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Mille e una Notte 2019 presenta un bouquet ampio e profondo caratterizzato da note di frutta a bacca nera, freschi sentori balsamici e piacevoli nuances di tostatura dolce. In bocca è morbido e avvolgente, con una notevole persistenza gustativa e seducente sapidità. Il rosso portabandiera di Donnafugata si conferma icona di stile e di eleganza. A Contessa Entellina nel cuore della Sicilia occidentale l’annata 2019 è stata meno piovosa, con 546 mm di pioggia rispetto alla media* di 660 mm. Buona parte delle precipitazioni si sono avute in inverno e primavera, mentre l’estate è stata abbastanza asciutta. L’accurata gestione delle pratiche agronomiche, dalla potatura ai diradamenti fino alla scelta dei diversi momenti di raccolta ha permesso di avere uve san e ben mature dando vita a vini rossi molto eleganti e con un tannino estremamente fine e ben integrato.
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Mille e una Notte 2019 presenta un bouquet ampio e profondo caratterizzato da note di frutta a bacca nera, freschi sentori balsamici e piacevoli nuances di tostatura dolce. In bocca è morbido e avvolgente, con una notevole persistenza gustativa e seducente sapidità. Il rosso portabandiera di Donnafugata si conferma icona di stile e di eleganza. A Contessa Entellina nel cuore della Sicilia occidentale l’annata 2019 è stata meno piovosa, con 546 mm di pioggia rispetto alla media* di 660 mm. Buona parte delle precipitazioni si sono avute in inverno e primavera, mentre l’estate è stata abbastanza asciutta. L’accurata gestione delle pratiche agronomiche, dalla potatura ai diradamenti fino alla scelta dei diversi momenti di raccolta ha permesso di avere uve san e ben mature dando vita a vini rossi molto eleganti e con un tannino estremamente fine e ben integrato.
Correva l’anno 1995. In Italia da qualche mese il governo è guidato dall’Onorevole Silvio Berlusconi e la Juventus, dopo 9 anni, vince lo scudetto. Un’altra epoca. Quell’anno, in Sicilia, viene alla luce la prima vendemmia del mitico Mille e una Notte. Nasce dal sogno di Giacomo e Gabriella Rallo, fondatori di Donnafugata, di onorare la loro terra con un grande rosso, frutto della collaborazione con il grande Giacomo Tachis. Il successo è immediato e nel giro di qualche anno quel vino entra a far parte dell’Olimpo delle etichette di culto. Quelle che vanno assaggiate almeno una volta nella vita. Nasce da un taglio di Nero d'Avola, Petit Verdot, Syrah e altre uve tipiche del territorio. La raccolta è manuale in cassette, con attenta selezione delle uve in vigna e un’ulteriore scelta dei grappoli in cantina sul tavolo vibrante. Vinificazione in acciaio, con macerazione sulle bucce per 14 giorni a temperatura controllata, dopo la trasformazione il vino affina per circa un anno in barrique di rovere francese nuove, e almeno altri 24 mesi in bottiglia. Colore rosso rubino intenso, presenta un bouquet complesso caratterizzato da note di frutta a bacca rossa e nera, con freschi sentori balsamici, speziati di pepe nero e delicate nuances di tostatura dolce che richiamano la vaniglia. In bocca è morbido e avvolgente, di grande struttura e con tannini maturi e raffinati. Chiude con una notevole persistenza gustativa. Vino destinato a un lunghissimo invecchiamento, gli esperti sono pronti a giurare che possa evolvere tranquillamente anche per 20 anni, se ben conservato. A tavola richiede un abbinamento deciso, come un succulento carrè di agnello o delle pappardelle al ragù.
Ci sono aziende di cui ogni buon appassionato pensa di sapere tutto. Semplicemente perché rappresentano il mondo del vino italiano da sempre. Tra queste, è fuor di dubbio, un posto particolare è occupato da Donnafugata. Azienda vinicola che per molti è sinonimo di Sicilia e di vino di qualità. Storico marchio di proprietà della famiglia Rallo, Donnafugata produce vini in diversi aree della Sicilia. Da Est a Ovest, da Trapani all’Etna, non c’è zona vocata per la produzione di vino in Sicilia dove Donnafugata non possieda un vigneto. Quello che in pochi sanno, però, è che il nome Donnafugata è dovuto alla figura di Gabriella Rallo, moglie del fondatore e madre dei due intraprendenti attuali responsabili dell’azienda. Gabriella Anca Rallo, donna coraggiosa e propensa all’innovazione, è stata pioniera della viticoltura di qualità in Sicilia. E’ lei la vera “donnafugata” (donna in fuga) che abbandona il suo lavoro di insegnante per occuparsi a tempo pieno dei vigneti di Contessa Entellina. Una delle prime donne in Sicilia a produrre vino, in un settore tipicamente dominato da uomini. Una vera pioniera della viticoltura di qualità al femminile. Non ci resta, dunque, che dire grazie a Gabriella. Per essere stata così coraggiosa e di aver ispirato tutto questo. Salute!
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