Podere ai Valloni, un ‘folle sogno’ in terra di Boca raccontato da Anna Sertorio

    Anna Sertorio quando può ama viaggiare: per conoscere, condividere, capire, ritrovarsi.

    Sogna un viaggio intorno al mondo, progetta un nuovo vino e non ha rimpianti. Non sopporta la superficialità, mentre si riempe il cuore con le manifestazioni della natura e la creatività positiva degli esseri umani.

    Podere ai Valloni nasce nel 1980 dal folle sogno dei suoi genitori: Guido Sertorio, docente universitario e avvocato cresciuto sulle colline di Boca, e sua moglie Cristiana Lombardi, architetto, che ha dedicato tutta la vita alla tutela del paesaggio e dei beni ambientali.

    "Vedere abbandonata la suggestiva collina su cui sorge il Podere ai Valloni e su di essa il primo vigneto del Boca doc li indusse ad affrontare la sfida di ristrutturare e rendere nuovamente produttivo il sito, che mio padre dedicò a mia madre, chiamandolo Vigna Cristiana” racconta Anna.

    E ancora oggi il vino è certamente una passione di famiglia. Nata per hobby, è diventata una vera passione contagiosa: l’ultima generazione di casa è già coinvolta in vendemmia e considera le nuove annate a tutti gli effetti come proprie.

    Vigna Cristiana è anche il nome dato al vino che fino al 2011 è stato l’unico prodotto dall’azienda, un Boca DOC elegante e austero, un’intrigante interpretazione di questa denominazione piemontese che ha il Nebbiolo come protagonista.

    Anna ricorda ancora con orgoglio il primo premio ottenuto con il Vigna Cristiana: “la Douja d’Or per il Boca doc Vigna Cristiana 1990. Un grande vino che ancora oggi stupisce esperti ed appassionati, mostrando una tempra ed una freschezza encomiabili”.

    Podere ai Valloni produce da sempre la doc Boca utilizzando esclusivamente le proprie uve Nebbiolo (70%), Vespolina (20%) e Bonarda Novarese (10%). Dal 2011 l’azienda produce anche il Colline novaresi doc rosso ‘Sass Russ’ da uve Nebbiolo e Bonarda Novarese.

    Coltiviamo il nostro vigneto secondo i metodi dell’agricoltura biologica: la terra è un patrimonio prezioso e deve essere rispettata ed assecondata per dare i frutti migliori. Se non la si sfrutta e la si cura con continuità e amore sa essere generosissima ed è una grande maestra di vita. Il vino è un frutto elaborato del lavoro della terra, che in esso si nobilita e nobilita chi lo esegue” afferma Anna.

    L’Azienda è in attesa di concludere il periodo triennale di conversione per ottenere la relativa certificazione. L’agricoltura biologica richiede un monitoraggio attentissimo in vigna poiché l’ingresso di eventuali agenti patogeni può solamente essere curato con l’impiego di prodotti sistemici, “e ciò significa che le nostre piante sono sorvegliate una ad una con cura costante in ogni fase della coltivazione” continua Anna.

    Si vinificano unicamente le uve prodotte nel vigneto di proprietà, che vengono raccolte al momento della piena maturazione per essere immediatamente pigiate, utilizzando un vinificatore per il controllo della temperatura di fermentazione e per eseguire la follatura in modo dolcemente continuativo, così da favorire l’estrazione dei profumi e del colore ottimali.

    Dopo la svinatura il vino evolve in botti di rovere per un minimo di tre anni prima di un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia. Questo lungo periodo consente l’ammorbidimento dei tannini importanti che i vini della zona presentano e favorisce i profumi terziari caratteristici.

    Il Boca è uno dei territori dove il Nebbiolo riesce a esprimersi al meglio. Ma cos’è a rendere speciale questa terra e il vino che qui si produce?

    Secondo Anna, “il vino raccoglie e sublima in sé l’essenza stessa del territorio. Le caratteristiche pedologiche del terreno e le condizioni climatiche conferiscono al vino le sue peculiarità e alla stessa stregua vi confluiscono la storia, la cultura e le tradizioni dei luoghi, che spiegano le scelte varietali, la composizione degli uvaggi, i tempi della coltivazione e della raccolta, gli abbinamenti gastronomici, etc. La peculiarità al tempo stesso bellissima e difficile del nostro territorio è il terreno roccioso che rende ardua la coltivazione e regala soddisfazioni grandissime nel bicchiere. Nel contempo, l’aria fresca della Valsesia che accarezza le nostre viti le affina difendendole dalle muffe, e ci porta il respiro del Monte Rosa che innalza lo spirito. E la cicogna nera che sorvola il nostro vigneto, insieme ai fiori e alla vicinanza del bosco. Tutto concorre a rendere Vigna Cristiana un giardino bellissimo e il suo vino un prodotto speciale”.

    Che diventa ancora più speciale quando lo si abbina ai piatti tipici della tradizione novarese: i risotti, la polenta, gli arrosti e i brasati, la cacciagione, i funghi.

    Anche se, confessa Anna, “qualche volta abbiamo voluto sbizzarrirci a tentare anche abbinamenti ritenuti più azzardati con alcune annate, come ad esempio con pesce di mare, ricette orientali e, addirittura, il cioccolato, e il risultato è stato apprezzatissimo”.

    Un messaggio agli amici di Svinando:

    Venite a trovarci: il nostro Podere non produce solo vino, ma offre ospitalità, visite e degustazioni in uno dei vigneti più suggestivi del novarese: non gravatevi di un rimpianto e fate un giro dalle nostre parti”!

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