Alzi la mano chi non si è mai girato passando davanti a uno scaffale o a un tavolo su cui faceva bella mostra di sé una bottiglia di spumante tutta d'oro o d'argento. Quando questo accade, l'obiettivo di Bottega è raggiunto. Con un packaging così è difficile, se non impossibile, passare inosservati. Un po' eccessiva? Forse lo è ma, e questo sono in pochi a saperlo, all'interno di quella bottiglia c'è anche tanta storia. Basti pensare che il “capostipite” dei Bottega, Andrea, coltivava la vite in uno dei luoghi più belli del mondo, i colli sopra il Molinetto della Croda di Refrontolo, già nel 1635. A quel tempo i Bottega erano fittavoli dei Conti di Collalto, da cui poi riuscirono ad affrancarsi diventando piccoli coltivatori diretti. Nel corso dei secoli dalla commercializzazione del vino sono passati alla distillazione, ottenendo grandi successi, per poi approdare alla produzione di vini di qualità, con una bella sede proprio sulle colline del Prosecco. Oggi, si legge sul sito dell'azienda, i vini e i liquori Bottega hanno ottenuto oltre 350 premi e riconoscimenti internazionali. E sono presenti in più di 140 paesi del mondo. Ma non basta. Dal 2017 il Bottega Gold è il secondo spumante più venduto nel travel retail secondo la classifica IWSR. Oltre all'aspetto, dunque, anche sostanza.
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