Vini tedeschi: storia, curiosità e abbinamenti

    Dal Riesling al Sylvaner, una tradizione vinicola tutta da scoprire

    Vini tedeschi: storia, curiosità e abbinamenti

    La Germania si è rivelata fin dai tempi antichi una terra fertile per la viticoltura, riuscendo a conquistare un posto di rilievo nel mondo del vino, grazie a bianchi e rossi che riflettono al meglio la ricchezza territoriale. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sui migliori vini tedeschi, tra cenni storici e consigli di abbinamento! 

     

    Dall’Antica Roma a oggi: nascita e sviluppo della viticoltura tedesca

     

    Anche se gli antichi popoli germanici conoscevano già la fermentazione alcolica, furono i conquistatori Romani a diffondere la produzione più consapevole del vino. Carlo Magno potenziò questa attività, supportato anche dalla nascita dei monasteri, che contribuirono allo sviluppo dell’enologia.

    Durante il XVI secolo la viticoltura tedesca raggiunse il proprio apice in termini di superficie vitata, mentre la Guerra dei Trent’anni e lo sviluppo della produzione di birra nel secolo successivo, segnarono un periodo di declino.

    Le innovazioni tecnologiche e l’affinamento delle competenze fecero sì che alcuni vini locali emersero a livello internazionale per qualità e capacità di rispecchiare il terroir tedesco, come il Riesling, ufficialmente noto a partire dal XV secolo.

    Grazie alla nascita di associazioni e cooperative per la tutela e lo sviluppo dei vini locali, la viticoltura tedesca superò - seppur a fatica - la crisi causata dalla fillossera e dalle Guerre Mondiali, e si sviluppò sempre di più grazie a vitigni vecchi e nuovi incroci.

     

    Le zone di produzione dei vini tedeschi

     

    zone di produzione del vino in germania

    Per la propria posizione settentrionale, la Germania è caratterizzata da un clima mediamente fresco che può rappresentare una sfida per i viticoltori locali. I vitigni riescono tuttavia a prosperare anche in questo contesto, sviluppando un buon livello di acidità. Le zone più indicate per la coltivazione delle viti sono le colline a Sud e Sud-Ovest, che godono di una buona esposizione solare, meglio ancora se lungo le sponde dei fiumi. Non è infatti un caso che l’area del Reno e della Mosella siano particolarmente fertili.

    Per quanto riguarda la composizione del suolo, infine, si riscontrano delle variazioni da una zona di produzione all’altra.

    La Germania presenta discrete variazioni da una zona di produzione all’altra. Gli studiosi hanno diviso il Paese in 13 aree di interesse, concentrate soprattutto a Sud e Sud-Ovest: Ahr, Baden, Franken, Hessische Bergstrasse, Mittelrhein, Mosel, Nahe, Pfalz, Rheingau, Rheinhessen, Saale-Unstrut, Sachsen e Württemberg. Tra i vitigni dominano sicuramente il Riesling, il Müller Thurgau, il Pinot Nero e il Sylvaner.

     

    I vini più famosi della Germania: i migliori bianchi e rossi

     

    La natura sfaccettata della Germania riflette un panorama enologico altrettanto ricco e variegato. Oggi la produzione di vino tedesco vede una preponderanza di bianchi vivaci e aromatici, capeggiati da un pilastro come il Riesling, ma non mancano rossi dalla grande eleganza.

     

    Classificazione dei vini tedeschi

     

    I vini tedeschi sono convenzionalmente suddivisi in Tafelwein (vino da tavola) e Qualitätswein (vino di qualità). Questi ultimi a loro volta si distinguono in due sottocategorie: quelli prodotti nelle 13 regioni e quelli prodotti nelle sottoregioni specifiche.

    Altre due classificazioni molto importanti riguardano la concentrazione di zucchero contenuto nel mosto e la dolcezza del prodotto finito:

    • Kabinett: vini leggeri, secchi o semi-dolci.
    • Spätlese: vini Vendemmia Tardiva, dal buon livello di zuccheri.
    • Auslese: grappoli maturi o colpiti da botrytis, selezionati a mano, semidolci o dolci.
    • Beerenauslese: ottenuti dalla vinificazione di acini molto maturi o colpiti dalla muffa botrytis, raccolti manualmente e selezionati con cura.
    • Trockenbeerenauslese: acini selezionati manualmente, molto maturi e caratterizzati da un’alta concentrazione di zuccheri.
    • Eiswein: vini molto concentrati, vendemmiati a una temperatura massima di -7°C.
    • Trocken: secco.
    • Halbtrocken: semisecco.
    • Feinherb: un po’ più dolce del semisecco.
    • Lieblich: semidolce.
    • Süß, edelsüß: dolce.

     

    Vini bianchi tedeschi, tra freschezza e acidità

     

    vini bianchi tedeschi

    I vini bianchi tedeschi godono di una reputazione internazionale per la loro eccellenza e varietà. Rinomati per la loro freschezza, vivacità e complessità aromatica, i vini bianchi della Germania sono spesso associati a varietà di uve come il Riesling, il Müller-Thurgau e il Silvaner.

     

    Riesling

     

    Il Riesling - coltivato nella gran parte della Germania - dà vita a un vino versatile, secco o dolce, buono da bere giovane o da sottoporre a invecchiamento. Ne è un esempio il “Dom” Mosel Riesling 2020, dal colore giallo paglierino e dall’elevata acidità, controbilanciata però dalla concentrazione di zuccheri. Fresco e aromatico, conquista i sensi con sentori di pesca, albicocca e fiori bianchi, e un lieve accenno agrumato. La mineralità di questo vino si sposa alla perfezione sia con piatti a base di carne di maiale che con le portate di mare, soprattutto quando i crostacei ne sono protagonisti. Ottimo anche con sushi e sashimi e con ricette etniche. Nella sua versione Vendemmia Tardiva accompagna magistralmente i dessert della tradizione tedesca.

     

    Sylvaner

     

    Il cosiddetto vino di ghiaccio (Eiswein) è nato in Franconia verso la fine del Settecento durante un periodo particolarmente freddo. Dalla pigiatura delle uve congelate si ottenne un vino molto più gradevole del previsto, che prese piede. Ne è un ottimo esempio il Black Knight Sylvaner Ice Wine, caratterizzato da una dolcezza elegante, arricchita da note vanigliate e caramellate, ma anche da una punta di acidità che bilancia il tutto.

     

    Müller-Thurgau

     

    I vitigni di Müller-Thurgau sono tra i più coltivati in Germania. Seppur con delle sfumature che variano di zona in zona, danno vita a dei vini dal colore giallo paglierino, con delle leggere screziature verdi. I loro aromi sono delicati e freschi, con note floreali ed erbacee, e leggeri richiami alla noce moscata. Al palato sono gradevoli e freschi, con un buon livello di acidità e un retrogusto leggermente amarognolo. A tavola può essere considerato un vino a tutto pasto, un vero portento al fianco di rustici e torte salate, ma anche con i primi di pasta o i secondi di pesce e crostacei.

     

    I migliori vini rossi tedeschi

     

    Sebbene la Germania sia rinomata principalmente per i suoi vini bianchi, i vini rossi tedeschi stanno guadagnando sempre più attenzione e apprezzamento sul mercato globale.

     

    Spätburgunder

     

    Tra i vitigni a bacca rossa più diffusi in tutta la Germania, al primo posto è possibile trovare lo Spätburgunder, sinonimo del Pinot Nero. Dai vitigni di questa varietà nascono vini dalla grande eleganza, caratterizzati da aromi di frutti rossi, con note legnose e vanigliate. Al palato il Pinot Nero è strutturato e corposo, ma non eccessivamente, grazie a un livello di tannini moderato. Un profilo aromatico che si sposa alla perfezione soprattutto con i menù di carne, da quella rossa di maiale o selvaggina, a quella più delicata di agnello.

     

    Dornfelder

     

    La gamma di vini prodotti a partire da questo vitigno è vasta, ma gli esempi più emblematici sono secchi e ben strutturati, caratterizzati da un livello di tannini elevato, ma anche da sentori delicati. Il Dr. Bürklin-Wolf Rouge 2018, per esempio, è gradevole e fresco, di facile beva, si abbina alla perfezione con le preparazioni dai sentori delicati, come ricette a base di carne bianca, le grigliate di pesce, oppure piatti non troppo elaborati o intensi di cucina orientale.

     

    Portugieser

     

    Dalla vinificazione di questo vitigno si ottiene un vino dal colore tenue leggero e delicato. I profumi richiamano alla mente piccoli frutti rossi con dei leggeri sentori pepati, mentre al palato il sorso è leggero, poco corposo e dal basso livello di acidità, l’ideale da affiancare a taglieri di formaggi e ai piatti a base di carne bianca.

     

     

     

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