A discapito del nome, che potrebbe far pensare a una bollicina, in questo caso il termine Cuvée viene usato per indicare semplicemente un assemblaggio di vini differenti. Coldirus Palladium, infatti, nasce da un taglio di Lagrein e Cabernet, in parti uguali, a cui si aggiunge un 20% di uve Merlot. Dopo la raccolta manuale e la vinificazione attenta nella moderna cantina di famiglia, questo vino viene fatto maturare in piccole botti di rovere francese, ossia delle barrique, in perfetto stile dei grandi rossi di Bordeaux. Del resto questo è uno dei vini più rappresentativi dell’azienda Altoatesina che raggiunge in questo caso punte di eccellenza assoluta. Se lo stile è quello francese, infatti, il carattere è senza dubbio quello di un elegante vino di montagna, caratterizzato da profumi ampi e generosi che richiamano la frutta fresca e ancora croccante. Nel calice si presenta di un bel colore rosso rubino intenso con riflessi che virano verso il granato. Al naso, un bouquet ricco e intrigante, richiama la frutta rossa e nera, con una punta di violetta e un sottofondo piacevolmente balsamico. In bocca, invece, è pieno e vellutato. Ritornano le note di frutta percepite in precedenza, a cui si uniscono anche sensazioni di spezie e tabacco, dovute al passaggio in legno. Un vino adatto a piatti robusti a base di carne. Una bottiglia da conservare in cantina in attesa della giusta occasione e che, conservata nelle giuste condizioni, può tranquillamente invecchiare anche per 10 anni.