Se ti chiedono cosa c’è di famoso nella Valle della Loira, ti basta dire “alcuni dei più grandi vini bianchi di Francia”. La regione infatti si distingue per la produzione di Sauvignon, Chenin Blanc e Muscadet (ma non solo), ragione per cui se ami la cucina di mare, questa selezione è un must per la tua cantina. Ecco le 4 etichette che trovi qui dentro: il Sancerre Blanc “Thauvenay”, un Sauvignon strutturato e complesso; il Pouilly-Fumé “Corty”, un altro Sauvignon prodotto stavolta con metodo biodinamico. E poi lo Chardonnay di Doman du Cleray, morbido e cremoso (oltreché biologico), e infine il Muscadet “Vallet”, fruttato e particolarmente tostato. Insomma, con questi quattro capisci tutto.
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Un altro Sauvignon Blanc. Un’altra interessante versione del più amato vitigno della valle della Loira. In questo caso Domaine Masson-Blondelet raccoglie uve che crescono all’interno della AOC Sancerre, per dar vita a questo Blanc Thauvenay. Colore giallo paglierino con riflessi dorati, al naso rivela un bouquet particolarmente intenso e ricco, con note di frutta gialla e agrumi in bella evidenza e freschi sentori floreali a rendere il tutto ancora più piacevole. Completa il quadro, una interessante e leggera nota di miele che aumenta la piacevolezza olfattiva. In bocca, invece, si rivela subito un vino ben strutturato e complesso. Decisamente persistente, ha note evidenti di frutti a polpa gialla, come pesche e albicocche, ma anche di agrumi, come il limone. Bastano pochi istanti, però, perché le sensazioni di frutta lascino il posto a quelle, ancora più delicate, di fiori freschi e vegetali. L’acidità è importante ma ben bilanciata. Anche questo vino del Domaine Masson-Blondelet è prodotto seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica, ed è adatto anche ai vegani.
Questo Chardonnay, proveniente dalla regione della Loira, e proposto da Château du Cléray-Sauvion, è un valido esempio, se ancora ve ne fosse bisogno, di come lo Chardonnay, tipico della regione della Borgogna, sappia comunque adattarsi a climi e situazioni diverse, dando vita a vini “significativi”. Bianco biologico, questo Chardonnay è frutto di una vinificazione molto intelligente, con rigoroso controllo della temperatura nella prima fase di lavorazione e una parte di vino che, al termina della vinificazione, subisce la fermentazione malolattica. Questo processo, se da una parte causa una certa perdita di freschezza, dall’altra è in grado di regalare al vino una notevole morbidezza e quelle note cremose tipiche dei migliori Chardonnay. Inoltre, per aggiungere maggiore complessità al vino finito, prima di passare alla fase di imbottigliamento, la massa viene lasciata affinare lentamente sulle proprie fecce di fermentazione. Una tecnica particolarmente adatta allo Chardonnay che in questo modo acquisisce complessità e profondità di aromi. Giallo dorato. Al naso si scoprono sentori espressivi e freschi, con tipici aromi di pesca e melone a cui si aggiunge un tocco cremoso, vanigliato e tostato. In bocca è rotondo e pieno, senza peccare in freschezza e croccantezza. Vino elegante, adatto a raffinati piatti di pesce.
Il Cru Vallet è una novità interessante nel panorama dei vini della Valle della Loira. E’ il frutto di una precisa selezione di parcelle che rispondono a severi requisiti, come esposizione, pendenza e tipo di sottosuolo. Da questi appezzamenti nascono uve di grande qualità che vengono trasformate in cantina con altissimi standard per dar vita a Muscadet da invecchiamento. 100% figlio del miglior Melon de Bourgogne, questo bianco di Château du Cléray-Sauvion fermenta in vasche di acciaio inox termoregolate. Al termine della fase di vinificazione, poi, il vino viene lasciato affinare sui propri lieviti per un periodo di non meno di 30 mesi, con regolari battonage per rimettere in movimento i lieviti depositati sul fondo dei contenitori e permettere una maggiore cessione aromatica. Giallo luminoso, dorato e profondo, questo Muscadet Sevre et Maine ha profumi complessi e invitanti, con aromi di frutta esotica, limone, albicocca, pesca gialla e una leggera tostatura. In bocca, invece, è ampio e croccante. Un vino ricco, fruttato, con una piacevole tostatura di base. Equilibrato e lungo, è senza dubbio un grande Muscadet gastronomico che ben lo si abbina a ostriche e tartare di pesce.
Amato in Francia e venerato in diverse parti del mondo, il Pouilly-Fumé è un vino a denominazione prodotto a partire da uve di Sauvignon Blanc. La sua origine è un’area che si trova nelle vicinanze del corso della Loira. Siamo attorno al comune di Pouilly-sur-Loire, nel dipartimento di Nièvre. Il Pouilly-Fumé di Patrice Moreux nasce da uve raccolte nei vigneti aziendali, coltivati con metodo biodinamico, che affondano le proprie radici in suoli prevalentemente calcarei con parti di silicio. Ed è proprio questa combinazione di elementi, unita a un clima fresco e umido, a garantire al Sauvignon Blanc di giungere a perfetta maturazione, sviluppando tutti gli aromi tipici per la varietà. A quel punto il compito di Patrice Moreux è relativamente semplificato. In cantina, infatti, dovrà limitarsi a non rovinare ciò che di buono la natura gli fornisce. Anche in questo caso il vignaiolo sceglie di valorizzare al massimo il suo ambiente naturale, evitando di utilizzare lieviti selezionati per attivare la fermentazione ma scegliendo di lasciare che siano le popolazioni indigene ad avviare il delicato processo di trasformazione. Il risultato? Il massimo della espressività. Un vino sorprendente da abbinare a coquillages.
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