L’Umbria, conosciuta come il "cuore verde d'Italia", conserva un tesoro enologico ricco di storia e tradizione. Le eccellenti varietà di uve autoctone, grazie alle tecniche di vinificazione,  rendono i vini umbri dei prodotti eccellenti. Dal famoso Sagrantino di Montefalco al delicato Grechetto, ecco i migliori vini umbri. 

Tra colline e montagne: storia della viticoltura umbra e terroir

Furono le popolazioni etrusche stanziate nella zona a dare il via con successo alla coltivazione della vite e all’attività vinicola, proseguite poi dai Romani dopo la conquista del territorio. La fertilità del territorio e le condizioni climatiche della regione fecero di Orvieto, nello specifico, una zona particolarmente vocata alla produzione di vino, dove un particolare metodo produttivo sfruttava le basse temperature delle cave per conferire al vino dei sentori molto apprezzati.

La storia del vino umbro conobbe periodi di prestigio e momenti meno fortunati, quando, per esempio, nel XIX secolo comparve la fillossera. Oggi la regione che conta 2 DOCG, 13 DOC e 6 IGT, è caratterizzata da vitigni che occupano almeno 13.000 ettari, dislocati su una superficie che dai dolci pendii collinari si inerpica sui più pronunciati rilievi montani.

Il clima è quello tipico della fascia continentale, mentre nei pressi del Lago Trasimeno le temperature si fanno più miti. Il suolo è un alleato prezioso per la crescita rigogliosa dei vitigni, con una differenza notevole tra la zona di Orvieto e le aree produttive del Torgiano e dei Colli Perugini. La prima presenta infatti una composizione di origine vulcanica e una buona presenza di tufo e marne, mentre le seconde sono caratterizzate in prevalenza da calcare e argilla. Tutto questo - unito a una buona esposizione solare e a un adeguato apporto di umidità dovuto alla presenza del lago e dei fiumi - offre un terroir eccellente per la coltivazione dei vitigni.

I migliori vini umbri rossi da bere a tavola

Nel panorama enologico dell’Umbria, sono i vini rossi oggi a occupare un ruolo di maggiore rilievo, testimoniato dal fatto che le due uniche DOCG regionali appartengono entrambe a rossi eccellenti.

Montefalco Sagrantino 

Il Montefalco Sagrantino è un vino pregiato, deciso e di buona struttura, prodotto con uve Sagrantino. Elegante e strutturato, questo vino presenta un notevole livello di tannini, che conferiscono un gusto deciso e graffiante. I profumi richiamano alla mente i frutti di bosco, accompagnati da note di tabacco, cuoio, spezie, anice e cioccolato, che si intensificano con l’invecchiamento. Nella versione secca è il compagno ideale per i piatti a base di carne, da quella bianca alla selvaggina, ma si sposa alla perfezione anche con il tartufo, altra eccellenza regionale. Ottimo in accompagnamento a zuppe e formaggi locali, il Montefalco Sagrantino presenta una versione passita da bere a fine pasto con un buon dessert della tradizione umbra, come le ciambelline al vino, i tozzetti o la Rocciata di Assisi.

Colli del Trasimeno Rosso

Il Colli del Trasimeno Rosso è di  color rubino tendente al violaceo, mentre i profumi sono in prevalenza fruttati e speziati. Intrigante all’olfatto con le sue suggestioni di frutti rossi, al palato è secco e pieno. Un rosso deciso, dunque, che non può che accompagnare piatti di carne altrettanto corposi e saporiti, come brasati, arrosti, fegatelli e ricette a basi di cinghiale.

Torgiano Rosso Riserva DOCG

Prodotto in prevalenza da uve di Sangiovese attorno al comune di Torgiano (PG), il Torgiano Rosso Riserva DOCG viene sottoposto obbligatoriamente a un periodo di affinamento di 3 anni (di cui 6 mesi in bottiglia). È un ottimo vino a tutto pasto, grazie ai profumi delicati di frutti rossi, con richiami di liquirizia e cannella. Il gusto è secco, strutturato e leggermente minerale, ottimo in accompagnamento a piatti di carne rossa, bianca e selvaggina, con i primi dai sughi corposi e i formaggi stagionati.

Vini bianchi umbri e abbinamenti

I vini bianchi dell'Umbria sono rinomati per la loro qualità e varietà. Riflettendo il ricco terroir e l'antica tradizione vitivinicola, questi vini esprimono eleganza, freschezza e complessità aromatica uniche.

Grechetto umbro

Il Grechetto, ottenuto dal vitigno omonimo, è caratterizzato da una media struttura, sfoggia un colore giallo paglierino brillante caratterizzato da riflessi verdognoli e offre profumi di frutta a polpa bianca ed esotica, come pere, mele, ananas e litchi, il tutto rinfrescato da sottili note agrumate. In bocca è sapido e minerale, fresco ed equilibrato, adatto ai piatti non troppo intensi, come minestre, primi dai sughi leggeri e carni bianche. Non disdegna inoltre i piatti di pesce e gli antipasti rustici come torte salate alle verdure.

Trebbiano Spoletino

La sapidità e le note acidule del Trebbiano Spoletino, sviluppate grazie alla maturazione tardiva, sono perfette per accompagnare gli antipasti di mare, i primi e le grigliate di pesce, ma si sposano bene anche zuppe e formaggi freschi. All’olfatto spicca un bouquet di frutti bianchi e fiori - che possono evolvere grazie all’invecchiamento in note agrumate e tropicali.

Orvieto DOC

Prodotto a partire dall’ epoca etrusca, questo vino fu per molto tempo il protagonista dell’economia locale, noto soprattutto nella sua versione Orvieto Classico DOC. Caratterizzato visivamente da un colore giallo paglierino tendente al dorato, si distingue da molti altri bianchi grazie a un profilo organolettico muschiato, che si aggiunge alle più classiche note floreali. All’assaggio si rivela morbido, secco e leggermente amarognolo sul finale, perfetto non solo con i piatti di pesce, ma anche con carni bianche e minestre, e con i sughi non troppo intensi o corposi. Nelle versioni Vendemmia Tardiva e Muffa Nobile presenta un’anima più dolce e amabile, con note di frutta matura e caramellata, da gustare con formaggi erborinati o con un dessert.

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