalipto, con tocchi speziati, vanigliati e di cacao, in una ricchezza sensoriale che si fa notare al primo approccio. Il palato è conquistato dalla freschezza del sorso e dalla morbidezza dei tannini, che ben si sposano a uno saporito spezzatino di cervo aromatizzato al ginepro, accompagnato da polenta, o da un tagliere di formaggi stagionati locali, come un intenso Graukäse, un formaggio della Val Pusteria, oppure - scelta davvero azzeccata - a una fetta di Lagrein Weinkäse, un formaggio immerso nel Lagrein durante la stagionatura.

     

    Vini pregiati italiani: i bianchi più ambiti

     

    Dire vino bianco significa in genere dire freschezza, vivacità e leggerezza, ma quando si parla di vino bianco pregiato le parole non bastano a descrivere l’esperienza sensoriale che queste varietà regalano agli appassionati. In ogni calice non ci sono solo note organolettiche soavi e irresistibili, ma storie di territori e persone, che vale la pena ascoltare.

     

    Gorgona Costa Toscana IGT 2023

     

    Da molto tempo la Toscana è considerata una delle regioni più note per quanto riguarda la produzione di vini prestigiosi, tra cui spicca per valore storico il rinomato Chianti Classico. Oltre a questa etichetta amatissima anche all’estero c’è però molto di più, un panorama di bianchi e rossi che vale la pena scoprire un sorso dopo l’altro.

    Per un regalo speciale questa regione ha l’etichetta giusta: un Gorgona Costa Toscana IGT 2023, sicuramente meno popolare del Chianti, ma non per questo meno rilevante, per qualità o prestigio della cantina di produzione, o magari per il fatto che nasce - tramite agricoltura biologica - dall’enorme rispetto per l’ambiente e il territorio.

    Caratterizzato da un colore giallo paglierino e da preziosi riflessi dorati, questo vino porta con sé i sentori del mare, che si percepiscono all’olfatto nei profumi di iodio che sprigiona nel calice, con un accenno di erbe aromatiche, tra cui rosmarino, elicriso e santoreggia, ma anche di fiori di ginestra e camomilla. Non mancano le note di frutta a polpa gialla, agrumi e specie esotiche. Chi si cimenta in una degustazione ha dunque una straordinaria ricchezza organolettica da gestire, mentre il palato può godere di una freschezza e sapidità che lasciano incantati, specie se in accompagnamento al piatto giusto, in questo caso dei crudi di pesce, dal carpaccio di pesce spada alla tartare di tonno, fino a sushi e sashimi della tradizione giapponese.

     

    "Vittorio Moretti" Bellavista Franciacorta Dosaggio Zero DOCG 2016

     

    vini pregiati franciacorta

     

    Poche cose comunicano convivialità e allegria quanto una bollicina, e l’Italia - si sa - è patria degli spumanti di grande pregio. Tra i Metodo Classico più prestigiosi e apprezzati spicca il Franciacorta, prodotto nell’omonima zona lombarda e perfetto per un regalo speciale, soprattutto nelle sue etichette più rinomate.

    In un calice di "Vittorio Moretti" Bellavista Franciacorta Dosaggio Zero DOCG 2016 questo pregio si percepisce tutto. In primis nell’eleganza dei suoi colori chiari e brillanti, nonché nel perlage sottile ed elegante che solletica il naso non appena questo viene posato sul bordo del bicchiere. I profumi di fiori di gelsomino e sambuco regalano all’olfatto una sensazione di freschezza e vivacità, mentre la parte graffiante è affidata alle note di erbe aromatiche, incenso e pietra focaia.

    La forza organolettica di questo vino si conferma al palato, con un sorso potente e armonioso, che rivela un’identità sapida, minerale e agrumata irresistibile. Da servire con un gustoso aperitivo di mare, dai crostini al caviale alle ostriche fresche, gamberi in tempura, carpaccio di branzino o una ceviche.

     

    Amici wine lovers? Ecco i vini da regalare agli intenditori

     

    Chi nel proprio gruppo di amici ha almeno un appassionato di vino può contare su curiosità e consigli di degustazione (elargiti sempre con grande entusiasmo), ma anche su una grande fortuna: fare dei regali a questi wine lover è piuttosto facile, basta attingere al mondo che loro stessi amano a dismisura e magari organizzare un acquisto di gruppo per alzare un po’ il budget e garantire la buona riuscita del dono!

     

    "Colore" Bianco Toscana IGT 2022

     

    Per quanto riguarda i vini prestigiosi il Centro Italia ha moltissimo da offrire e lo dimostra con questa bottiglia di "Colore" Bianco Toscana IGT 2022. Nulla da invidiare ai più antichi e raffinati prodotti francesi: questo prodotto - frutto dell’eccellenza del Made in Italy - porta con sé il meglio dell’arte della vinificazione, che si esprime in un bouquet organolettico seduttivo e invitante che va provato, più che descritto.

    Ci si può comunque provare: la particolare annata ha portato a una resa inferiore rispetto alle aspettative, ma a un notevole aumento della qualità delle uve. Dorato nel calice, all’olfatto è elegante e profumato, con sentori di pesca e fiori gialli e un sottotono inebriante di timo fresco e scorza di limone. Il gusto non è meno soddisfacente, grazie a tocchi sapidi e freschi, che regalano una degustazione gradevole, da condurre lentamente, un sorso alla volta, con ricette eleganti a base d’astice, capesante al tartufo o una tartare di tonno.

     

    TrentoDoc "Giulio Ferrari Riserva del Fondatore" 2012

     

    Si torna infine nel Nord Italia, in quel Trentino-Alto Adige dal terroir sfaccettato che conferisce ai vini freschezza e aromaticità. Questo e molto altro può essere scoperto stappando una bottiglia del miglior Metodo Classico locale: un TrentoDoc "Giulio Ferrari Riserva del Fondatore" 2012.

    Il leggero crepitare del perlage nel calice accompagna la degustazione, che solletica l’olfatto con sentori che mescolano le note rinfrescanti degli agrumi a quelle più dolci del miele e del cioccolato bianco, con un tocco speziato che rende il tutto ancora più interessante. Nota di merito al gusto, che ripropone le stesse suggestioni di miele d’acacia, che amplificano la morbidezza e l’opulenza di questo prodotto, lasciato a invecchiare sui lieviti per almeno 10 anni. Non guasta poi soffermarsi sulla sua eleganza estetica: ci si trova di fronte a un vino dal colore giallo paglierino dalle screziature dorate che ammalia prima la vista, per poi conquistare gli altri sensi.

     

     

     

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