Solo Sangiovese, di un’unica varietà. Quella grossa, così chiamata per la generosità dei suoi acini, in grado di dar vita ad alcuni dei vini più famosi e premiati al mondo. Questo Brunello di Montalcino DOCG, proposto dal Geografico qui, non difetta certo di carattere. Prodotto solo con le migliori uve provenienti dalla nobile collina senese, la sua lavorazione inizia con una fase di fermentazione in vasche di acciaio inox che si prolunga per 15-20 giorni. Tanto serve al Sangiovese per rilasciare tutto il suo colore e rendere il vino ricco di complesse sfumature aromatiche. Il fascino del Brunello di Montalcino, però, deriva in buona parte dal lungo periodo di maturazione, durante il quale il vino appena fermentato matura e assorbe lentamente gli aromi e i profumi del legno delle botti in cui riposa. Oltre due anni di attesa, a cui seguono almeno altri 6 mesi di affinamento in bottiglia. Un tempo lungo ma che si ripaga fin dal primi istante, dopo aver stappato la bottiglia. Nel calice, infatti, si scopre un vino caratterizzato da un bel colore rosso rubino con sfumature granate. Al naso è fragrante, con sentori di fiori rossi, prugne disidratate e liquirizia. In bocca, invece, si scopre un vino di ottima struttura. Piacevolmente speziato, elegante, con tannini nobili e un lungo, piacevole, finale.