Dedicato al recupero del Trebbiano di Soave, antica varietà autoctona dalle radici profonde nella tradizione vitivinicola veronese, Massifitti è il risultato di un progetto ambizioso. Nello specifico le uve utilizzate da Suavia per la produzione di questo bianco provengono dal vigneto Massifitti che si estende su circa 2 ettari, su una collina, a circa 300 metri di altitudine. Il nome Massifitti deriva dalla particolare composizione del terreno, caratterizzato da rocce basaltiche compatte e di grandi dimensioni, che donano al suolo una ricchezza minerale unica. Questo terroir vulcanico contribuisce in modo determinante alla personalità del vino, regalandogli una freschezza vibrante e una complessità uniche nel suo genere. I cloni di Trebbiano utilizzati per il vigneto, piantato nel 2006, provengono da vecchie vigne selezionate per preservare le caratteristiche autentiche di questa varietà. Nel corso degli anni, poi, Suavia ha esteso la superficie vitata dedicata al Trebbiano di Soave fino a raggiungere i 6 ettari. La vinificazione accurata si svolge grazie a una fermentazione alcolica spontanea, avviata dai lieviti indigeni presenti naturalmente sulle bucce delle uve. Questo permette di preservare la freschezza e i profumi del Trebbiano di Soave, esaltandone l'autenticità. Il vino poi matura per 15 mesi a contatto con le fecce fini, sempre in acciaio, prima di subire una leggera filtrazione e l'imbottigliamento. Seguono altri 12 mesi di riposo in cantina, prima della commercializzazione. Colore giallo paglierino brillante, al naso rivela un bouquet di agrumi e spezie dolci. In bocca è netto e verticale, ben sostenuto da una vivace acidità e da una struttura elegante e cremosa. Il finale è lungo e sapido. Accompagna antipasti e primi piatti a base di verdure e pesce. Ottimo con ostriche e crudi di mare.