Chiudi gli occhi e avvicina il naso al bicchiere. Non serve essere un super esperto per cogliere la finezza e la delicatezza di questo bouquet. La mente degli appassionati vola immediatamente oltre confine, in Francia. Nelle aree famose per la produzione di vini bianchi. Come la Borgogna, dove lo Chardonnay è nato e dove l'ambiente naturale gli permette di esprimersi a livelli altissimi. In questo caso, però, la Francia non c'entra. E' sì uno Chardonnay, ma proveniente da una regione ben diversa. Lo propongono Paolo e Noemia d'Amico. E viene dal Lazio. Le vigne, infatti, sono posizionate fra Roma e Firenze, al confine con l’Umbria, a una altitudine di circa 450 metri sul livello del mare. Vinificazione super accurata, con controllo della temperatura e affinamento in serbatoi di acciaio inox per circa 8 mesi. Poi l'imbottigliamento e un ulteriore riposo in cantina per altri 3 mesi. Sembra semplice. Ma nella realtà dei fatti non lo è affatto. Ma così si ottiene il bianco di grande personalità e freschezza che viene etichettato come Calanchi di Vaiano. Giallo luminoso con riflessi tendenti al verde, al naso rivela una elegante combinazione di profumi, con sentori di agrumi, albicocca, pepe bianco e fiori gialli. In bocca è grintoso. Floreale e minerale al tempo stesso, offre una lunghissima persistenza. Buono oggi, è un bianco capace di reggere bene anche al passaggio del tempo. Adatto ad un lungo invecchiamento, sulla tavola accompagna bene risotti, frutti di mare, pesci e carne bianca. Santé!