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I mesi di marzo e aprile sono stati abbastanza miti, favorendo un germogliamento precoce e dinamico circa due settimane in anticipo. La lavorazione meccanica del suolo in primavera ha stimolato lo sviluppo del sistema radicale delle viti in profondità, permettendo alle piante di resistere alla siccità e raggiungere una maturazione ben strutturata. La fioritura è avvenuta tra il 25 maggio e il 1º giugno. L'estate calda e secca che ne è seguita ha portato a una maturazione eccellente delle uve. La mancanza di piogge ha causato un leggero deficit idrico, creando una concentrazione naturale con una maturazione ben evoluta fino alla vendemmia. L'uso di preparati biodinamici nei vigneti ha aiutato le viti a resistere alle alte temperature estive e alla siccità. La raccolta delle uve Merlot è iniziata il 10 settembre e si è conclusa il 17 settembre, cercando frutto e complessità. Le uve Cabernet Sauvignon sono state raccolte dal 21 al 30 settembre, prima del peggioramento delle condizioni meteorologiche.
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I mesi di marzo e aprile sono stati abbastanza miti, favorendo un germogliamento precoce e dinamico circa due settimane in anticipo. La lavorazione meccanica del suolo in primavera ha stimolato lo sviluppo del sistema radicale delle viti in profondità, permettendo alle piante di resistere alla siccità e raggiungere una maturazione ben strutturata. La fioritura è avvenuta tra il 25 maggio e il 1º giugno. L'estate calda e secca che ne è seguita ha portato a una maturazione eccellente delle uve. La mancanza di piogge ha causato un leggero deficit idrico, creando una concentrazione naturale con una maturazione ben evoluta fino alla vendemmia. L'uso di preparati biodinamici nei vigneti ha aiutato le viti a resistere alle alte temperature estive e alla siccità. La raccolta delle uve Merlot è iniziata il 10 settembre e si è conclusa il 17 settembre, cercando frutto e complessità. Le uve Cabernet Sauvignon sono state raccolte dal 21 al 30 settembre, prima del peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Francia
Chateau Dauzac
L’area di Margaux non ha certo bisogno di presentazioni, all’interno della denominazione Bordeaux. E’ qui, infatti, che si trovano alcuni dei più celebri Château della zona. Tra questi Château Dauzac che propone questo meraviglioso rosso, prodotto a partire da una selezione di uve Cabernet Sauvignon (72%) e Merlot per la parte restante. Raccolta a mano, l’uva viene selezionata su tavole di cernita, prima e dopo la diraspatura. Tutte le lavorazioni di Château Dauzac avvengono per gravità, senza l’ausilio di pompe o di agenti chimici, e con lieviti naturali provenienti dal vigneto. Vinificazione in tini di legno, per ottimizzare le macerazioni vengono evitati i pompaggi. Poi, durante la fermentazione sono effettuati rimontaggi delicati che favoriscono un’estrazione ottimale dei tannini. Al termine della trsformazione e della fermentazione malolattica, il vino viene passato in barrique di rovere francese, di cui almeno due terzi di primo passaggio, per un periodo di non meno di 15 mesi. 100% vegan, questo vino si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso granato profondo. Al naso conquista con la sua ricchezza aromatica e la tensione caratteristica delle più grandi annate. Note di violette, cioccolato, iodio, ribes nero, prugne e chiodi di garofano. In bocca, invece, rivela un corpo medio, con tannini “ultrafini” e cremosi che bilanciano perfettamente la rotondità portata dalla frutta. Cremoso e carezzevole, questo è il rosso che va comprato e dimenticato per anni in cantina. Si potrà apprezzare al meglio fino al 2050, e persino oltre… Per vari decenni.
Quinto Cru Classé di Margaux nel 1855, lo Château Dauzac è una delle aziende che nel corso dei decenni ha saputo costantemente migliorarsi, giungendo oggi a livelli di assoluta eccellenza. Tutto questo grazie ad un instancabile lavoro sia in vigna che in cantina. Oggi lo Château è quindi considerato una vera icona della denominazione Margaux. Ci troviamo sulla riva sinistra della denominazione Bordeaux. Qui lo Château dispone di un vigneto di circa 42 ettari, con terreni ghiaiosi e profondi. Qui le viti, specialmente quelle di Cabernet Sauvignon, trovano un substrato perfetto per prosperare. Le piante hanno un’età media tra i trentacinque e i quarant’anni e i vigneti sono piantati con densità fino a 10.000 ceppi per ettaro. Il vigneto è gestito secondo i criteri dell’agricoltura Biologica.
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