B
Cosa: Dall'incontro tra Barbera e Nebbiolo
Perché: Per il suo "naso" complesso
Perfetto con: Ottimo con selvaggina, brasati e stufati
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Cosa: Dall'incontro tra Barbera e Nebbiolo
Perché: Per il suo "naso" complesso
Perfetto con: Ottimo con selvaggina, brasati e stufati
Italia
VINCHIO VAGLIO, REG. SAN PANCRAZIO, 1 - 14040 VINCHIO (AT)
Quella che abbiamo qui è una piccola chicca, proposta dalla storica cantina Vinchio Vaglio. Si tratta di un vino rosso prodotto a partire da uve Albarossa. Meno conosciuta dei nobili genitori, l'Albarossa è un vitigno a bacca nera, creato negli anni 30 incrociando Barbera e Nebbiolo. Inizialmente selezionato per la sua resistenza alle malattie, nel tempo si è rivelata un'uva ideale per la produzione di vini di alta qualità. Vinchio Vaglio la propone in una versione super tradizionale, frutto di una vinificazione accurata e una lenta maturazione in barrique di rovere e tonneaux da 500 litri. In totale il vino attende in cantina per circa 18 mesi e in questo caso i tecnici dell'azienda utilizzano principalmente legno nuovo (solo in piccola parte botti di secondo passaggio). Al termine della maturazione, il vino viene assemblato in vasche di cemento per poi essere imbottigliato. Prima della commercializzazione, poi, viene ancora affinato in cantina per circa un anno. Colore rosso rubino con riflessi viola, al naso si rivela complesso, con sentori speziati e note di pepe nero. Seguono una sensazione netta di vaniglia e di boisé, ben amalgamate al frutto. In bocca è caldo e avvolgente, con una perfetta corrispondenza con quanto percepito in precedenza. Ottimo con selvaggina, brasati e stufati.
Nel 1959, anno di fondazione, erano solo 19. Oggi, i soci della Cantina Cooperativa Vinchio e Vaglio Serra, sono quasi 200. In totale gestiscono con cura e passione circa 450 ettari di vigneto. In particolare a Barbera, il cosiddetto “Rubino di Vinchio”, ma anche altri vitigni tipici del territorio, come il Dolcetto, il Cortese, il Grignolino, il Nebbiolo, il Brachetto, il Moscato, la Freisa e la Bonarda. A questo fitto gruppo di autoctoni, ossia tipici del territorio, si aggiungono anche i vitigni internazionali che meglio si adattano alle colline piemontesi, come il Pinot Nero, lo Chardonnay, il Sauvignon e il Viognier. I vigneti, in larga parte su pendii molto ripidi, rendono le lavorazioni particolarmente impegnative ma, allo stesso tempo, garantiscono esposizioni ottimali che si traducono in maturazioni perfette. Alla qualità dell’uva raccolta contribuisce, ovviamente, anche la natura dei suoli, le cui componenti minerali garantiscono la produzione di vini di alta qualità. La cantina, invece, dotata di attrezzature all’avanguardia e moderni impianti per la vinificazione, è anche dotata di un’ampia barricaia, ricavata all’interno della collina, che garantisce temperatura e umidità costanti e naturali. Qui si trovano barrique e fusti di rovere francese di varia capienza, dove i vini possono affinare lentamente. Per tutto il tempo necessario.
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