La produzione dell’Amaro Mandragola ha i suoi inizi negli anni ‘80, a partire da una ricetta che risale ad un manoscritto del 1873, opera di un farmacista della Valchiusella.
Il liquore venne pensato originariamente come un digestivo, adatto sia a temperatura ambiente, on the rocks, ma anche caldo con aggiunta di zucchero. Nasce da un infuso di ben 15 erbe, tra cui salvia e rosmarino, e agrumi: il tutto risulta in un color mogano con riflessi verdognoli e un gusto forte e alpino, con un retrogusto amaro, proprio come indica il nome di questo liquore.
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