Siamo a Bolgheri, patria dei famosi Supertuscan. Qui, nel 1997, la famiglia Knauf, imprenditori tedeschi da anni presenti in Toscana, va alla ricerca di un appezzamento dove dar vita a una nuova cantina. Dopo mesi di studi, trova quello che cerca nei pressi della cosiddetta Fossa di Bolgheri, il principale corso d’acqua dell’area, protetto dalle colline dell’entroterra che formano una naturale barriera alle correnti fredde. Qui nasce Campo alla Sughera, 20 ettari nel cuore della denominazione Bolgheri, di cui oltre 16 coltivati a vigneto. Tra mare e collina, sabbie e marne che esaltano la naturale complessità e la ricchezza dei vini che qui oggi vi si producono. Dal 2017 questo delicato compito è affidato al famoso enologo Stéphane Derenoncourt, winemaker di fama internazionale che, oltre a Bolgheri, lavora come consulente per numerose tenute a Bordeaux e con altri produttori di vino in tutto il mondo. Parte della sua filosofia consiste nel non avere fretta. Per questo i vini di Campo alla Sughera vengono lasciati maturare senza vincoli di tempo, in totale armonia con la natura.