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L'annata 2018 è stata caratterizzata da un andamento climatico variabile, con una primavera umida seguita da un'estate calda ma non eccessivamente secca. Queste condizioni hanno portato a una maturazione equilibrata delle uve, con vini che esprimono eleganza e freschezza. I Barolo del 2018 sono accessibili e armoniosi, con tannini ben integrati e un profilo aromatico che comprende frutti rossi, fiori, e leggere note speziate. Pur non essendo un'annata considerata di lunga vita come la 2016, i vini del 2018 offrono un'ottima bevibilità già in giovane età, pur mantenendo un buon potenziale di evoluzione.
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L'annata 2018 è stata caratterizzata da un andamento climatico variabile, con una primavera umida seguita da un'estate calda ma non eccessivamente secca. Queste condizioni hanno portato a una maturazione equilibrata delle uve, con vini che esprimono eleganza e freschezza. I Barolo del 2018 sono accessibili e armoniosi, con tannini ben integrati e un profilo aromatico che comprende frutti rossi, fiori, e leggere note speziate. Pur non essendo un'annata considerata di lunga vita come la 2016, i vini del 2018 offrono un'ottima bevibilità già in giovane età, pur mantenendo un buon potenziale di evoluzione.
Italia
DAMILANO AZIENDA AGRICOLA S.r.l – Via Roma 31-12060 Barolo (CN)
The Damilano 2018 Barolo Brunate is immediately lively and polished, and it is a charmer. I found this expression to be especially bright and intense, even at this early stage. It offers a pretty medley of wild cherry and earthy tones with spice, licorice and camphor ash. The mouthfeel is polished and smooth. The only element out of place is the high 15% alcohol content, but unfortunately, this is a trend that we see across this vintage and across the appellation. It's certainly not limited to this 2,900-bottle production.
Aromas and flavors of red berries and goji berries, with hints of red tile and black cardamom. Medium-bodied with a tasty palate and lightly firm tannins that allow the fruit to travel a while. Lacks a bit of mid-palate intensity, but the flavors are endearing. Drinkable now, but best from 223.
Eucalyptus, star anise and violet aromas mingle with whiffs of dark spice on this full-bodied red. Concentrated and enveloping, the dense palate offers dried cherry, blackberry jam and ground clove alongside polished tannins the warmth of alcohol. It's already accessible but will also offer several more years of pleasure. Drink 2023–2029. KERIN O’KEEFE
Chi beve Barolo, e lo fa con cognizione, non si accontenta facilmente. I più esperti, infatti, in un Barolo cercano la tipicità dei suoli e dell'ambiente da cui provengono le uve. Ed è per questo che anni fa, primi in Italia, i responsabili della denominazione hanno dato vita alle cosiddette MGA, ossia le Menzioni Geografiche Aggiuntive, che indicano la provenienza precisa, il vigneto, da cui provengono le uve usate per produrre quel particolare Barolo. In questo caso il nome della vigna è Brunate, ed è una delle più pregiate dell'intera denominazione. In realtà, questo in pochi lo sanno, il nome originario di questa vigna è Brinate, mutata ad un certo punto in Brunate, chissà quando e chissà perché. Damilano propone questa etichetta tra i cru che compongono la sua gamma. Un Barolo che, in gioventù, si caratterizza per gli spiccati profumi di viola, i sentori balsamici e di piccoli frutti rossi che si accompagnano a gradevoli aromi di spezie come garofano, cannella e noce moscata. Con la maturità, queste sensazioni evolvono in note di tabacco, di rosa e di liquirizia. E, nelle grandi annate, anche di tartufo. Finezza ed eleganza, immancabili in un grande rosso di Langa come questo, derivano dall’alcalinità e dalla presenza di calcio nel terreno. Intenso, elegante e persistente, questo Barolo va centellinato lentamente, accostandolo a piatti della tradizione, a base di selvaggina. Ottimo anche con un primo di pasta all'uovo con il ragù.
Damilano è una delle cantine storiche di Barolo dalle tradizioni antiche. Addirittura "ultracentenarie". L’attività della famiglia Damilano risale infatti al 1890, quando Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, iniziò a coltivare e vinificare le uve di proprietà nel comune di Barolo. È però con la generazione successiva, con Giacomo Damilano, genero del fondatore, che la Cantina assume il nome attuale. Dal 1997, sono invece i suoi nipoti alla guida della bella azienda langarola. Guido, Mario e Paolo Damilano proseguono con impegno il lavoro dei loro avi, valorizzando in particolare il vitigno principe delle Langhe, il Nebbiolo, e i vigneti più vocati. Ma il segreto dell’alta qualità dei vini Damilano va ricercato nei vigneti, collocati nelle zone elettive per la produzione di uve Nebbiolo, come i Cru Cannubi, Liste, Brunate e Cerequio.
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