Girovagando per il Trentino sono tre le cose che noti per prime: le meravigliose montagne, le distese di vigneti arroccati sui pendii delle valli e, se capiti nella zona giusta, tantissimi meleti. Quello che sorprende in questo Chardonnay Sellaronda è che ritrovi il connubio di questi tre elementi, partendo dall’inconfondibile freschezza e aromaticità delle uve di questa terra, fino a quell’aroma di mela golden che riempie la bocca. Poi, improvvisamente, ecco che arriva la nota di ananas che non ti aspettavi, ed è lì che capisci che quello che hai nel calice non è un bianco qualsiasi… Delicato, elegante e profumato, grazie ad una sosta sui lieviti di 4/5 mesi che permette di estrarre tutti gli aromi tipici di questo vitigno. Dall’aperitivo al secondo di carne bianca, può rimanere in tavola senza problemi.

Ci sono vini da una volta nella vita e vini da incontrare ogni giorno: questo Teroldego appartiene di certo ai secondi, ma con una promessa in più: con lui ogni giorno è speciale. Perché unisce carattere e bevibilità, insieme a tutte le caratteristiche del vitigno: frutti a bacca rossa, profumo di viola, chiara nota minerale e sapida. Un autoctono da scoprire, per poi non lasciarlo più.

Il Lagrein è un vitigno a bacca nera autoctono dell’Alto-Adige, che può essere vinificato in rosso o in rosato. Questa versione (in rosso) firmata Provinco riesce ad esprimere a pieno tutte caratteristiche che contraddistiguono questa tipologia di uva. Nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino intenso, mentre al naso arrivano profumi di viola e fiori rossi. L’affinamento di alcuni mesi in botti di rovere gli conferisce struttura e le tipiche note speziate del legno, che chiudono il cerchio perfetto iniziato con gli aromi di mora, mirtilli e frutti di bosco. Quando hai voglia di una cena montanara, ti basta preparare un bel brasato con un po’ di polenta. Poi stappi questo Lagrein, e in tempo zero ti ritrovi in uno chalet sopra a Bolzano. Almeno fino al calice successivo…