Monteviejo

Quella di Monteviejo è una storia molto particolare, fatta di passione, intraprendenza e un profondo legame con la terra. Ma non solo. Si tratta, infatti, di un lungo percorso che attraversa confini e generazioni. Ma procediamo con ordine. Tutto ebbe inizio nel 1985, a Pomerol, Bordeaux. Qui Catherine Péré Vergé acquistò Château Montviel, segnando l'inizio di un'avventura vinicola che avrebbe lasciato un segno indelebile. Con il tempo, Catherine espanse il suo patrimonio con altre prestigiose proprietà, come Château La Violette e Château Le Gay, dimostrando la sua dedizione alla qualità e il suo amore per il vino. Fu così che alla fine degli anni '90, in cerca di nuove sfide, Catherine si lasciò ispirare dall'invito del celebre enologo Michel Rolland e si avventurò dall’altra parte del mondo, in Argentina. Nel 1998 fondò qui la sua nuova cantina, Monteviejo, nel cuore del Valle de Uco, a Mendoza. Oggi Monteviejo è guidata con passione e competenza dalla figlia di Catherine, Helene Parent, e dalla nipote Elise Treiber, che portano avanti l'eredità familiare con lo stesso entusiasmo e rispetto per la terra che ha caratterizzato la fondatrice. Monteviejo si trova a 1110 metri sul livello del mare, in un territorio ideale per la viticoltura. La filosofia aziendale si basa su principi chiari: alta densità di impianto per ettaro per ridurre la resa per pianta, piccole parcelle di 1-3 ettari per un controllo preciso e differenziato, e pratiche agricole sostenibili. Tra i vitigni coltivati, spicca ovviamente il Malbec, simbolo dell'Argentina. In particolare, a La Consulta, l'azienda ha recuperato un vigneto di oltre 100 anni, selezionando piante uniche che danno vita a vini caratterizzati da un grande carattere e complessità.