Cosa: Snello e finemente tannico
Perché: Per il suo gusto succoso, croccante, fresco e persistente
Perfetto con: Primi piatti a base di funghi e carni bianche
Cosa: Snello e finemente tannico
Perché: Per il suo gusto succoso, croccante, fresco e persistente
Perfetto con: Primi piatti a base di funghi e carni bianche
Da vigneti di collina situati nei comuni di Lazise e Bardolino, ad Est del Lago di Garda, Santa Sofia ricava le uve con cui produce questo tipico Bardolino DOC Classico. Corvina, Rondinella e Molinara, in percentuali via via decrescenti, questo rosso del territorio nasce da una lavorazione accurata che prevede prima la diraspatura e pigiatura soffice delle uve, a cui segue una fase di macerazione di circa 7 giorni in vasche di acciaio inox. Poi, dopo la svinatura, nell’autunno successivo, il vino subisce la fermentazione malolattica e, dopo un breve passaggio sempre in acciaio, e pronto per essere imbottigliato. Colore rubino con tenui riflessi ancora violacei, al naso risulta inebriante e vinoso. Sprigiona ricordi di amarene e lamponi, poi radice di liquirizia e cuoio. In bocca è gradevolmente snello, finemente tannico, con un finale piacevolmente amaro. Succoso, croccante, fresco e persistente, si sposa bene con primi piatti a base di funghi e carni bianche. La tradizione del Garda, però, vuole che lo si abbini a polenta (bianca) e stoccafisso, ossia baccalà.
“E’ posta in un bellissimo sito, cioè sopra un colle in ascesa facilissima, che discopre parte della città ed è tra due vallette: tutti i colli intorno sono amenissimi e copiosi di buonissime acque”. E’ con queste parole che Andrea Palladio descriveva i luoghi dove oggi si trova l’azienda Santa Sofia. Siamo in Valpolicella, terra del vino. Le cantine si trovano nella parte sottostante e a lato di Villa Santa Sofia, in passato conosciuta come Villa Serego. Iniziata nel 1560 su disegno di Andrea Palladio, la villa fu costruita su commissione di Marcantonio Serego, nobiluomo molto stimato e sposato a Ginevra Alighieri. Cantina storica del territorio (nel vero senso del termine), Santa Sofia è oggi di proprietà di Giancarlo Begnoni. Circa 40 ettari vitati, da cui si ottengono vini dallo stile classico e tradizionale. Del resto, in un luogo come questo, sarebbe impossibile che non fosse così.
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