Partiamo dal taglio. Siamo a Bolgheri e, come è logico aspettarsi la base di questo Zigolo proposto dall’azienda agricola Campo al Noce non poteva che essere un classico assemblaggio di uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc. In questo caso, però, al magico terzetto bordolese si aggiunge anche una punta di Syrah, pronto a dar man forte ai nobili compagni, aggiungendo quella punta di speziatura tanto amata dagli appassionati di mezzo mondo. Vendemmia a mano a partire dalla prima decade di settembre, in campagna viene effettuata una prima rigorosa selezione dei grappoli per essere certi di portare in cantina solo quelli migliori, più sani e maturi. La vinificazione è tradizionale, con una particolare attenzione alla fase estrattiva di colore e tannini che richiede una profonda attenzione della materia prima di partenza. Poi, al termine della vinificazione, per la fase di maturazione si opta per delle barrique di rovere francese, dove il vino riposa per non meno di 12 mesi. Ne deriva un rosso caratterizzato da un colore rubino brillante. Al naso spiccano le note di frutti rossi, more e ribes, rese più intriganti da sentori che riportano alle erbe aromatiche e ai toni speziati. In bocca, infine, si scopre un vino generoso, sapido e di buon corpo. Ottimo l’equilibrio e la piacevole persistenza.