Cosa: Nebbiolo da suoli vulcanici
Perché: Per i tannini morbidi e la buona capacità di invecchiamento
Perfetto con: Ottimo con un filetto di manzo al pepe verde, un brasato al vino rosso o un risotto ai funghi porcini
Cosa: Nebbiolo da suoli vulcanici
Perché: Per i tannini morbidi e la buona capacità di invecchiamento
Perfetto con: Ottimo con un filetto di manzo al pepe verde, un brasato al vino rosso o un risotto ai funghi porcini
Italia
Società Agricola Gaggiano S.r.l. Lessona (BI) via IV Novembre
Oggi ci troviamo nel cuore del Piemonte. Ma lontano dalle Langhe. Coste della Sesia DOC Sandrin di Gaggiano, infatti, è un interessante vino che proviene dalla zona di Gattinara e Lozzolo, nel cuore della provincia di Vercelli. Qui, a differenza delle Langhe, i suoli sono prevalentemente costituiti da sabbie e rocce di origine vulcanica dal caratteristico colore rosso bruno. Queste terre, ricche di minerali, conferiscono ai vini un'identità inconfondibile, caratterizzata da una robusta struttura e una complessità aromatica. Sandrin nasce da una lavorazione di Nebbiolo in purezza, una varietà autoctona del Piemonte, nota per la sua capacità di produrre vini di grande eleganza e longevità. Questo vitigno, in questo specifico terroir, esprime al meglio le sue potenzialità, grazie alla combinazione di un microclima ideale e un suolo che esalta le sue caratteristiche organolettiche. In cantina si parte con la diraspa-pigiatura, seguita da una fermentazione in acciaio, durante la quale vengono eseguiti diversi rimontaggi per favorire l'estrazione delle sostanze nobili dalle bucce. La macerazione si protrae tra i 15 e i 22 giorni, permettendo al vino di acquisire il giusto punto di colore, i tannini e gli aromi complessi tipici del Nebbiolo. La fermentazione malolattica, che si svolge nella primavera successiva, contribuisce a rendere il vino più morbido e rotondo, diminuendo l'acidità e accentuando i sentori di frutta matura. Sandrin si presenta di un bel colore rosso rubino intenso, con note di frutti rossi, come ciliegia e lampone, accompagnate da sentori floreali di viola e accenni di spezie dolci. In bocca, è robusto ma equilibrato, con tannini morbidi che avvolgono il palato senza aggredirlo. La freschezza e la vivacità del Nebbiolo sono ben bilanciate da una struttura solida e un finale lungo e persistente. Buono già oggi, questo vino ha una notevole capacità di invecchiamento che può raggiungere fino a 15 anni. Stappiamolo quando in tavola portiamo primi e secondi piatti a base di carni rosse. Ottimo con un filetto di manzo al pepe verde, un brasato al vino rosso o un risotto ai funghi porcini.
Gaggiano è una bella realtà che affonda le proprie radici tra le colline vitate dell'Alto Piemonte, dove il Nebbiolo regna incontrastato. La storia della cantina è profondamente legata a quella della famiglia Fabris, fatta di grande passione, tramandata di generazione in generazione. A darvi inizio fu nonno Gervasio, abile viticoltore che fin da piccoli coinvolgeva i nipoti nella vendemmia, lasciandoli pigiare l'uva a piedi nudi nei tini per gioco. Da questi ricordi felici, uniti al valore della famiglia e al desiderio di onorare l'eredità di nonno Gervasio, nasce l'impegno odierno della famiglia, con l'obiettivo ambizioso di produrre grandi vini rossi a denominazione, come Gattinara DOCG, Bramaterra DOC, Lessona DOC e Coste della Sesia DOC.
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