La viticoltura valdostana non è fatta, chiaramente, di grandi numeri e di vini prodotti in larghe tirature. E’ una viticoltura fatta di piccole perle e di grandi eccellenze. Tra i padri fondatori della viticoltura di qualità in questo remoto angolo d’Italia c’è senza dubbio Costantino Charrère, di Les Crêtes. E’ infatti soprattutto merito suo se, da un momento all’altro, gli appassionati di tutto il mondo si sono accorti delle grandi potenzialità della viticoltura di montagna che si pratica ai piedi del Monte Bianco. Les Crêtes, nata nel 1989, è una delle aziende simbolo della regione, dedita alla salvaguardia e alla valorizzazione dei tanti vitigni autoctoni valdostani: dal Petit Rouge al Fumin e al Petite Arvine. Il tutto con un profondo rispetto per l’ambiente e la sua salvaguardia che li hanno portati prima a ottenere la certificazione biologica e poi addirittura a sposare la filosofia biodinamica. Ne derivano vini purissimi ed eleganti frutto di una viticoltura moderna e volta a esaltare ciò che la natura ha creato. Non c’è vino di Les Crêtes, bianchi, rossi o bollicine, che non esprima tutta la passione per il territorio e la ricchezza del terroir di alta montagna. Ognuno unico nel suo genere. Tutti semplicemente straordinari.