Uno sloveno, un laziale e un pugliese. Cos’hanno in comune? Il colore. Sono infatti tre orange wines, quella tipologia di bianchi cui uve sono state lasciate a macerare a contatto con le proprie bucce. Queste ultime, a seconda del tempo di macerazione, donano più o meno colore e sostanze aromatiche al vino (con anche una punta di tannini). Insomma, qualcosa di davvero eccezionale, anche negli abbinamenti. Se vuoi provare qualcosa di diverso, questi bianchi macerati fanno al caso tuo.
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(cod. S7350)
Non c’è nulla di più sloveno di questo Krasno, Orange wine prodotto a partire da un assemblaggio di tre vitigni tipici: Ribolla, Tocai e Malvasia. Un vino super secco e “verticale”, come dicono i tecnici, che nasce da una lunga macerazione pellicolare di uve a bacca bianca. Una sorta di vinificazione in rosso di uve bianche. Ne deriva un vino caratterizzato da un colore rame chiaro con sfumature ambrate. Al naso è facile distingue note di mela cotogna, pera matura e cotta, e perfino sentori di timo e di erbe aromatiche. In bocca si distingue per la sua spiccata mineralità. Poi si riconoscono richiami di agrumi e nuovamente di timo. I tannini, presenti in questo caso, sono delicati e dolci, con un retrogusto lungo, fresco e duraturo che richiama le mandorle tostate. Vino caratterizzato da un discreto potenziale di invecchiamento, i vignaioli di Klet Brda sono certi che possa tranquillamente evolvere anche per 10 anni. E’ un orange wine perfetto per chiudere in bellezza una serata tra amici ma anche a tavola può regalare buoni spunti. Da provare, per esempio, con piatti a base di pesce o di pollo, speziati e cotti al forno. C’è anche chi lo propone in abbinamento a piatti della cucina asiatica.
Quella presentata qui non è la solita bottiglia di Gerwürztraminer. Non il consueto bianco piacevolmente morbido e profumato che piace tanto alle signore o ai neo sommelier alla ricerca di note invitanti da descrivere ai propri amici e compagni di merende. Quello proposto qui, infatti, è sì un Gerwürztraminer, ma ha la particolarità di essere prodotto in Lazio, grazie al clima unico dell’area di Castel Franco, con forti escursioni termiche tra giorno e notte, e utilizzando la tecnica della lunga macerazione pellicolare. In questo caso ben 21 giorni. Ne deriva un particolare Orange wine chiamato "Unplugged”, come le versioni acustiche delle canzoni. Un vino dritto, schietto e fuori dagli schemi, prodotto solo in 1000 bottiglie, destinate a un pubblico di super appassionati ed esperti. Un vino perfetto da meditazione ma che può anche essere proposto con un tagliere di formaggi di media stagionatura o erborinati. Di sicuro da provare.
Minù è un Minutolo in purezza macerato sulle bucce per 4 giorni in silos di acciaio. Un Orange wine, come vengono definiti dai tecnici questi bianchi prodotti utilizzando una tecnica simile a quella utilizzata per produrre i vini rossi. Minù nasce dalla volontà di Vètrere di esplorare le infinite declinazioni del Minutolo, vitigno autoctono pugliese, sul quale l’azienda lavora e sperimenta da ormai 15 anni. Raccolta a mano delle uve più sane in cassetta, i grappoli vengono accuratamente selezionati una volta giunti in cantina. La fase di macerazione precede la fermentazione, sempre in acciaio, a temperatura controllata. Al termine, il vino viene imbottigliato e viene lasciato affinare in vetro per non meno di tre mesi. Come tutti gli Orange, anche Minù è un vino estremamente versatile. Perfetto per chi ama i formaggi stagionati, c’è chi preferisce gustarlo a piccoli sorsi nel dopocena.
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