Con il suo "iconico" logo dell'istrice in bella evidenza, questa bottiglia non passa certo inosservata. Stiamo parlando dell'Orvieto DOC di Sergio Mottura, vero e proprio simbolo dell'azienda laziale. I vigneti aziendali si trovano nel comune di Civitella d’Agliano, uno dei cinque comuni del Lazio inclusi nella DOC Orvieto. Questa zona, la più meridionale dell’area di produzione, è collocata tra le colline vulcaniche dei monti Vulsini e la valle del fiume Tevere, che rappresenta il confine naturale con l’Umbria. I vitigni alla base di questo Orvieto DOC sono il Procanico e il Grechetto, entrambe varietà autoctone che affondano le radici in questa terra da secoli. Il Procanico offre freschezza e note fruttate, mentre il Grechetto aggiunge complessità e una leggera nota di amarezza che bilancia bene il profilo aromatico del vino. La raccolta è manuale e selezionata e avviene in due fasi: il Grechetto nella prima metà di settembre e il Procanico nella prima metà di ottobre. Dopo la raccolta, le uve vengono pressate delicatamente e il mosto, lasciato a riposo a bassa temperatura, viene sottoposto a sfecciatura. La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio inox, sempre a bassa temperatura, ed è seguita da un periodo di maturazione sui lieviti che dura diversi mesi. Solo a quel punto si procede con l’imbottigliamento. Nel calice l'Orvieto DOC di Mottura si presenta limpido. Al naso sprigiona delicati aromi di mela verde e pera, arricchiti da una fresca nota agrumata di limone. In bocca è leggero, con una bella freschezza che lo rende estremamente piacevole da bere. Il finale è morbido e persistente, con un retrogusto fruttato che lascia un’impressione molto piacevole. Proprio grazie alla sua freschezza, si abbina bene a piatti di pesce, crostacei e insalate fresche. Ideale anche con antipasti leggeri o formaggi freschi.