I migliori grappoli, selezionati manualmente, vengono posti a riposo nel fruttaio per quattro mesi. Questi gesti rituali danno inizio alla magia. Con il lento processo di appassimento inizia infatti il lungo percorso che porterà alla nascita del prezioso Amarone della Valpolicella. In questo caso l’azienda Rubinelli Vajol lo propone in versione Classica, dato che i vigneti di provenienza si trovano nella zona storica, e più vocata, della denominazione. Terminata la fase di appassimento, tra gennaio e febbraio, si passa alla vinificazione vera e propria, con la pigiatura di quello che rimane dell’uva passita. Il suo succo, particolarmente denso, rimane a fermentare e macerare per 30-40 giorni in acciaio inox. Quindi, dopo la svinatura, ha inizio la seconda fase magica, che consiste nel lungo processo di affinamento. In questo caso la scelta del produttore è quanto mai tradizionale dato che opta per delle grandi botti di rovere. A quel punto è solo questione di avere pazienza e di aspettare che il vino raggiunga la giusta complessità. Rosso purpureo con intensi riflessi brillanti di rubino. Al naso è un’esplosione di profumi, dalla ciliegia, all’amarena, ai frutti rossi maturi ancora integri, al mirtillo e al sottobosco, fino ai fiori e persino la buccia d’arancia. Il tutto ben integrato con eleganti note speziate, di erbe aromatiche, tabacco, cioccolata fondente, caffè, liquirizia e pepe. In bocca, invece, regala un’immediata sensazione calda e vellutata. Il corpo è pieno, il sorso è solido, sostenuto da una vena fresca e da tannini morbidi. Il finale è fresco e regala sensazioni fini e misurate. Una carezza per i sensi.

La ricetta è: 45% Corvina, 35% Corvinone, 15% Rondinella, 5% Molinara. Non c’è nulla di più veronese di questo intricato mix di uve tipiche. Rubinelli Vajol le coltiva parte con il tradizionale sistema della Pergola veronese e parte con il Guyot. La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene in settembre, quando le uve hanno raggiunto il giusto grado di maturazione. Dopo la raccolta, si va subito in cantina per la fase di pigiatura e la conseguente fermentazione e macerazione in acciaio inox a temperatura controllata. Occorrono circa 10 giorni per raggiungere il giusto livello di colore e perché la fermentazione giunga a termine. Da lì in avanti il vino affina solo in acciaio. Per poi finire in bottiglia e attendere il momento giusto per andare in commercio, restando al sicuro della fresca e buia cantina scavata nel tufo, sotto la collina del Vajol. Nel bicchiere si rivela brillante, rosso rubino, di bella trasparenza. Al naso è varietale, dove il tema conduttore sono i frutti rossi: melagrana, ciliegia croccante, ribes, con fiori di glicine e roselline rosse. In bocca, invece, si rivela subito un vino giovane, dotato di grande freschezza. Fine, elegante e profumato, con lievissime note balsamiche e di spezie. Il finale, piacevolmente persistente, lo rendono ideale come vino a tutto pasto, dall’aperitivo fino ai secondi. Una sola avvertenza. Di questo vino, è meglio averne già una seconda bottiglia a portata di mano.

Questo Valpolicella DOC è Classico, dal momento che è prodotto solo con uve provenienti dalla zona storica della denominazione (si scrive storica ma si legge più vocata), ed è anche Superiore. Questa menzione viene assegnata a quei vini che hanno caratteristiche migliori e una gradazione alcolica leggermente più alta dello standard della tipologia. In questo caso 13,5 gradi. Le uve, accuratamente selezionate e raccolte a mano, vengono pigiate dopo 15 giorni di appassimento in fruttaio. Poi, dopo la vinificazione in acciaio inox a temperatura controllata, per la fase di affinamento viene posto in grandi botti di rovere. Ne deriva un vino caratterizzato da un bel colore rosso rubino. Al naso, ampi profumi di fiori accompagnano quelli di amarena e frutti rossi. Il tutto in perfetta armonia con piacevoli sentori di spezie. In bocca, invece, si scopre un vino di carattere e buon corpo. Deciso, tannico, pulito ed elegante. Garantisce un sorso morbido e avvolgente di grande persistenza. Ottimo in abbinamento alla carne, dal pollo agli arrosti, dalla carne alla brace alla cacciagione.

Le uve selezionate, vengono pigiate dopo 15 giorni di appassimento in fruttaio. Segue una fase di fermentazione e macerazione in acciaio inox a temperatura controllata. Poi, tra gennaio e febbraio, il vino viene fatto ri-fermentare per 5 o 6 giorni sulle vinacce dell’Amarone appena svinato. Questa tecnica, che è appunto detta del “Ripasso”, permette di ottenere un vino più strutturato, potente e armonico rispetto al Valpolicella Classico. E sono proprio queste caratteristiche uniche che lo fanno definire, un po’ scherzosamente (ma non troppo), come il “baby Amarone”. Completa il processo produttivo, un lento riposo in grandi botti di rovere. Bouquet intenso, con note di amarena, frutti rossi, mirtillo e piacevoli sentori di spezie e rabarbaro, questo Ripasso di casa Rubinelli Vajol è un vino pieno e rotondo. Di grande struttura. L’importante gradazione alcolica, però, è ben bilanciata da tannini vellutati, rivelandosi così un vino dotato di un’eccellente bevibilità. Eleganza pura.