Nella celebre favola, la bella Cenerentola fatica non poco a mettersi in evidenza per farsi notare dal suo nobile Principe. Allo stesso modo la “giovane” denominazione Orcia DOC è chiamata a un compito assai arduo per ricavare il suo spazio di visibilità, schiacciata come è tra le due grandi sorelle maggiori, le DOCG del Brunello e del Nobile. Eppure, nella sua breve storia che ha avuto inizio il giorno di San Valentino del 2000, l’Orcia DOC ha già avuto modo di prendersi - o meglio di regalare - belle soddisfazioni. Sull’etichetta di questo Cenerentola c’è una donna senza volto che scende una scala, di notte, nelle colline toscane. Rappresenta qualunque donna che accetta le sfide e soprattutto desidera amare. Prodotto da Donatella Cinelli Colombini alla Fattoria del Colle, nelle alte colline del Sud della Toscana, questo vino è figlio di due vitigni autoctoni: il Sangiovese, re incontrastato di Toscana, e il Foglia Tonda, un vitigno abbandonato da oltre un secolo. Vitigno rarissimo, in totale esistono meno di venti ettari di questa varietà, produce vini potenti e per questo è il compagno ideale del Sangiovese. Insieme creano un vino unico, diverso da tutti gli altri ma dai caratteri assolutamente toscani.